Perché altri femminicidi dopo quello di Giulia?
Ogni giorno ancora casi di femminicidi. Ogni giorno accadono episodi per cui mi viene da esclamare ad alta voce: “ci meritiamo l’estinzione”. Mi rendo conto di dirlo quasi come una battuta, quando, considerando il livello basso a cui tendiamo, sarebbe quasi da prendere in seria considerazione.
Torno a parlare del tema della violenza sulle donne, come in uno dei miei precedenti articoli , di cui il femminicidio resta il maledetto protagonista. Il mio vuole essere uno sfogo, un momento di riflessione ulteriore da condividere.
Dopo il tragico femminicidio di Giulia Cecchettin nel novembre 2023, purtroppo, in Italia si sono verificati ulteriori casi di violenza mortale contro le donne. Secondo i dati disponibili, al 25 novembre 2024, il numero totale di femminicidi dall’inizio dell’anno ha raggiunto quota 99, indicando che, in media, una donna è stata uccisa ogni tre giorni.
È importante sottolineare che, sebbene vi sia una lieve riduzione rispetto all’anno precedente, il fenomeno rimane di dimensioni allarmanti. Inoltre, circa una vittima su cinque nel 2024 aveva più di 70 anni, spesso uccise da mariti dopo matrimoni di lunga durata.
Questi dati evidenziano l’urgenza di interventi mirati per prevenire la violenza di genere e proteggere le donne, indipendentemente dall’età o dal contesto sociale.
Come mai, anche se il caso Cecchettin ha fatto tanto clamore, gli episodi continuano? Cosa si scatena nelle menti di questi individui, tanto da perseguire in queste azioni nonostante persino gli esempi di pene durissime applicate dalla Giustizia? Questi individui hanno già risposto di non saperlo…
La cosa che più mi fa rabbrividire è che nonostante sappiano di aver commesso qualcosa di terribile, nella maggior parte dei casi non mostrano assolutamente pentimento, anzi ricadono in altri errori, come il più recente caso di Igor Sollai, che dopo aver confessato di aver commesso il femminicidio nei confronti di sua moglie, ora è indagato per violenza sessuale su una 15enne.
Ecco qui alcuni casi di omicidi del 2024 che reputo tra i più tragici, in cui oltre a donne sono morti anche i loro figli o altri familiari.
La Strage di Altavilla Milicia (11 febbraio 2024)
La Strage di Cisterna di Latina (13 febbraio 2024)
La Strage di Paderno Dugnano (31 agosto – 1 settembre 2024)
Questi tragici eventi hanno evidenziato problematiche sociali profonde, tra cui la violenza domestica, la criminalità giovanile, sottolineando l’importanza di interventi mirati per prevenire tali atrocità.