Le soap turche un vero e proprio fenomeno

Le soap turche un vero e proprio fenomeno

Le soap turche, un vero e proprio fenomeno. Fino a qualche tempo fa nessuno lo avrebbe detto che il progetto Mediaset per intrattenere il pubblico nei pomeriggi estivi, sarebbe diventato fenomeno.

Infatti, è un po’ di tempo che ormai le soap turche macinano ascolti e record di auditel.

La prima a puntare sulle fiction a basso costo e piene d’amore è stata Mediaset. Con l’arrivo dell’estate e il cambio della programmazione pomeridiana, dopo anni di storie spagnole, i canali del biscione hanno puntato al mercato turco. Vincendo a mani basse.

Ed è probabile che i vertici non si sarebbero mai aspettati un tale successo. Ad oggi, le soap turche sono quelle che riscuotono maggiori ascolti. Maria De Filippi esclusa, ovviamente.

La piattaforma che maggiormente si occupa di serie TV, Netflix, non poteva farsi scappare questa occasione. E negli ultimi due anni ha acquistato diversi film e serie tv provenienti da Istanbul e dintorni.

Nella televisione generalista non fanno che macinare ascolti, battendo la concorrenza anche quando gli mettono contro fiction e programmi importanti.

La Rosa della Vendetta, Endless Love, My home My Destiny, Segreti di Famiglia, sono solo le ultime fiction in ordine di programmazione che stanno sbaragliando la concorrenza. Ma la cosa che segna veramente un cambiamento è il pubblico di Mediaset Infinity, canale digitale delle reti Mediaset dove queste serie raccolgono molti spettatori.

Perché questo è da considerare un “cambiamento”? Perché sono canali dove confluiscono soprattutto spettatori medio/giovani, quindi questo ci fa capire che le soap turche hanno una bella fetta di pubblico che sta sotto i 55 anni. Cosa che forse, non accadeva da metà degli anni ’80 quando gli USA avevano il monopolio.

Netflix, forse per testare il pubblico, ha iniziato acquistando inizialmente dei film per poi mettere sulla piattaforma serie come Il Sarto, Mezzanotte a Istambul, Another Self.

Ma anche Discovery non si è fatta scappare un’occasione così ghiotta acquistando Dr Alì.

Ma cosa è che affascina così tanto il pubblico televisivo? Intanto, il genere che esportiamo non è unico: non sono solo storie d’amore a lieto fine. Alcune, sì, sono così, senza lacrime di dolore e senza patimenti. Altre no, hanno il “coraggio” di far morire l’eroe buono, di far soffrire la protagonista e di mettere al centro della storia il delinquete.

Ma hanno una caratteristica importante: sanno parlare al cuore del telespettatore. Tanto che gli attori, ma anche i personaggi, diventano “di famiglia”. E diventano anche i protagonisti di altri programmi televisivi italiani.

Possiamo tranquillamente affermare che le soap turche un vero e proprio fenomeno perché sul set sanno mettere i giusti ingredienti. Luoghi molto lontani, belli e poco visitati da quel target di spettatori. Attori bellissimi, storie capaci di tenere in piedi le trame. E cosa ancor più importante, hanno un inizio e una fine senza trascinare troppo oltre le storie (tipo telenovelas americane anni ’80).

Io ne ho viste un po’ di serie turche, ho ovviamente le mie preferenze. Su tutti: nelle reti Mediaset “Come Sorelle” nella piattaforma Netflix “Il Sarto”. E tu? Quale preferisci

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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