Coronavirus e alimentazione nella fase 2

Coronavirus e alimentazione nella fase 2

Finalmente fuori casa. Tra voglia di tornare alla normalità e paura di essa stessa, questi giorni possono essere anche l’occasione per rimettersi in forma all’aria aperta e rinforzare il sistema immunitario che rappresenta lo scudo più solido contro le infezioni virali. E’ ormai nota la connessione tra l’efficacia della risposta del nostro sistema immunitario e la condizione del nostro microbiota intestinale.

Il microbiota

Il microbiota, questo sconosciuto… di cosa si tratta? 
Con questo termine si definisce la comunità microbica del tratto intestinale, costituita prevalentemente da batteri, oltre a lieviti, parassiti e virus. Quando queste comunità vivono in equilibrio vi è una condizione definita di eubiosi. In tal modo il microbiota è in grado di svolgere una serie di numerose funzioni essenziali per l’ospite tra cui la sintesi di sostanze utili per il sistema immunitario. 

La dieta ideale

Allora ci possiamo difendere dal Coronavirus con la dieta? Bisogna andarci cauti, non è ancora certo, ma sembra proprio che almeno in modo indiretto sia possibile, cioè attraverso la cura e il mantenimento di questa eubiosi, ma come? Eliminando l’eccesso di carboidrati e di zuccheri semplici in grado spesso di creare la cosiddetta disbiosi intestinale (conosciamo un po’ tutte quella odiosa sensazione di gonfiore addominale, cattiva digestione, alvo irregolare ecc).

Se mangiamo sano, facciamo un abbondante uso di vegetali ricchi di micronutrienti e soprattutto fibre, potenziamo la capacità del nostro microbiota intestinale e quindi la sua competenza di supportare l’efficacia difensiva del sistema immunitario nei confronti di tutti gli agenti patogeni esterni. Questo discorso, ad ampio spettro, è valido anche nei confronti del Coronavirus. 

Quindi, anche se assumiamo fermenti lattici e integratori probiotici, se la nostra dieta è troppo ricca di junk-food o di calorie vuote distruggerà quel delicato ecosistema intestinale.

La vitamina d

Infine, dopo tanti giorni di reclusione, è importante anche reintegrare la vitamina D, visto che la maggior parte di noi non si è potuta esporre al sole, perchè proprio quando la nostra pelle è esposta ai raggi ultravioletti emessi dal sole viene sintetizzata a partire da alcuni componenti introdotti con l’alimentazione. Il ruolo di questa vitamina nel modulare l’attività del sistema immunitario è stato sfruttato inconsapevolmente negli anni, ma è stato scientificamente riconosciuto solo di recente.
La vitamina D è contenuta soprattutto in alimenti grassi quali salmone, sgombro e tonno, nel tuorlo d’uovo, nel burro e, in generale, nei formaggi più grassi.


Non mi resta che augurarvi e augurarci una buona alimentazione e un microbiota in eubiosi.

D.ssa Emilia Alessandra Daloiso – Biologa Nutrizionista Elaborazione diete per soggetti sani nelle varie condizioni fisiologiche o patologiche accertate 

distantimaunite

Magazine digitale di intrattenimento. #unpezzoallavolta selezioniamo storie e interviste per raccontarvi il mondo, a modo nostro. "Non chiederci perché siamo uguali, scopri perché siamo diverse".

2 pensieri su “Coronavirus e alimentazione nella fase 2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *