Le persone altamente sensibili – Highly Sensitive People
Percepiscono gli stimoli interni ed esterni in modo più profondo ed intenso. Processano più informazioni contemporaneamente. Notano particolari che altri non noterebbero. Parliamo delle PAS o persone altamente sensibili.
Molto spesso sono viste come persone timide, introverse, asociali, strane, inadatte o addirittura “sbagliate”.
L’ipersensibilità è una caratteristica naturale e innata in cui il sistema neurologico dell’individuo è più attivo e suscettibile. È un tratto che può essere valorizzato a pieno, per coglierne così gli aspetti positivi.
Il termine “arousal” indica lo stato di attivazione neurovegetativa e psicologica dell’organismo.
Uno dei punti critici delle PAS è la continua altalena tra iperattivazione neurologica o iper-arousal e l’ipoattivazione o ipo-arousal.
Nello stato di iper-arousal c’è una sovrastimolazione da parte dell’ambiente. Emergono tachicardia, sudorazione eccessiva, respiro accelerato, aumento delle capacità attentive, di memoria, agitazione psicomotoria.
Nello stato di ipo-arousal, invece, l’individuo si inibisce per scarsità di stimoli ambientali. Generalmente si manifesta con rallentamento del battito cardiaco, respiro lento, assenza di energie, diminuzione delle capacità attentive, di memoria, in alcuni casi svenimento.
Secondo alcune ricerche di Elaine Aron, psicoterapeuta, e del marito Arthur Aron, neurologo, le Highly Sensitive People hanno caratteristiche riassumibili nell’acronimo D.O.E.S: Depth of processing, cioè processare più profondamente le informazioni. Overarousability, più facilmente soggetti a sovrastimolazione e sovraccarico.
Emphasis/empathy, l’enfasi tipica delle reazioni emotive ed entrare in connessione emotiva più facilmente. Le PAS mostrano una maggiore attività dei neuroni specchio. Per reattività emotiva si intende la tendenza di queste persone a reagire di fronte ad una situazione forte emotivamente. Subtetlies, percepire dettagli sottili delle relazioni e dell’ambiente che gli altri non vedono.
Il cervello ipersensibile non mette in atto strategie di selezione degli stimoli sulla base delle priorità. Questo comporta un’iperattivazione e un sovraccarico per l’individuo.
Ad esempio, quando una persona ipersensibile è impegnata in una attività come la lettura, sarà facilmente distraibile da qualcuno che parla o che svolge altre attività nelle vicinanze.
Una delle conseguenze è che le PAS reagiscono alle esperienze in modo più intenso rispetto agli altri.
Mostrarsi impazienti con una persona altamente sensibile è controproducente, poiché ne aumenta il livello di stimolazione, stress, il che non li aiuta nella comunicazione. Stare in luoghi ricchi di stimoli, come un locale affollato e rumoroso, potrebbe portare l’individuo ad un livello di stress alto o isolamento. Le PAS hanno bisogno di più tempo per elaborare le esperienze comunicative, per questo potrebbero apparire chiuse o meno inserite nei contesti sociali.
“Sei una frignona!”
“Non fare i capricci”
Voci del passato? E che dire di questa frase pronunciata con le migliori intenzioni: “sei troppo sensibile per essere felice?”
Se siete simili a me, avrete sentito tante volte frasi simili a queste, e avrete forse pensato che in voi c’era qualcosa di diverso. Anch’io mi ero convinta di avere un difetto di fondo, che dovevo nascondere e che mi condannava a una vita di secondo piano. Pensavo di essere sbagliata”.
(tratto da: E. Aron, Persone altamente sensibili)
Sara Di Siena
#IrrefrenabilmenteAriete
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