Nada mas. Domani è oggi. 365 giorni per cambiare vita
Resistere ancora un altro giorno, solo un altro giorno, nada mas. 365 giorni. Una sfida. Un obiettivo da conquistare: rimettersi in forma attraverso lo sport ed entrare in terza fascia nella classifica italiana di Padel.
Determinazione, grinta e spirito di sacrificio di un giovane youtuber romano da un lato.
Un team di esperti al suo servizio, dall’altro.
Simone Scibetta, 31 anni e 100 kg. Protagonista di una web series in cui racconterà ai suoi followers la sua “pazza” avventura: vivere una vita da atleta per un anno intero.
Un viaggio lungo 365 giorni in cui ho deciso di modificare drasticamente le mie abitudini e di conseguenza la mia vita.
Arrivato a 30 anni mi guardo allo specchio e vedo una persona che non vorrei essere. E nella mia testa mi dico sempre “da domani dieta e mi rimetto in forma”. Quel domani però non arriva mai. C’è sempre una nuova scusa per rimandare. Ed è così che la vita ti scivola via. Sarà capitato a molti.
Ho deciso di dare un taglio netto a tutte le mie cattive abitudini e lanciarmi in questo progetto (ndr Nada mas) che mi vedrà “lavorare” fianco a fianco con un nutrizionista, un preparatore atletico e un allenatore di padel. Il mio obiettivo è rimettermi in forma attraverso lo sport, vivendo di fatto una vita da atleta per 365 giorni, imparare a mangiare sano ed entrare in terza fascia nella classifica italiana di padel.
Ambizione, follia. O semplicemente desiderio di fare qualcosa di buono (e sano) per se stesso e di dare un esempio positivo a tutti coloro che vorranno seguirlo in questa appassionante sfida allo specchio.
Questa, in effetti, è una sfida innanzitutto con me stesso. Sono sempre stato una persona pigra, che cerca di trovare le scorciatoie per evitare le responsabilità. Sono proprio quello dello slogan “è bravo ma potrebbe fare di più”. In pratica non ho mai avuto costanza in niente. Inizio una cosa, mi piace, ma poi la mollo dopo poco. Per cui iniziare ad avere disciplina e costanza per alimentazione e allenamenti è davvero dura per una persona come me. Ma questo non è che un ulteriore stimolo.
Voglio poter dimostrare a me stesso che sono in grado di affrontare le mie paure. Magari tutto questo sarà una bella storia da raccontare ai miei figli. Sperando in un lieto fine ovviamente.
“Domani è oggi” è diventato un vero mantra per Simone che, stufo di commiserarsi, ha deciso di prendere in mano la propria vita trasformando la sua più grande passione, il padel, in uno degli strumenti chiave per auto motivarsi in questo difficile percorso che lo aspetta.
Ho iniziato a giocare a padel dopo la pandemia, come tantissimi altri. E sono stato tra i primi in Italia ad avere un canale amatoriale riguardante il padel su YouTube. Mi piace perché è uno sport sociale, semplice e per ogni età. Mi ha fatto avvicinare di nuovo allo sport. Consiglio davvero a tutti di provare a fare una partita. Ve ne innamorerete subito.
A supportarlo nel tentativo di approdare in terza fascia nella classifica italiana di padel, l’ex campione azzurro Alessandro Tinti.
Mi sono detto “sai che c’è, io ci provo”. Ho raccontato ad Alessandro del mio progetto sportivo e lui ha accettato molto volentieri. Quando mi ha detto di sì non ci volevo credere. Devo dire che oltre ad essere un grande professionista si è dimostrato fin da subito una persona molto disponibile. Lo intriga molto questo percorso.
Un viaggio che non avrebbe senso senza una sana alimentazione.
A rivoluzionare il modo di Simone di stare a tavola sarà il dottor Mario Ciarnella.
Questo è un cambiamento che mi spaventava molto ma devo dire che ho trovato un grande professionista che mi sta aiutando parecchio. Abbiamo scelto il digiuno intermittente come primo approccio per stravolgere il mio metabolismo. Funzionerà? Vi consiglio di seguire tutte le puntate perché ne vedrete delle belle…
Coordinazione, resistenza, riflessi ed equilibrio. Una buona preparazione atletica sarà fondamentale per non arrivare “sfiniti” all’obiettivo.
Trovare Riccardo Piras sul mio percorso è stato davvero un grande colpo di fortuna. E’ sicuramente una delle persone più importanti in questo percorso poiché è quello con cui mi interfaccio di più durante la settimana. I nostri allenamenti sono i più duri. Ci sono sessioni in cui veramente mi dico “adesso mollo tutto e me ne torno a casa”. Riccardo da questo punto di vista è super perché lavora molto anche sull’aspetto psicologico e mi sprona a superare i miei limiti.
La web series Nada mas ha debuttato su YouTube il 23 aprile. La cadenza è settimanale. Un nuovo video ogni mercoledì alle 12.
Diciamo che anche questa sarà una bella sfida: conciliare il progetto con il mio attuale lavoro. In tanti mi dicono “eh ma se avessi il tuo tempo lo farei anche io”. In realtà io questo tempo non ce l’ho. Mi sveglio alle 6 di mattina per andare a correre, il sabato e la domenica mi alleno anziché andare al mare o vedermi con gli amici. La sera, dopo il lavoro, monto i video che andranno su YouTube. Insomma, non è proprio una passeggiata. Ma l’avevo messo in preventivo.
Simone, se raggiungerai il tuo traguardo sai già come festeggerai?
Probabilmente passerò del tempo con i miei cari perché questo progetto richiede grande impegno e per forza di cose ti allontana un po’ dalla famiglia. Magari organizzerò una bella cena. Sana ovviamente…
A proposito di famiglia…loro cosa ne pensano di questa “pazza idea”?
La mia famiglia mi ha appoggiato fin da subito in questo progetto e li ringrazio. Mi conoscono, sanno che questa è una delle mie classiche pazzie, ma avere il loro sostegno è fondamentale. Anche la mia fidanzata mi sta aiutando tanto e spesso ci alleniamo insieme. I miei amici invece sono contenti, ma lo so che pensano che io sia folle. E forse hanno ragione…
Con tutta sincerità: per chi lo fai veramente?
Sembrerà banalissimo, lo so, ma lo faccio davvero per me. Delle visualizzazioni o delle reaction non mi interessa più di tanto. Ho coinvolto anche il canale YouTube e i miei social principalmente per costringermi ancor di più ad impegnarmi. Ora che ho iniziato però spero anche di poter essere la scintilla per qualcuno là fuori che magari si trova nella mia stessa situazione. Non è mai troppo tardi per cambiare.
Dall’esterno sembra facile ma io sono una persona normalissima e come tutti ho i miei momenti difficili, dove sento il peso di tutto questo progetto. Dove mi dico: “Ma chi me l’ha fatto fare?” Poi, però, penso a chi ha creduto in me. Il mio team, la mia famiglia, tutte le persone che mi scrivono ogni giorno. E mi dico “Dai Simo resisti un altro giorno, solo un altro giorno”. Nada Mas in spagnolo significa Nient’altro ed è per questo che la serie si chiama così. Devo imparare a resistere solo un giorno in più.
Nada mas.
#CaparbiamenteSognatrice
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