Look da spiaggia: istruzioni per l’uso
Si chiama “look da spiaggia”, ma spesso fa rima con “circo Moira Orfei”. Sarà il caldo, l’abbronzatura, le vetrine colorate, fatto sta che in estate si vede davvero di tutto. E davvero di troppo. La gente confonde il “vestirsi leggeri” con “vestirsi di m…a” e dà l’idea di svegliarsi ogni mattina con questo obiettivo: tuffarsi nell’armadio con la benda sugli occhi ed uscire così come capita. Senza neanche farsi lo scrupolo di fermarsi dieci secondi davanti allo specchio per osservarsi e (magari) cambiare idea. Ok, si soffoca, e la fantasia di scegliere con cura cosa indossare è la stessa di quando devi fare la spesa alle 12 con 40 gradi all’ombra. Ma insomma, un po’ di sforzo signori miei, fatelo!
Il bianco non sta bene su tutto
Look da spiaggia spesso viene tradotto in un solo colore: bianco. Al mare c’è bianco ovunque. Bianco sui costumi, bianco sulle infradito, bianco sui cappelli, bianco sulle collane, sugli orecchini e a volte persino sulle unghie. Come se non bastasse quel “bianchiccio” pallido che contraddistingue il colore della pelle di tutti i poveri comuni mortali tra giugno e luglio. Dunque il concetto è semplice: avete un’ampia scala di colori a disposizione, sfruttatela. Interamente di bianco potete sperare di risultare decenti solo ad agosto inoltrato, dopo due mesi di tintarella, o al massimo se avete in mente di aprire una gelateria.
Righe sì, ma con moderazione
Un’altra tendenza, che mi fa alquanto sorridere, è l’abbondanza di righe. Premesso che le righe allargano (quindi sono a priori sconsigliate se il vostro piano “prova costume” è miseramente fallito), anche in questo caso ci vuole misura: una maglia a righe sì, un intero look fatto di righe orizzontali e verticali no. A meno che non vogliate essere scambiati per delle strisce pedonali, ma direi che non è il caso.
Less is more
E questa è davvero una sacrosanta regola universale, che vale per tutte e per tutti. Meglio trattenersi piuttosto che eccedere. Meglio rinunciare ad un fermaglio-conchiglia piuttosto che passeggiare sulla sabbia, rischiando di essere chiamati “Ariel” o magari “Ursula”. Bracciali con le stelline, pochette con i sassolini colorati, parei pieni di lustrini, bikini con le frange, camicette con i cactus stampati, occhiali da sole tigrati. Anche basta! E se proprio non riuscite a farne a meno, vi prego, il prossimo anno prenotate le ferie in montagna.