Smart working: e se il lavoro da casa fosse per sempre?
Da esigenza a nuovo modo di lavorare. Lo smart working potrebbe diventare una consuetudine nel futuro prossimo. Molte aziende, a cominciare da Twitter, ci stanno pensando e sono seriamente intenzionate a favorire il lavoro da remoto anche quando il coronavirus sarà soltanto un ricordo lontano. La nota azienda dell’uccellino azzurro ha cinguettato: “il lavoro da casa funziona; i dipendenti che vorranno continuare così, potranno farlo per sempre”.
Una bella rivoluzione! Ma, come spesso accade, la realtà è ben diversa dalle aspettative e anche questa soluzione presenta una serie di pro e di contro: meno stress da traffico fa rima con maggior stress da bambini onnipresenti; meno ansia da ricerca del parcheggio va a braccetto con più incombenze domestiche da dover sbrigare; meno tempo da dedicare alla scelta dei vestiti fa rima con maggiore trascuratezza; meno colleghe isteriche che hanno voglia di chiacchierare ad oltranza, fa il paio con rumorosi vicini di casa che suonano la chitarra tutto il giorno e ti martellano a più non posso.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ci manca il caffè in condivisione ma apprezziamo il fatto di poter lavorare in tuta e senza doverci necessariamente truccare; ci manca anche la pausa pranzo negli spazi comuni ma siamo felici di poterci preparare in tutta calma un bel piatto di pasta al pomodoro nella nostra cucina; ci manca persino la nostra confortevole e tecnologica postazione ma siamo ben contenti di poter accendere il pc direttamente dal nostro comodo divano extra-large. Insomma, che ci piaccia o meno, tra opportunità e qualche rinuncia, una cosa è certa: dal lavoro 2.0 non si torna più indietro.