Malinconia di fine estate non ti temo

Malinconia di fine estate non ti temo

Fine estate. Le dita scorrono lente e svogliate sulla tastiera del Pc.

Clic. “La sua prenotazione è confermata”.

Ho appena acquistato il biglietto di ritorno a casa. Ed è già malinconia di fine estate.

È il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai

Negramaro
Estate – Negramaro

Un’estate strana, quella post Covid-19, di quelle che ci ricorderemo a lungo. L’estate delle #vacanzeinItalia per sostenere la ripresa del turismo del nostro Paese, l’estate della riscoperta delle infinite bellezze della nostra Penisola, da nord a sud.

La mia estate a contatto con la natura

Per me l’estate della semplicità, senza viaggi, senza mete esotiche, con poco mare ma a stretto contatto con la natura. Un’estate vissuta attraverso gli occhi di mia figlia che a due anni e mezzo è diventata la mia compagna di passeggiate, di nuotate, di tuffi in piscina, di risate, di corse all’aria aperta. Un continuo “wow” per ogni frutto raccolto dagli alberi, per ogni chicco d’uva (ancora acerbo ovviamente) assaggiato, per ogni foglia caduta o rametto raccolto.

Forse mai come quest’anno ho rallentato i ritmi, concentrandomi sulle piccole gioie di ogni giorno. Ho fotografato con gli occhi ogni espressione di mia figlia e ho eletto a colonna sonora #Summer2020 il suono delle sue prime parole.

L’unicità di un’estate in cui senza andare a caccia del bello a tutti i costi (che fosse una spiaggia paradisiaca o un panorama mozzafiato) ho scoperto e apprezzato tutto il bello (e ce n’è tanto) che sta attorno a me.

Girasoli

Nostalgia canaglia

Ed ora è tempo di malinconia, di quella nostalgia che puntuale ogni anno ti assale quando stai per tornare al famoso “tran tran quotidiano”.

Eppure, nonostante soffra un po’ come tutti della classica “sindrome da rientro”, lo stato d’animo da fine estate mi ha sempre affascinato.

Leggevo che…

La malinconia di fine estate è quella lieve stretta al cuore che ti prende in questo inizio di settembre, è un misto di nostalgia, tristezza, senso di perdita e ritorno alla realtà. L’estate che sfuma lentamente si porta via quel senso di leggerezza che le altre stagioni raramente ci concedono. Ci fa sentire un po’ sottotono, senza grandi slanci, indolenti. Però è uno stato d’animo positivo, una di quelle strategie della mente che ci consente di adattarci alla nuova stagione, ai nuovi impegni. E’ un momento di passaggio, di sospensione, di consapevolezza.

Insomma, stando agli esperti, anche se non riusciamo a trattenere quell’inevitabile lacrimuccia, il sentimento di malinconia di fine estate è un passo mentale necessario per affrontare la ripartenza. Inutile combattere quello stato d’animo, meglio assecondarlo, accettarlo, addirittura sfruttarlo per fissare nel nostro cuore e nei nostri occhi quelle emozioni, quelle immagini che hanno animato la nostra estate. Una sorta di momento di decompressione per apprezzare e interiorizzare ciò che abbiamo vissuto, che sia stata una stagione di relax o di divertimento, di incontri o di solitudine.

Settembre è il vero capodanno

Su una cosa non ho dubbi: settembre è il vero capodanno. La lista dei miei buoni propositi la sottoscrivo mentalmente ogni fine estate, mai il 31 dicembre. Progetti, idee, desideri, obiettivi. Il tentativo è di tramutare la “sindrome da rientro” in nuova energia per ripartire.

Consigli semi-seri per sopravvivere alla malinconia di fine estate:

prendete nota!

1 – Progettare il rientro nella “taglia del cuore”

Vuoi mettere la gioia di aver archiviato l’ansia da “prova costume” per i prossimi 6/7 mesi? Non so voi, ma io già mi consolo pensando che avrò tutto il tempo di rimettermi in forma dopo le abbuffate estive (e prima di quelle natalizie, e pasquali, e insomma…tutte quelle che verranno!). E così inizio a valutare ogni settembre quale attività potrebbe fare al caso mio. Se iscrivermi in palestra, o iniziare o correre, o optare per l’allenamento in casa. Senza fretta, ovviamente. Che la prossima estate è ancora lontana!

2 – Stampare le foto più belle e farne un album ricordo.

Visto il clic compulsivo con cui grazie ai moderni smartphone scattiamo foto in rapida successione, il mese di settembre come minimo lo trascorreremo ad alleggerire la memoria dei nostri telefonini e a selezionare e modificare e/o aggiungere filtri qua e là. Prima di decidere finalmente di mandarle in stampa queste benedette foto. Perché, diciamocela tutta, esiste modo migliore per rivivere le immagini più belle dell’estate appena trascorsa di appenderle alle pareti di casa nostra?

3 – Scegliere una serie TV (con tante stagioni)

Scegliere la serie TV giusta potrà allietare il rientro a casa e contribuire a lenire il trauma del rientro dalle vacanze. Se ci affezioneremo alla storia e ai personaggi, con il passare dei giorni ricominceremo ad assaporare il piacere di una serata sul divano, magari sorseggiando una birra gelata, che fa ancora estate!

A chi non l’avesse già vista consiglio “Homeland” (otto stagioni, colpi di scena continui e un’avvincente caccia alla spia).

4 – E poi c’è lo shopping…

Per il tutto resto…”c’è Mastercard”. Ma vanno bene anche contanti o prepagate. Una bella giornata di shopping appena rientrate in città saprà senz’altro offrirci il meritato conforto. E le parole autunno-inverno per qualche ora ci faranno pensare solo alla prossima collezione di moda. A questo proposito…io ho già in mente un cappotto che potrebbe fare al caso mio!

Buona fine estate a tutti!

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Elisabetta Mazzeo

Elisabetta, classe 1981. Ogni 18 anni un cambiamento. Prima la Calabria, poi Roma, ora Zurigo. Domani chissà. La mia sfida quotidiana? Riuscire nell’impresa di essere contemporaneamente mamma, moglie, giornalista, scrittrice e ora anche blogger. Ore di sonno: poche. Idee: tante. Entusiasta, curiosa, caparbia, sognatrice. Scrivere è un’esigenza. Una lunga gavetta nei quotidiani e nelle tv locali, poi l'approdo come inviata di Sport Mediaset. Non ho dubbi: il mio è il mestiere più bello del mondo. Una passione prima che un lavoro. Oggi ricopro l'inedito ruolo di vicedirettore a distanza di Retesole, l’emittente che mi ha visto crescere umanamente e professionalmente. Divoro libri e due li ho anche scritti, mi nutro di storie di sport, ma non solo. Scatto e colleziono foto, mi alleno quanto basta per non sentirmi in colpa e in compenso macino chilometri armata di scarpe da ginnastica e passeggino. L'arrivo delle mie due figlie ha rimodulato le priorità della mia vita. E adesso è con loro e per loro che continuo a mettere le mie passioni in campo. #CaparbiamenteSognatrice

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