Paese che vai ” ‘monnezza” che trovi
Paese che vai “‘monnezza” che trovi!
So che parlerò di un argomento di cui si parla tante volte e intorno a noi vediamo sempre la stessa cosa.
Questa estate per noi è itinerante. Abbiamo attraversato l’Italia per arrivare in Sicilia. Ne abbiamo vista di immondizia ai bordi della strada. Abbiamo anche litigato con chi butta dai finistrini pacchetti di sigarette come se fossero semi di fiori da far germogliare.
Non voglio fare paragoni con il Lussemburgo, paese dove vivo, ma voglio farvi e farci riflettere.
MIA NONNA DIFFERENZIAVA
Infatti è stata mia nonna a mostrare a mia madre come:
1: riempisse l’acqua dalle fontane in bottiglie di vetro
2: utilizzasse l’acqua della pasta, dopo averla scolata, per lavare i piatti
3: dalle bucce della frutta e verdure e facesse il composto in giardino e poi ci concimava le piante
4: il caffè preparato nella macchinetta.
In realtà tutto questo mia nonna lo faceva per risparmiare e inconsapevolmente non inquinata. Zero plastica, zero spreco. Come è possibile che per noi sia così difficile?!
IL LOCKDOWN
Credevo che il lockown avesse insegnato alle persone ad essere più pulite.
Invece, ho visto persone buttare buste di immondizia da auto in corsa. In calabria, ad esempio, nonostante la raccolta differenziata, attiva danni da anni l’abitudine di lasciare le buste accanto alle campane di vetro. Certo, perché tenere il bustone nero, da 60 litri, in casa? Meglio lasciarlo sul ciglio della strada. Mi viene spontaneo chiedermi ” come potrebbe uno straniero decidere di venire in ferie in un paese incorniciato da immondizia?”
IN PUGLIA
La situazione non è diversa. Siamo stati in due lidi, uno a Pulsano, mare bellissimo ma mozziconi di sigarette che fanno da star sui bagnasciuga. Al lido di Capitolo invece ho visto famiglie fare buste di immondizia, direte che bravi e invece no perché le lasciavano in spiaggia. Non capisco come si possa fare il bagno in mezzo alla plastica. Per la prima volta ho visto il mare pieno di pezzettini bianchi di plastica era impossibile fare il bagno. Avete presente le immagini che vedete nei documentari e quindi vi sembrano lontani da voi? Invece no, è tutto tristemente vero.
La plastica sta distruggendo tutto il nostro ecosistema e noi restiamo fermi a guardare.
IN SICILIA
Scorci stupendi, belvedere da mozzare il fiato ma per fare la foto devi scansare foratini e water sporchi. Parlo di Caltagirone una città stupenda, di cui avevo visto le immagini al TG1, una scalinata fatta da più di 150 scalini illuminata con i simboli della città. Un vero dispiacere dover cercare quell’angolo della città dove non si sentiva la puzza della fogna o le bottigliette dei pochi turisti assetati in giro per la città . L’Italia è un Paese meraviglioso, dice lo slogan dell’anas. Io aggiungo che il problema sono gli italiani che non se ne rendono conto. La maltrattano, sfruttano senza riflettere sulla non durabilità di questa bellezza. A lungo andare tutto questo scomparirà per colpa loro.
Io ci ho provato a raccogliere dove potevo e vedevo. Mi chiedevo però perché? Io vivo in una stato povero di tutta questa bellezza ma gli abitanti lo amano e rispettano. La raccolta differenziata è una consuetudine non un obbligo fastidioso di cui si borbotta a bordo piscina. Non butto il fazzoletto per terra se pulisco il naso. Ricordate la bomba d’acqua di qualche giorno fa? Noi siamo arrivati in Sicilia con il traghetto domenica mattina. Il bobcart raccoglieva l’immondizia che aveva portato tutto quasi in mare. Immaginate quanta ce ne sarà finita invece trasportata dalla pioggia? Noi mangiamo quel pesce che nuota tra l’immondizia e ci ammaliato sempre più giovani. Riflettiamoci un pó su e insegnamo ai nostri figli semplicemente dando loro l’esempio. LItalia è un Paese meraviglioso è vero, io lo so e tu?