La storia epica della pirateria musicale italiana
Dicesi pirateria: azione dei pirati, ovvero di coloro che compiono violenza o atti illegali, in ambito nautico. Quando sento nominare questa parola, a me viene in mente solo una cosa: la riproduzione illegale di musica. Per chi è figlio degli anni ’80 come me, ed ha vissuto le musicassette (per i millennial è preistoria), sa perfettamente di cosa parlo. Chi non ricorda ( mi rivolgo sempre a chi oggi ha almeno 40 anni…ma anche ai giovani perchè è giusto che sappiano come ci si arrangiava nella vita pre internet), gli stereo a doppia cassetta dove potevi registrare le canzoni che davano alla radio o da un’altra (musi)cassetta? Giornate intere a registrare, cercare, spingere il dito sul pulsante REC alzandosi di scatto appena la radio intonava quella canzone, proprio quella che tu volevi.
Prima della musica illegale scaricata dal web, prima di internet, prima dei compact disc (anche questa preistoria per i giovani di oggi), prima c’erano le musicassette e i mixer delle canzoni preferite. Le musicassette “vergini” da 60 o 90 minuti, le BASF o le TDK. Le compravi a pacchi, era più conveniente, e creavi la tua playlist.
Perchè vi faccio fare questo tuffo nel passato? Perchè una botta di buona nostalgia ma mi è venuta vedendo il trailer di un film uscito ora nelle sale cinematografiche italiane: “Mixed by Erry”. Il film racconta la nascita della pirateria italiana ma è anche la fotografia di un’epoca, una storia di fratellanza e il plauso all’arte d’arrangiarsi che diventa poi genio imprenditoriale.
La pirateria dei fratelli Frattasio
Il film narra l’avventura di tre fratelli intraprendenti e sfacciati, ed è ispirata al saggio “Mixed By Erry – La storia dei fratelli Frattasio” della giornalista Simona Frasca.
Siamo a Napoli negli anni ’80. Enrico Frattasio (l’attore Luigi D’Oriano) è un ragazzo che sogna di fare il deejay, mestiere improbabile per uno come lui perchè goffo e insicuro. Il giovane però ha un’intelligenza viva ed è davvero competente nel settore musicale perciò, con l’aiuto dei due fratelli, si reinventa e mette a frutto la sua passione in un modo non solo originale ma pioneristico, dando il via al commercio di cassette contenenti compilation fatte su misura da lui. Ben presto i tre fratelli conquistano il rione, poi la città e poi l’Italia intera. Forti di picchi di 60.000 cassette vendute al giorno e sopravvissuti anche all’avvento del compact disc, i fratelli Frattasio diventano i burattinai dell’etichetta discografica più importante d’Italia. Il fatturato da capogiro attira inevitabilmente l’attenzione della grande criminalità, delle major ufficiali e… della Guardia di Finanza. A consacrazione dell’ascesa repentina e inarrestabile arriva il fatto che, a un certo punto, le cassette firmate “Mixed by Erry” vengono a loro volta falsificate.
Una storia vera
Sidney Sibilia è il regista del film che ha voluto, intenzionalmente, fare un salto anche nel suo passato. Il film si concentra sul lato romantico della vicenda, su come tutto nasca dal semplice sogno di un ragazzo e si sviluppi grazie alla sua volontà di rendere accessibile la musica a chi non può permettersi di comprare i nastri originali.
Erry era uno che la sapeva lunga e lo dimostra non solo il suo genio imprenditoriale, ma anche il fatto che ebbe l’intuizione di inserire, in coda a ogni cassetta, un paio di canzoni dello stesso genere o di autori affini. Vi ricorda qualcosa? Una mossa di marketing geniale che anticipò di fatto quel che oggi fa l’algoritmo sulle moderne piattaforme streaming.
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