5 consigli per essere più sostenibili ogni giorno (parte 2 )
Dove eravamo rimast*? Ah sì… ai consigli semplici e alla portata di tutt* per essere più sostenibili ogni giorno. La scorsa settimana abbiamo parlato di consapevolezza, primo passo per diventare dei consumatori e delle consumatrici attent* alla nostra salute e a quella del Pianeta. Di come fare la spesa in modo sostenibile, comprando soprattutto prodotti di stagione e sfusi. Di quali cibi preferire e quali ridurre per diminuire il nostro impatto sull’ambiente. E dell’enorme inquinamento che producono le bottiglie di plastica.
Oggi vorrei continuare su questa scia e condividere con voi altre 5 buone pratiche di vita per divenire più sostenibili nella nostra quotidianità. In particolar modo vorrei spostare il focus sulle nostre abitudini legate all’igiene e alla cura del corpo. In pratica trasferiamoci nel bagno di casa nostra e scopriamo insieme quanto siamo già o possiamo diventare più sostenibili.
1) SHAMPOO E SAPONI SOLIDI
Come abbiamo più volte ripetuto, uno dei nostri obiettivi è quello di ridurre il più possibile i rifiuti che produciamo. All’interno del nostro bagno questo si traduce nell’eliminazione di confezioni e flaconi in plastica, scatole e scatolette varie e prodotti usa e getta. Possiamo al loro posto acquistare saponi, shampoo, balsami e detersivi solidi oppure in formato sfuso. Questi prodotti si possono comprare online o nei negozi alla spina. Le marche specializzate in questo campo sono numerose: La Saponaria, Lamazuna, Officina Naturae, Delizia sono solo i nomi più famosi. Io ho provato diversi shampoo solidi, sia di Lamazuna che di Officina Naturae. Purtroppo i miei capelli non sono adatti allo shampoo solido, quindi preferisco utilizzare quello naturale di Negozio Leggero, che è venduto col flacone in vetro e con vuoto a rendere. Poter restituire la confezione vuota che poi verrà riutilizzata dalla stessa azienda che ha realizzato quel prodotto è un’altra ottima pratica che riduce i rifiuti e ci permette di divenire più sostenibili. A tal proposito vi voglio segnalare Tiama Bio Cosmesi, che ha fatto del vuoto a rendere uno dei suoi cavalli di battaglia. Si tratta di una linea cosmetica BIO di creme, deodoranti, scrub e saponi, di cui si possono restituire le confezioni finite. Da provare assolutamente!
2) I DISCHETTI LAVABILI
Anche struccarsi può diventare un’azione a dir poco inquinante, se lo si fa con materiali usa e getta come dischetti e salviette. Fino ad un paio di anni fa non avevo mai riflettuto sull’impatto ecologico che avevano tutte quelle salviette struccanti che utilizzavo ogni giorno. Una volta che me lo hanno fatto notare sono corsa immediatamente ai ripari. Ho sostituito dapprima le salviette usa e getta con i dischetti in cotone naturale con certificazione GOTS (anche questi preferisco acquistarli in negozio, ma si possono anche ordinare online) e scelto struccanti bio. Poi ho fatto un ulteriore passo in avanti verso l’obiettivo zerowaste e ho optato per un’unica soluzione: una saponetta struccante solida comprata sfusa.
3) LO SPAZZOLINO IN BAMBÙ
Una delle prime mosse che potete mettere in campo per divenire più sostenibili è sicuramente scegliere lo spazzolino in bambù al posto di quello in plastica. Secondo l’American Dental Association gli spazzolini dovrebbero essere cambiati ogni tre o quattro mesi. A questo ritmo è probabile che nel mondo vengano buttati via oltre un miliardo di spazzolini ogni anno. Molti di questi finiscono poi sulle spiagge e nei mari, dove creano delle vere e proprie isole di plastica e contribuiscono alla morte degli animali marini.
Lo spazzolino in bambù invece è più sostenibile, perché è fatto di un materiale naturale e biodegradabile. Inoltre è naturalmente antibatterico, leggero e resistente allo stesso tempo. Anche in questo campo ci sono diverse scelte e si può acquistarlo in farmacia, erboristeria, nei negozi ecosostenibili e online. Io se posso cerco di acquistare quelli biodegradabili al 100% in negozio.
4) COPPETTA MESTRUALE E ASSORBENTI LAVABILI
Anche assorbenti e tamponi usa e getta sono una componente non trascurabile di inquinamento. La soluzione in questo caso per divenire più sostenibili è passare ad un supporto riutilizzabile. Molte persone con le mestruazioni negli ultimi anni hanno cominciato a usare le coppette mestruali. Si tratta di un dispositivo in silicone medicale che si inserisce all’interno della vagina e che raccoglie il sangue mestruale fino a quando non viene rimosso e svuotato. La coppetta mestruale è un prodotto igienico, ecologico ed economico, che può essere utilizzata anche per 10 anni. Pensate quindi che risparmio incredibile comporta sia per le nostre tasche sia in fatto di rifiuti.
Per chi invece non può o non vuole usare la coppetta mestruale ci sono gli assorbenti lavabili e riutilizzabili, oppure quelli usa e getta ma fatti in cotone biologico certificato e compostabili. L’azienda italiana Intimaluna, ad esempio, ha introdotto sul mercato gli assorbenti compostabili EcoLuna, che si degradano totalmente in meno di sei mesi.
5) RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il nostro mantra deve essere “non produrre rifiuti”. Nel momento in cui però vengono prodotti è fondamentale smaltirli in maniera corretta.
Non ci sono vie di fuga né scorciatoie: per essere sostenibili bisogna fare la raccolta differenziata! Senza sé e senza ma. Per molt* per fortuna è una cosa ormai assodata e scontata. Ma per tant* altr* purtroppo non lo è.
Obbligatoria in Italia dal 2003, si parla di raccolta differenziata a livello legislativo nel nostro Paese ormai dagli anni 80, eppure nel 2019 solo il 61,3 per cento dei rifiuti urbani è stato differenziato. Dato incoraggiante che mostra una crescita rispetto agli anni precedenti, ma non ancora sufficiente.
Differenziare correttamente i nostri rifiuti ha tantissimi vantaggi ambientali, economici e di salute.
Prima di tutto la spazzatura non riciclata finisce negli inceneritori e nelle discariche a cielo aperto, danneggiando gravemente l’ambiente. Vengono inquinate terra ed acqua, con inevitabili ripercussioni anche sul cibo che mangiamo, che rischia di venir contaminato.
Fare la raccolta differenziata aiuta anche l’industria e permette di risparmiare energia, grazie al recupero in modo economico di materie prime.
Insomma fare la raccolta differenziata è la base del nostro essere sostenibili. È un dovere morale e civico di ogni cittadin*, dal quale non possiamo esimerci. Farla è davvero facile, basta solo, come in tutte le cose, un po’ di buona volontà e informazione. E soprattutto iniziare…
E allora basta chiacchiere e passiamo all’azione. Non rimandiamo a domani ciò che può renderci più sostenibili oggi!
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