Italia Terra Mia: ricominciamo da qui #3
Eccoci giunti al nostro appuntamento settimanale con la nostra Italia. questa settimana Elisabetta, Eleonora ed io abbiamo deciso di raccontarvi il profondo Sud Italia, d’altronde questa settimana inizia ufficialmente l’estate e quale miglior occasione se non questa per parlare di tre fra le più belle regioni italiane dove trovare spiagge da sogno?
Vi portiamo alla scoperta della Calabria, la Sicilia e la Sardegna.
Prendete appunti e leggete fino alla fine, che oggi di cose da dire ce ne sono davvero molte!
Elisabetta – Calabria
La Calabria è la mia terra. Lì sono nata nel 1981. Precisamente a Vibo Valentia che, all’epoca, non era nemmeno provincia. Lì sono cresciuta e ho vissuto per 18 anni. In un piccolo paesino dell’entroterra, Rombiolo, a pochi chilometri dall’antica Monteleone, a breve distanza dal Monte Poro e ad una ventina di minuti da alcune delle più belle spiagge calabresi affacciate sul Tirreno. La Calabria è la Terra della bellezza e delle contraddizioni. Naturale e selvaggia, ti entra nel cuore insieme ai profumi e ai sapori con cui ti avvolge. E’ il paese delle arance e dei limoni tardivi, del bergamotto, della ‘nduja, dell’Appennino, della Sila, delle baie e degli scorci da togliere il fiato per la sua bellezza. Agli amanti della natura offre immense distese di verde interrotte solo dal blu di laghi e cascate. Per chi vuole abbronzarsi sotto i caldi raggi del sole o immergersi in un mare cristallino, c’è l’imbarazzo della scelta: la Costa Viola, la Costa degli Dei, la Costa degli Aranci. Basta solo scegliere: Ionio o Tirreno. E per coloro che vogliono
conoscerne il passato e la storia, la Calabria, culla della Magna Graecia, offre un’ampia scelta fra chiese, monasteri, castelli, palazzi, borghi e luoghi dove sopravvivono ancora usi e tradizioni secolari.
Un po’ di geografia – La Calabria è una regione di aspre montagne, paesini antichi e una spettacolare costa con molte spiagge rinomate. Geograficamente costituisce la punta dello Stivale. Confina a nord
con la Basilicata, è bagnata ad ovest dal Mar Tirreno, ad est dal Mar Ionio, a nord est dal golfo di Taranto e a sud ovest è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. Catanzaro è il capoluogo di regione. Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria sono le altre province.
Il posto da non perdere – La Chiesa di Santa Maria dell’Isola, a Tropea.
Da piccola sognavo di sposarmi lì. In quel santuario che ammiravo sognante ogni volta che andavo a Tropea. Situato sulla cima di un piccolo promontorio, questo luogo è una tappa immancabile del viaggio in Calabria. Vi si accede attraverso una scalinata che può scoraggiare i più pigri ma, una volta arrivati, ogni fatica è ripagata. Da lassù è possibile godere di una particolare atmosfera di spiritualità e di silenzio e ci si può riempire gli occhi dell’eterna bellezza del mare che si confonde con il cielo. Un posto magico, come magiche sono le stradine di Tropea, i vicoli in cui perdersi per poi ritrovarsi su affacci mozzafiato, sognando un tuffo nel blu. Passeggiando lungo la via principale del paese, non potrete non entrare in una delle tante botteghe del corallo. Unico consiglio: diffidate dalle imitazioni!
Il posto del cuore – Di posti del cuore ne ho due. A scegliere proprio non ci riesco. Comincio dal primo. Il promontorio conosciuto con il nome di Capo Vaticano si trova a strapiombo sul mar Tirreno. In quel piccolo angolo di paradiso terrestre troverete piccole baie sabbiose, spesso raggiungibili solo dal mare o attraverso ripidi sentieri. Sabbia bianca e finissima. Acqua dai
colori vivaci e intendi, dal verde turchese all’azzurro profondo. Non c’è da stupirsi se questa è considerata una delle spiagge più belle d’Italia. A Capo Vaticano papà e mamma mi portavano spesso da piccola a vedere il “famoso” faro. Mi indicavano sempre, come ogni volta fosse la prima volta, la casa dello scrittore Giuseppe Berto. Una posizione invidiabile per quella che è oggi un’oasi di verde e tranquillità a disposizione dei turisti. Senza esserne cosciente, mio padre, con i suoi racconti, alimentava le mie fantasie e i miei sogni futuri. Lui a Capo Vaticano aveva vissuto tanti suoi anni da
calciatore. Se potessi rappresentare visivamente il mio amore per la lettura, i romanzi, lo sport e la mia passione per il giornalismo, lo farei attraverso l’immagine di questo luogo.
Ma se lo definissi l’unico posto del cuore, farei un torto alla “mia” Joppolo, la località che mi ha visto trascorrere tantissime estati fin da piccolissima. La mia casa, il mio giardino, le riunioni familiari sotto l’albero d’ulivo, le sveglie mattutine per accompagnare zio a pescare, la raccolta delle reti, i pranzi, gli abbracci, e anche tanti brutti episodi e ricordi da dimenticare e
da chiudere a chiave nel cassetto. Per amare Joppolo devi amare la natura selvaggia, gli scogli, il colore del mare che, grazie al fondale roccioso, assume le sfumature del verde, i tramonti mozzafiato, il profilo delle isole Eolie che si disegna all’orizzonte nelle giornate senza foschia. In questo posto la natura ha vinto sull’uomo. Ha aperto ferite (alluvioni), ha risanato
cicatrici, ha offerto e offre pace e serenità al cuore. Con i suoi silenzi rotti solo dal rumore delle onde.
Il nostro consiglio – Se andate in Calabria, preparate una borsa di viaggio in più in cui portare, al ritorno, un assaggio delle tante delizie culinarie locali che questa regione può offrire. La ‘nduja di Spilinga, la cipolla di Tropea, il formaggio del Monte Poro, il salame di suino nero, il caciocavallo podolico, il pecorino strongolese, l’Amaro del Capo e il liquore alla liquirizia. Obbligatoria una tappa a Pizzo Calabro per un assaggio del famoso gelato tartufo di Pizzo. Personalmente vi consiglio anche la “nocciola imbottita”! E per finire trovate un posto in valigia anche per il bergamotto, l’agrume calabrese più pregiato del mondo, l’”oro verde” della Calabria. La sua essenza è richiesta per gli usi più disparati e per le sue proprietà curative. In cucina è utilizzato soprattutto nell’arte dolciaria,
come aromatizzante per caramelle, canditi, torroni, gelati, liquori e bibite.
Eleonora – Sicilia
Bionda, occhi azzurri e romana. Cosa c’entro con la Sicilia? In realtà non potevo che scegliere quest’isola meravigliosa, che ho girato in lungo e in largo, per raccontarvela sulla scia di tante ed indimenticabili vacanze estive. Una scelta dettata dal cuore, ma anche dalla pancia, se ripenso alla sfilza di cannoli, arancine, panelle e molto altro. Ma ci arriviamo più avanti! La Sicilia è un mix incredibile di colori, sapori, natura ed autenticità.
C’è bellezza ovunque: in un tramonto a pelo d’acqua, con il sole che sembra un’enorme arancia rossa; nei vicoli di Ortigia, dove la confusione del mercato e delle sue bancarelle sfuma in una romantica passeggiata sul lungomare; nel panorama selvaggio della riserva naturale di Vendicari; nell’imponenza della cattedrale di Noto; nella bontà del cioccolato di Modica; nel castello senza tempo di Erice, sospesa a metà tra cielo e terra; nei vasetti colorati di Marzamemi, dove hai la sensazione d’inciampare in un quadro; nella magia della Riserva dello Zingaro e perfino nei vicoli chic di Taormina, quando basta un vino ghiacciato per farti stare incredibilmente bene. E naturalmente a tavola! Dovete infatti sapere che dalla Sicilia è impossibile tornare a casa senza almeno 5 chili in più. Ma tra una granita con brioche, due piatti di pasta alla norma, tre forchettate di busiate trapanesi, una pentola di cous cous di pesce e le immancabili arancine, saranno i chili più belli della vostra vita.
Un po’ di geografia – La Sicilia è l’isola maggiore e più importante del Mediterraneo. E’ la regione più a Sud dell’Italia ed è bagnata da tre mari: lo Ionio, il Tirreno ed il Mar di Sicilia. Inoltre è ricca di arcipelaghi: le Eolie, Lipari, Ustica, le Egadi, Pantelleria, le Pelagie. E’ detta anche “la regione dei
vulcani”: il più grande è l’Etna, alto bene 3370 m. Numerose riserve sono state istituite sul territorio: Riserva Naturale dello Zingaro e l’ Oasi Faunistica di Vendicari sono tra le più note. Sono presenti anche diverse saline come quelle di Trapani, di Siracusa e di Marsala.
Il posto da non perdere – Favignana. Un piccolo paradiso da togliere il fiato! Basta mezz’ora di aliscafo e da Trapani ci si ritrova nell’arcipelago delle Egadi dove il clima mite e la brezza marina regalano un perfetto clima da vacanza. Favignana è un’insenatura naturale di pace, meraviglia e tranquillità. Quasi incontaminata, dà la sensazione di essere in un mondo a parte, dove il mare con i suoi riflessi cristallini, ti rapisce in un istante. Una piscina a cielo aperto, provare per credere.
Il posto del cuore – Marzamemi. Un minuscolo borgo di pescatori, un salto indietro nel tempo. La sua Tonnara è una tra le più importanti di tutta la Sicilia e risale al periodo della dominazione araba. Nella piazzetta centrale passerete gran parte del tempo a scattare fotografie: non c’è angolo o scorcio che non meriti di essere immortalato. E non dimenticate di provare la granita al pistacchio: fenomenale! Concedetevi anche una romantica cena vista mare, con i piedi direttamente sulla sabbia: i ristorantini
colorati, con le loro lucine sospese, vi regaleranno un’atmosfera magica.
Il nostro consiglio – se vi trovate nella parte Occidentale della Sicilia non potete non visitare la magica Erice, piccolo paese che si trova in provincia di Trapani a 751 metri di altezza rispetto al livello del mare. Da Erice potete vedere uno dei tramonti più belli della Sicilia, ma fate attenzione e controllate con frequenza le previsioni perchè spesso è avvolta da una fitta nebbia che la rende si unica ma anche molto fredda e praticamente invisibile. Tappa obbligatoria nella bella Erice sono la pasticceria San Carlo per mangiare le genovesi, tipico dolce ericino e una cena da Francesca agli Archi di San Carlo, dove potrete assaggiare la miglior cucina siciliana in un locale intimo e davvero suggestivo.
Luisa – Sardegna
Ho sempre pensato che in questa nostra vita ognuno di noi lasci pezzi di cuore qua e la, in quei luoghi che magari non ti appartengono da sempre ma entrano a far parte della tua vita e non ne escono più. Se un giorno mai vorrò rimettere insieme i pezzi, o semplicemente sentirò di andarne alla ricerca, so che un pezzo del mio cuore lo troverò in Sardegna. Questa splendida regione ha fatto da cornice a diverse estati del mio passato, un passato con cui ora, nel presente, poco c’entro, eppure la Sardegna ancora fa parte di me. Sarà per il suo mare che ti rapisce, sarà per la serenità con cui ho vissuto quelle vacanze, sarà forse che a certi sentimenti non si comanda e nonostante il tempo passi e la vita cambi, ciò che in fondo è radicato dentro noi rimane. Benvenuti in Sardegna, benvenuti in un paradiso blu.
Un po’ di geografia – regione a statuto speciale, la Sardegna è una delle due isole maggiori dell’Italia insieme alla Sicilia, terza regione italiana per superficie e undicesima per popolazione. Presenta un entroterra dove si alternano montagne e colline, mentre i suoi confini sono delimitati dal mare: a nord è separata dalla Corsica con le Bocche di Bonifacio, a ovest il Mar di Sardegna la separa dalle Isole Baleari, a sud il Canale di Sardegna dalla Tunisia, ad est il Mar Tirreno dalla penisola italiana. E’ un’isola particolarmente ventilata, calda d’estate ma fresca (per non dire fredda) d’inverno.
Il posto da non perdere – Giuni Russo cantava “voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero…” ma fidatevi di me: Alghero merita anche da soli per quanto è bella. Nella parte nord-occidentale della Sardegna, il suo centro storico si erge su i suoi famosi bastioni, regalando una vista sul mare niente male. Non lontano da Alghero poi si trova Capo Caccia promontorio che affaccia sulla rada di Alghero. Qui potete vedere uno dei tramonti più belli di tutta la Sardegna. Andate, lasciate il vostro pezzo di cuore, nascondetelo dove sapete di poterlo trovare e andate a fargli visita di tanto in tanto: ne rimarrete estasiati.
Il posto del cuore – difficile scegliere solo un posto, e parlo da persona che della Sardegna ha visto solo la parte nord sapendo che anche il sud ha dei posti niente male. Il mio cuore si divide fra la cinta di San Teodoro, una spiaggia bianca lunga 7 km bagnata dal mare più azzurro che io abbia mai visto, e Capo di Coda Cavallo, che affaccia sull’isola di Tavolara. Ma visto che non c’è due senza tre, non posso non mettere la mia tanto amata Porto Ottiolu, sfondo delle mie estati sarde, luogo che custodisce alcuni fra i ricordi più belli che io abbia. Se per caso mai dovesse soggiornare qui, fatevi un regalo: guardate l’alba al mare, nel silenzio più assoluto, assaporando ogni sfumatura del cielo, concedendovi un bagno silenzioso baciati dai primi raggi di sole del giorno.
Il nostro consiglio – se il tempo a disposizione ve lo permette, dedicate un giorno alla navigazione del meraviglioso Golfo di Orosei: qui troverete alcune fra le spiagge più belle non solo della Sardegna ma di tutta Italia. Cala Luna, Cala Biriola, Cala Goloritzé e la meravigliosa Cala Mariolu: qui il mare è talmente trasparente da vedere il fondo di ogni cosa e sentirsi davvero in paradiso. Ma visto che anche lo stomaco vuole la sua, lasciatevi conquistare dalla cucina di terra e di mare di questa regione, fra fregola con le vongole un porceddu arrosto, e tenete spazio per l’ottimo vino sardo: la produzione di rosso e di bianco è fra le più famose di Italia.