FERRO.
Il docufilm di Tiziano Ferro è un viaggio introspettivo in ognuno di noi e nelle fragilità che ci portiamo dietro.
Chi non ne ha?
In un’ora e mezza di racconto si è messo a nudo, spogliandosi delle vesti di cantante di successo, conosciuto anche oltre oceano, e si è mostrato nell’intima descrizione di se stesso…Nient’altro.
Oggi anche io lo guardo con occhi diversi.
I fans della sua musica hanno sempre letto nei suoi testi tanto di lui e delle sue “sere nere”, immerso in alcune difficoltà che la vita mette di fronte.
“Nel silenzio guardo le anime che passano, e di queste anime tu sei la più speciale. Perché sorridi anche inseguita dal dolore.”
“Hai delle isole negli occhi” di Tiziano Ferro
Le sere nere di Tiziano Ferro
Conoscevo bene il demone della bulimia e dei suoi disturbi alimentari, problema di tanti ahimè, che quasi speravo ne parlasse di più. Invece nelle sue tante difficoltà descritte pare essere stato uno dei suoi disagi minori.
L’omosessualità nascosta e celata per vari anni e l’incubo di non essere guardato più come prima devono avergli scavato dentro.
Anche all’apice della sua carriera c’era quella nota stonata che offuscava quel bellissimo panorama della popolarità. Fino al suo coming-out tanto desiderato che lo incorona ancora una volta principe di quelle emozioni vere, vissute sulla pelle. Perché la sua musica diventa ancora più cruda e plasmabile ad ognuno di noi.
“Nego i ricordi peggiori. Richiamo i migliori pensieri. Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti.”
“Il sole esiste per tutti” di Tiziano Ferro
In lui regala una serenità che lo aiuta ad uscire dalla dipendenza dell’alcol, altro demone comunissimo a tanti. Grazie alle sue battaglie vinte, nella sua nuova città “Los Angeles” (degli angeli) veste i panni reali di un angelo salvato dall’inferno e vuole aiutare gli altri a vincere le stesse battaglie.
Quali sono i vostri incubi peggiori? Come li affrontate? Lasciate il vostro commento e raccontateci le vostre storie.
Questo video è un viaggio nel suo ego più intimo e privato: le immagini esclusive del matrimonio con suo marito Victor fanno emozionare come se fosse il “sì” di un fratello o di chi ha dovuto lottare veramente anche per stringere una mano o per dire semplicemente “ti amo” alla luce del sole; dopo quelle immagini ho dovuto baciare mio marito e chiudermi nel suo abbraccio. Molto Emozionante.
Los Angeles ha aiutato Tiziano a vivere quella libertà quotidiana di non essere riconosciuto per strada, che qui in Italia soprattutto nella sua Latina era impossibile. La realtà italiana e della provincia gli impedivano anche le più semplice cose, come fare una spesa.
Per una persona introversa come lui, non deve essere stato facile.
“Ho passato tanti anni in una gabbia d’oro Sì, forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero.”
“E fuori è buio” di Tiziano Ferro
Il docufilm si conclude con le immagini del compleanno, i primi 40 anni festeggiati a casa dei suoi a Latina circondato dalla “famiglia che mi ha dato la vita e quella che mi sono scelto” così dice.
La sua voce fuori campo è una mano che accompagna lo spettatore lungo una scogliera, una corsia a strapiombo sul mare d’inverno in cui nemmeno il rumore delle onde è lasciato al caso. L’ultima scena è proprio sul mare, metafora perfetta della spettacolare carriera di un ragazzo comune di provincia che si è lasciato schiaffeggiare dalla vita ed è caduto nelle sue dipendenze ma ha saputo rialzarsi.
“Tu vai e ritrova il sorriso. Ti aspetto qui in ogni caso.”
“Il mestiere della vita” di Tiziano Ferro
Grazie Tiziano per aver raccontato nella tua storia e nella tua musica tanto della mia vita.
Una tua semplice fan che ha conosciuto alcuni dei tuoi tormenti .
Buona visione a tutti.
Se ti è piaciuto l’articolo lascia il tuo commento a fine pagina e partecipa al nostro sondaggio perché La tua opinione conta!