I segreti di Roma svelati da Azzykky

I segreti di Roma svelati da Azzykky

Chi erano Tizio, Caio e Sempronio? Perchè Nerone NON ha bruciato Roma? Quando è crollato il Colosseo? Quali segreti nascondono le Chiese di Roma? E i sotterranei? Perchè si dice “fare il giro di Peppe“?

Si chiama Gian Marco D’Eusebi ma in tutta Roma, e anche oltre, è conosciuto con lo pseudonimo di Azzykky. “Mio fratello piccolo non riusciva a pronunciare bene il mio nome – mi spiega, sorridendo, mentre parliamo al telefono – e il mio nome ha subito una serie di trasformazioni fino ad arrivare ad Azzykky. Mi piaceva e l’ho tenuto “. Gian Marco e la città di Roma sono una cosa sola. In poco tempo infatti, è riuscito a diventare tra i divulgatori della romanità più seguiti. Il suo canale Instagram ha più di 200mila follower e i suoi video sulle curiosità di Roma (e di tanto altro), sono diventati virali. Ad esempio, cosa significa “andà a cercà Maria pe’ Roma“, o “fare il giro di peppe”, o “perchè mettiamo i puntini sulle i”?

La storia di Roma nella storia di Gian Marco

34 anni, ovviamente romano, un passato in una video produzione, decide di mettersi in proprio e fare il creatore di contenuti raccontando Roma nei suoi video.

“Ho caricato il mio primo video nel settembre del 2021, su spinta di mia moglie. Lei è calabrese ed è arrivata a Roma nel 2010. Quando ci siamo conosciuti ho iniziato a portarla in giro per Roma ed è stata proprio lei a dirmi “perchè non racconti queste cose così come le racconti a me”? Ho postato sui social il mio primo video sulla palla di cannone delle Mura Aureliane“.

Nel giro di tre mesi, con una decina di video avevo già 12mila persone che mi seguivano e da li è stato un crescendo ed ho capito che non c’era nessuno che raccontava la storia di Roma su Instagram come me. Roma è un millefoglie, una lasagna: sotto i nostri piedi ci sono strati e strati di tante Roma. E per ognuna di esse c’è qualcosa da raccontare, vivere, scoprire”.

Ogni strato di questo millefoglie romano racconta qualcosa, e Azzykky fa esattamente questo: “Io vado a sviscerare ogni dettaglio, ogni strato racconta qualcosa e sono tante le storie e le leggende legate ad ogni luogo. Anche i nomi delle piazze, dei monumenti, vado a vedere l’etimologia e lì poi si nasconde sempre una storia da raccontare. Per antonomasia Roma è la città che più ne ha di queste cose”.

Il nome segreto di Roma

E con tutte queste bellissime storie non poteva non nascere un libro, ma un libro molto particolare dedicato a tutti. “I protagonisti hanno 9, 10, e 13 anni, ma il libro è per tutti. L’idea nasce prima dell’ottobre del 2022: volevo costruire una storia intorno alle “sette passeggiate sui sette colli” ma rischiava di diventare una guida turistica. Così ho creato una storia intorno al nome segreto di Roma. Perché, in realtà, Roma nella sua storia ha diversi nomi segreti. Alcuni sono stati scoperti ma di uno in particolare non si sa nulla. E’ una storia vera e nel mio libro i ragazzi, tramite delle schede ed una caccia al tesoro (che si può fare veramente a Roma), vanno in giro per la città alla scoperta del suo nome segreto”.

“Ci sono varie ipotesi sui nomi “segreti”che venivano utilizzati per Roma. Uno, ad esempio, era Flora, che veniva utilizzato nei riti naturalistici, oppure Valenzia. C’è stata una persona nella storia, un politico, nell’85 a.c, Quinto Valerio Sorano, che divulgò il nome segreto a voce alta e per questo fu condannato a morte. Gli tagliarono la testa con la spada, morte che all’epoca era considerata onorevole”. Il nome segreto che si cerca nel libro, “era quello che veniva evocato, ad esempio durante l’assedio della città nemica alle porte, l’evocazione in questo caso (evocatio numis) invitava la divinità protettrice della città assediante ad unirsi alle divinità di Roma. Era considerata una cosa molto potente”. Il libro inizia con Valerio che trova, in un baule in soffitta, delle antiche schede di suo nonno Leone che gli ha lasciato in eredità. Le schede sono la caccia al tesoro.

Romanzo ma anche caccia la tesoro

“Il libro io l’ho costruito in due modi – spiega Gian Marco – come romanzo o come caccia la tesoro da fare veramente al centro di Roma o comodamente dal divano. E’ uscito nel maggio del 2023 e spesso vengo chiamato nelle scuole per raccontarlo. Si chiama Escape Roma proprio perchè riprende la dinamica delle escape room. I bambini sono molto attratti da questa storia. Inoltre, per rafforzare la loro curiosità, porto alcune monete antiche, monete che io colleziono, e loro sono sempre molto incuriositi. Devo dire che è un’esperienza meravigliosa. Tra l’altro, le monete compaiono nel libro perchè nonno Leone le lascia veramente e Valerio”.

L’entusiasmo di Gian Marco è passione pura. La sua passione e la sua conoscenza di Roma è incredibile e contagiosa. Se non ci credete, provate a visitare il suo profilo Instagram e vedere i suoi video. Difficile smettere: uno dietro l’altro, da vedere e rivedere e soprattutto vivere di persona una volta arrivati a Roma.

#OstinatamenteEclettica

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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