Tavoli del matrimonio: scivola, scivola, scivola!
I tavoli del matrimonio sono un perfetto rompicapo per impazzire definitivamente poco prima delle nozze. C’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Ovvero? La processione del “mettimi insieme a Tizio” e soprattutto del “non mettermi insieme a Caio” fino a “ti prego dimmi che non hai invitato Sempronio” è tutt’altro che musica per le mie orecchie. Assomiglia piuttosto ad una chitarra scordata. Ad un mignolo contro lo spigolo del letto. Alla sveglia del lunedì mattina. Al kilo in più sulla bilancia prima delle ferie estive. Ad una martellata sui denti (per non dire altrove perché sarei scortese). In poche parole: potreste evitare di aprire la bocca?
Sacrosanta regola da seguire prima di tutto il resto: tappatevi bene le orecchie. Adottate la tecnica del “scivola, scivola, scivola”. Addosso naturalmente. Voi non avete sentito nulla dai vostri invitati. Nessuno vi ha mormorato chi gradisce e chi non sopporta al suo fianco. La questione è affare vostro, solo ed esclusivamente vostro. Al massimo di futuro marito, che è ben lieto di non doversene occupare per non ritrovarsi la chat Whatsapp invasa dalle minacce di amici e parenti. Per non dover affrontare musi lunghi e – nella peggiore delle ipotesi – “allora non vengo io, se viene lui”. Pazienza, tesoro!
Chiedere ai futuri sposi di stare o non stare al tavolo con qualcuno è da maleducati. Non giriamoci troppo intorno. Io i tavoli me li sognavo pure di notte. Ero talmente preoccupata di accontentare tutti, che alla fine ho deciso di non accontentare nessuno. Siamo sufficientemente intelligenti per sapere da soli chi non sopporta chi. E che la famigliola con bebè al seguito avrà poco a che spartire con il gruppo di single incalliti. Così come la zia ottantenne di Milano con il 30enne che di professione fa il dj. Per quanto nella vita “mai dire mai”. Tornando seri, qualcuno ci perdonerà se tra altre nove persone con le quali dovrà condividere la serata, capiterà d’inciampare su qualcuno o qualcuna non di suo gradimento. E se non ci perdonerà, può sempre buttarsi sull’alcol. Amen.
Eleonora Marini #stilosamentepungente
SEGUI DISTANTI MA UNITE!
Sulle nostre pagine social Facebook, Twitter, Instagram e Telegram.
E iscriviti alla nostra newsletter. Ti aspettiamo!