Salute si, ma lavorando: non fermate gli eventi!
Come appassionata e professionista della comunicazione; come rappresentante di una Associazione di categoria come la FERPI – Federazione delle Relazioni pubbliche italiana, non posso non dedicare un pensiero a tutti i colleghi che lavorano del settore degli eventi e congressi che manifestano in queste ore per la poca considerazione ricevuta dal Governo in merito all’ultimo Dpcm dedicato alle restrizioni per il contenimento della pandemia di coronavirus…
Ci sono molti studi nei quali si dice che l’80% dei contagi avviene tramite soggetti asintomatici e in luoghi che non sono quelli di lavoro, bensì quelli in cui la distanza tra i due soggetti è inferiore a 1 metro, come casa, luoghi di socialità come ristoranti e bar ed infine la scuola.
Se ne deduce che i contagi avvengono maggiormente in famiglia e nei momenti conviviali tra amici, in cui l’attenzione e la paura del contatto sono minori.
Anche queste tra le motivazioni che spingono i rappresentanti del settore dell’industria dei congressi e dei convegni a scendere addirittura in piazza per chiedere ascolto e attenzione a Governo e Parlamento, nella mattina di ieri martedì 27 ottobre.
Il messaggio principale è che si può e si deve continuare a lavorare nel rispetto di tutte le norme di sicurezza!
Gli organizzatori della manifestazione evidenziano che il settore è stato “chiuso” in modo discriminatorio dal recente Dpcm.
I nostri governatori avrebbero forse dovuto interpellare prima i diretti interessati per trovare soluzioni alternative e meno restrittive al blocco definitivo di questo comparto.
Quindi auspico una veloce soluzione per venire incontro a tutti questi professionisti che già in questo anno soffrono e purtroppo, se continuerà così, faticheranno a riprendersi anche nei prossimi anni.