Insieme oltre le onde

Insieme oltre le onde

Ci sono onde che non si vedono, ma si sentono dentro.

Onde che travolgono, scuotono, fanno paura. Onde che portano lontano dalla riva sicura della quotidianità, lasciando in balia dell’incertezza.

Lorenzo è nato in mezzo a un mare in tempesta. Il suo primo respiro è stato un atto di coraggio, la sua prima battaglia un viaggio controcorrente. A soli sei mesi di vita, ha affrontato un trapianto di fegato. Troppo piccolo per capire, ma abbastanza grande per lottare. E accanto a lui, a tenergli stretta la mano, Luca e Irina, i suoi genitori, che hanno imparato presto, loro malgrado, cosa significhi navigare tra le paure, le attese, le speranze.

Ma il mare non è solo tempesta. È anche forza, è resistenza, è capacità di lasciarsi trasportare dal vento giusto. Ed è così che è nato Insieme oltre le onde, un sogno che è diventato progetto, una promessa che è diventata realtà.

INSIEME OLTRE LE ONDE, mi spiega Luca Foletti, padre di Lorenzo, nasce proprio dal messaggio di resilienza di nostro figlio, affetto da una grave patologia rara e acuta dell’infanzia: l’atresia delle vie biliari. È per lui che abbiamo dato vita all’associazione che oggi persegue senza scopo di lucro finalità civiche, solidalistiche, di utilità sociale.

Luca Foletti – Insieme oltre le onde

Ci sono battaglie che si combattono con il corpo e altre che si combattono con il cuore. 

Mentre il loro bambino lottava per la vita, Luca ha capito che non poteva rimanere fermo. Aveva bisogno di trasformare il dolore in qualcosa di più grande.

Imprese in acqua nel nome di Lorenzo

E così ha scelto il mare.

Il mare, che con le sue onde può travolgere ma anche sostenere. Il mare, che è metafora perfetta della resistenza, del non arrendersi, del sapere che anche nelle correnti più forti si può trovare una direzione.

Luca quel mare ha deciso di affrontarlo con la sola forza delle sue braccia, attraversando a nuoto lo Stretto di Messina nel 2019. Un’impresa che non era solo sportiva, ma simbolica: se Lorenzo aveva avuto il coraggio di lottare, anche lui poteva dimostrare che ogni ostacolo si può superare.

Quella prima traversata non è stata l’unica. Negli anni successivi, Luca ha continuato a sfidare le acque con imprese sempre più intense: il lago d’Iseo per il lungo (25 km), il lago Maggiore, la traversata a Pineto e tante altre. Ognuna di queste sfide aveva un messaggio chiaro: nessuno dovrebbe affrontare la malattia di un bambino da solo.

Mi sono tuffato in acqua con la voglia di celebrare l’impresa di mio figlio, mi spiega Luca. Dopo aver subito il primo trapianto di fegato, Lorenzo a soli sei mesi stava affrontando e vincendo una fase di rigetto di organo (ne affronterà ben sei). E poi volevo in qualche modo ringraziare il nostro donatore che, grazie al suo gesto generoso, ha dato una seconda possibilità al mio bambino di continuare a vivere e a noi di rifiorire con lui.

Luca Foletti – Insieme oltre le onde

Ogni bracciata è un messaggio. Ogni chilometro percorso in acqua è una dimostrazione che la resistenza non è solo una questione di fisico, ma di cuore. Perché nessuno dovrebbe sentirsi solo nel proprio mare in tempesta. E perché, se si nuota insieme, si arriva sempre più lontano.

Me lo conferma proprio Luca: le motivazioni, mi dice, possono fare la differenza ma da soli non si va da nessuna parte. In questi appuntamenti ho sempre avuto tanta gente che mi ha sostenuto, a cominciare dalla mia famiglia. Poi il desiderio di aiutare qualcuno mi ha davvero spinto oltre quelli che credevo i miei limiti. Per affrontare queste imprese non ci vuole impeto o desiderio di rivalsa ma disciplina, pazienza e speranza. L’acqua è un elemento necessario per calarsi nell’ombra e poi trovare il coraggio di tornare alla luce. Per riuscirci serve la forza del sentimento.

Emozioni tra le onde

Insieme oltre le onde è un progetto che non è solo il racconto di un padre che nuota, ma un’onda di solidarietà che si allarga sempre di più. Il ricavato delle imprese di Luca viene destinato a sostenere le famiglie che, come la sua, si trovano ad affrontare la malattia di un figlio: finanziando alloggi vicino agli ospedali, buoni pasto per i genitori, aiuti concreti per chi, oltre al dolore, deve affrontare anche la fatica logistica ed economica di un lungo ricovero.

Stiamo cercando, mi confida, di moltiplicare il bene ricevuto perché amore genera amore. Pertanto, oltre a sostenere la ricerca sull’Atresia (supportando la Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica), sosteniamo residenze che ospitano famiglie di bambini in cura per lunghe ospedalizzazioni, reparti pediatrici (attraverso la donazione di dispositivi), case famiglia, comunità educative, associazioni che si occupano dei più sfortunati (con la donazione di gift card alimentari). Inoltre promuoviamo con l’organizzazione di eventi e attività la diffusione della generosa cultura della donazione degli organi.

Luca Foletti – Insieme oltre le onde

L’acqua non è solo un elemento, ma un linguaggio. Per Luca, è diventata il riflesso di un percorso interiore, il luogo in cui ogni bracciata è pensiero, ogni immersione è consapevolezza. Se un tempo il nuoto era una fuga, una ricerca di rinascita, oggi è qualcosa di più profondo: è il momento in cui il mondo si dissolve e rimane solo la connessione con se stesso, con i ricordi, con le battaglie combattute e quelle ancora da affrontare. In acqua, Luca ha trovato la sua voce. Un modo per dire grazie, per restituire, per trasformare la sua forza in un messaggio che va oltre la fatica fisica. Perché l’impresa più grande non è la sua, ma quella di tutti i bambini che ogni giorno nuotano controcorrente, affrontando onde più alte di loro, senza mai smettere di lottare.

Se prima all’interno dell’acqua cercavo rinascita, oggi quando nuoto penso molto. Ho scelto l’acqua come elemento perché è il simbolo di paura, di incertezza, di un habitat non abituale. Oggi la vivo come il momento in cui mi distacco dal mondo e rifletto su quello che sto facendo, sugli obiettivi da raggiungere ed i prossimi da programmare. L’acqua è il luogo in cui i sentimenti si focalizzano e nella quale ho trovato il mezzo per poter dire grazie, per aiutare qualcuno e per celebrare la vera impresa, quella di tutti i bambini che lottano contro la malattia.

Ci sono esperienze che trasformano, che ridefiniscono ogni certezza e ci costringono a guardare la vita con occhi nuovi. Affrontare la malattia di un figlio è un viaggio nel buio, un cammino fatto di attese, speranze e ostacoli che sembrano insormontabili. Ma è anche un percorso che rivela la forza dell’amore, la potenza della solidarietà e il valore di ogni piccolo gesto.

Luca mi racconta cosa significa vivere l’ospedale non solo come un luogo di cura, ma come una seconda casa, dove le emozioni si intrecciano e la sofferenza diventa condivisa. È in quei corridoi, tra il battito irregolare del tempo e la fragilità delle speranze, che ha scoperto il senso più profondo del dono, della gratitudine e della forza di guardare oltre.

Le parole che seguono non parlano solo di dolore, ma di rinascita. Non raccontano solo la paura, ma la capacità di trasformarla in qualcosa di più grande. Perché quando un bambino ritrova la speranza, illumina la strada per tutti coloro che lo circondano.

La vita è un dono anche quando a tuo figlio capita una malattia rara. Durante i giorni della diagnosi a Lorenzo e della successiva lunga ospedalizzazione i problemi sembravano accumularsi ed il tempo trascorrere più lentamente. Proprio in quei momenti riesci a comprendere quanto ogni piccolo favore sia in realtà qualcosa da ricordare per il resto della vita. In alcuni reparti in ospedale è come far parte di una grande famiglia. Vivi le difficoltà o i miglioramenti di salute degli altri bimbi come se riguardassero il tuo, provi sentimenti indescrivibili e nonostante la salita ripida questo percorso riesce a darti tantissimo.

Quando un bambino torna a sperare può davvero migliorare la vita di tutti e dare coraggio al mondo intero.

Grazie all’esempio di Lorenzo e degli altri piccoli eroi ho deciso non solo che quel coraggio avrei cercato di trasmetterlo a tutti ,ma che avrei innescato un fuoco solidale per chi stava attraversando il nostro stesso vento gelido.

Luca Foletti – Insieme oltre le onde

Insieme oltre le onde non è, quindi, solo il nome di un progetto, ma una promessa: che nessun bambino e nessuna famiglia debbano sentirsi soli nel loro mare in tempesta. Perché la vera forza non è solo resistere alle correnti, ma sapere che da qualche parte, tra le onde, c’è sempre qualcuno pronto a nuotare accanto a te.

#CaparbiamenteSognatrice

Se vuoi sostenere l’associazione Insieme oltre le onde o semplicemente conoscere meglio il progetto di Luca Foletti visita il sito ufficiale.

Elisabetta Mazzeo

Elisabetta, classe 1981. Ogni 18 anni un cambiamento. Prima la Calabria, poi Roma, ora Zurigo. Domani chissà. La mia sfida quotidiana? Riuscire nell’impresa di essere contemporaneamente mamma, moglie, giornalista, scrittrice e ora anche blogger. Ore di sonno: poche. Idee: tante. Entusiasta, curiosa, caparbia, sognatrice. Scrivere è un’esigenza. Una lunga gavetta nei quotidiani e nelle tv locali, poi l'approdo come inviata di Sport Mediaset. Non ho dubbi: il mio è il mestiere più bello del mondo. Una passione prima che un lavoro. Oggi ricopro l'inedito ruolo di vicedirettore a distanza di Retesole, l’emittente che mi ha visto crescere umanamente e professionalmente. Divoro libri e due li ho anche scritti, mi nutro di storie di sport, ma non solo. Scatto e colleziono foto, mi alleno quanto basta per non sentirmi in colpa e in compenso macino chilometri armata di scarpe da ginnastica e passeggino. L'arrivo delle mie due figlie ha rimodulato le priorità della mia vita. E adesso è con loro e per loro che continuo a mettere le mie passioni in campo. #CaparbiamenteSognatrice

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