Tipi da spiaggia: come riconoscerli ed evitarli
Il tanto atteso momento è arrivato! Un anno di ufficio, stress, impegni e pandemia, ma alla fine la valigia è stata chiusa e la prima giornata di mare è alle porte. Tutto molto bello, se non fosse che la “fauna” da spiaggia è davvero molto variegata e non sempre la giornata al mare è come l’avevamo immaginata. Dal relax sul lettino al caos più totale il passo è molto breve. Soprattutto se avete la (s)fortuna d’imbattervi in questi tipi:
Fate largo, arrivo io! Stiamo parlando del coatto, quello che ignaro di tutto e tutti si fa spazio tra gli ombrelloni, come se in spiaggia ci fosse solo lui: generalmente quando parla, urla molto forte. Se poi sta chiacchierando al telefono, preparatevi ad ascoltare tutto quello che non vorreste mai sentire nella vita. Sarete costretti a sorbirvi indirettamente il resoconto della sua ultima love story o della sua ultima conquista. A lui non farà ne’ caldo ne’ freddo. Livello di cafonaggine altissimo!
You can leave your hat on. Scusami Joe Cocker per averti chiamato in causa! Ma dall’acqua sta uscendo il palestrato e la camminata è così lenta che ci voleva un sottofondo adeguato. D’altra parte l’uomo-tutto-muscoli ha campato per undici mesi in sala pesi, nutrendosi di aria e di bacche, aspettando solo il giorno di potersi mettere in costume. Striminzito. Generalmente fluo. Riconoscerlo è facile: unto d’olio e senza neanche un pelo, sfila sulla riva tutto il giorno, pensando di essere a Mister America.
L’iperattivo. Non conosce caldo ne’ fatica. Con 45 gradi all’ombra e la sabbia bollente passa dalla partita di beach volley a quella di racchettoni in men che non si dica. Corre, alza la sabbia, ti fa arrivare almeno tre palline in testa e non solo: si tuffa in acqua come fosse un barile ed ovviamente schizza fino alla radice dei capelli proprio te, che da mezz’ora cerchi di prendere lentamente confidenza con l’acqua ghiacciata. Affogarlo sarebbe il male minore, senza se’ e senza ma.
L’eterno Peter Pan. Ha passato da un pezzo la soglia degli enta, ma continua a comportarsi come se fosse nel pieno dell’estate post maturità. Ammicca, sorride, prova a rimorchiare chiunque, ma intanto indossa la maglietta di Topolino e si vanta di essere appena tornato da una settimana ad Ibiza. Peccato che abbia la tipica pancetta di mezza età, i capelli brizzolati e pure una discreta stempiatura. Ok, non tutti devono per forza proliferare e costruire castelli di sabbia. Ma a 40 anni in discoteca sei figo, solo se il locale è il tuo.
Ma insieme ai tipi da spiaggia che danno anche più fastidio dei granelli che ti si infilano in posti osceni, ma qualcuno mi spiega il senso di andare truccate da gran sera al mare? giuro ancora non riesco a capirlo….sarò strana io!!!