Le nuotatrici – Il film

Le nuotatrici – Il film

L’acqua come fonte di vita. Ma anche come ostacolo. Come pericolo. Come barriera. L’acqua come opportunità, come riscatto sociale ma soprattutto come rivincita. Questi ed altri concetti sono alla base del film “Le nuotatrici”.

Un film potente, immenso. Che permea l’anima. Un film che fa riflettere su quanto sia labile e sottile il confine tra la vita e la morte. Tra il potercela fare, il dovercela fare e il volercela fare.

Un film obbligatorio, che non può mancare nella nostra immensa “videoteca” visiva.

La trama

La storia prende vita in Siria (ma potrebbe essere qualsiasi posto nel mondo).

Un paese in cui un regime mette a dura prova la libertà delle persone.

Ma non quella di Sarah e Yusra Mardini, due sorelle nel pieno della loro gioventù che hanno in testa solo il nuoto. Ed il divertimento, come qualsiasi altro loro coetaneo.

Più ribelle e disincantata Sarah, più riflessiva e morigerata Yusra che trova nel nuoto la sua esatta dimensione.

La passione per questo sport viene ereditata dal padre, ex nuotatore e mancato campione a causa del servizio militare, che trascorre il suo tempo ad allenarle nella speranza di poterle portare alle Olimpiadi di Rio De Janeiro del 2016.

Ma il sogno si infrange con l’evolversi della guerra civile in Siria che costringe le due ragazze a dover lasciare il proprio paese per un futuro migliore.

Yusra, Sarah e Niza - I protagonisti del film
Yusra, Sarah e Niza – I protagonisti del film

Il viaggio

Le due sorelle infatti convincono Nizar, il loro cugino più grande, ad accompagnarle nel viaggio che da Damasco le porterebbe in Germania, per unirsi ad una loro amica recentemente stabilitasi ad Hannover.

Ma il viaggio si presenta insidioso e altamente rischioso viste le numerose frontiere da oltrepassare in modo illegale.

Il primo ostacolo da affrontare è il padre che non vuole lasciarle andare via ma, a causa della instabilità del paese, si convince a farle percorrere la strada che le due sorelle stanno tracciando.

L’acqua. La protagonista assoluta

Da Damasco, Sarah, Yusra ed il cugino Nizar volano verso Istanbul dove incontrano un trafficante di uomini che li porta sulla costa turca di fronte a Lesbo. Ed è qui che l’acqua diventa ostacolo.

I tre infatti, insieme ad un gruppo di profughi, deve percorrere su un fatiscente gommone la distanza che li separa tra la Turchia e la Grecia.

Le due sorelle e l'acqua nel momento più difficile
Le due sorelle nel momento più difficile

L’umanità

Ed è in quel preciso momento che la disperazione, l’angoscia e la speranza si fondono, creando un unicum di umanità nel gruppo.

Il viaggio nella speranza
Il viaggio nella speranza

Lo spettatore è “costretto” ad assistere e a metabolizzare, grazie alle sopraffine tecniche di ripresa della regista (Sally El Hosaini), cosa significhi attraversare il mare da reietto. Convivere con il terrore di non potercela fare. Ma soprattutto sperare nell’umanità del prossimo, un collante generazionale ormai divenuto sempre più raro.

Il film prosegue ma questo non è il luogo per raccontarlo interamente perché “Le nuotatrici” è una pellicola che va vissuta e “digerita” in ogni fotogramma, dove in ogni minuto si acquista e si perde la speranza.

La speranza di vivere come ogni essere umano avrebbe diritto di avere indipendentemente da dove nasca.

Ah, dimenticavo, è una storia vera. Purtroppo.

Trama: Il film si ispira a vicende realmente accadute vissute da Yusra Mardini e sua sorella Sarah.

Attori: Nathalie Issa, Manal Issa, Ahmed Malek, Matthias Schweighöfer, Ali Suliman, James Krishna Floyd

Pro: “Le nuotatrici” è un film girato in modo eccellente. Un film necessario, obbligatorio. Sfortunatamente attuale ma che porta con se una grande speranza.

Contro: N/A

Frase chiave:Trova la tua corsia, fai la tua gara

Voto finale: 10

Piattaforma: Netflix

Artemis

Nato nell’ormai lontano 1978 a Roma e vissuto tra il centro e la periferia, ho vissuto un’infanzia spensierata e ricca di emozioni, contornato da amici e cugini sempre pronti a divertirsi. Riesco a mettere la testa a posto quando capisco che studiare e conoscere il mondo è il vero inizio della vita ed è per questo che mi laureo in Scienze Politiche e, dopo 2 anni di lavoro, me ne vado in Australia per capire che aria tira ma è solo l’Amore che mi trattiene in Italia, un Amore che mi dona 2 meravigliosi bambini con i quali gioco, corro, urlo e mi diverto. L’AS Roma mi sceglie come tifoso e, a distanza di parecchi anni, posso dire che ha scelto bene anzi benissimo visto che cammino insieme a lei macinando chilometri e superando gli ostacoli. Radio, Cinema, TV (poca) e Musica mi fanno compagnia da sempre portando pensieri e parole nelle mie giornate, nelle mie corse mattutine, mentre lavoro, mentre mangio o mi perdo nei miei pensieri su come migliorare il mondo.

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