Appuntamenti con l’arte in Italia a novembre

Appuntamenti con l’arte in Italia a novembre

Il mese di novembre offre una serie di appuntamenti con l’arte che si inaugurano o che proseguono. Da nord a sud l’arte si manifesta in Italia anche attraverso la fotografia, la pittura e la scultura.

Inge Morath. La fotografia è una questione personale

Inaugurata a ottobre, prosegue fino al 16 marzo 2025 la mostra “Inge Morath. La fotografia è una questione personale“. Il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita la mostra dedicata alla prima fotogiornalista donna ad essere nominata membro della celebre agenzia Magnum Photo, fondata nel 1947 a New York da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandiver.

Si tratta di oltre 150 immagini e documenti originali in 14 sezioni tematiche che ripercorrono il cammino umano e professionale di Morath. Dagli esordi al fianco di Ernst Haas ed Henri Cartier-Bresson, fino alle sue collaborazioni con prestigiose riviste quali Picture Post, Life, Paris Match, Saturday Evening Post e Vogue, attraverso i suoi principali reportage di viaggio in Spagna, Inghilterra, Iran, Francia, Austria, Messico, Irlanda, Romania, Stati Uniti d’America e Cina. In questa occasione vengono mostrate, per la prima volta in Italia, nuove parti del lavoro di Inge Morath: due sezioni sono infatti dedicate ad istantanee a colori ricavate dai reportage che la fotogiornalista ha realizzato nel 1959 in Tunisia e nel 1960 nella striscia di Gaza.

Inge Morath – Inghilterra

La mostra è a cura di Brigitte Blüml Kaindl, Kurt Kaindl e Daria Jorioz.

Antonio Ligabue. I misteri di una mente

Inaugurata a settembre, prosegue al Museo Storico della Fanteria di Roma fino al 12 gennaio 2025 la mostra ‘Antonio Ligabue. I misteri di una mente‘. Il percorso espositivo offre una nuova lettura della vita e dell’arte di uno dei più geniali artisti italiani del XX secolo, che visse in una personale e solitaria dimensione di grande irregolarità, dominata da una mente irrequieta e instabile.

Sono presentate in questa occasione più di 60 opere di Antonio Ligabue che si collocano tra la fine degli anni Venti e i primi anni Sessanta del Novecento, provenienti da collezioni private italiane. Una serie di sculture bronzee raffigurano una eterogenea rappresentanza di animali. Tra questi troviamo cani, caprioli, capre, cerbiatti, babbuini, leoni e pantere. Vi sono poi dipinti a olio dai colori pieni, vivaci, e dallo stile inconfondibile, tra i quali anche un celebre autoritratto del 1957. Oltre a questi anche disegni e puntesecche. Il percorso cronologico si sviluppa in 5 sezioni: Animali da cortile, Animali selvaggi, Cani, Animali da bosco, Autoritratti, Fiori e campagne.

Straordinario interprete delle ombre interiori e delle più profonde complessità della mente, Antonio Ligabue rappresenta quasi con ossessione il mondo degli animali. Questi soggetti, rappresentati con vivida intensità emotiva, rispecchiano il tumulto interiore dell’artista stesso, della sua fragilità e della brutalità della sua esistenza ma anche, in generale, della condizione umana, così simile a quella animale proprio per la sua natura violenta, finalizzata alla sopravvivenza.

Antonio Ligabue – Cane (1941- 1951, Collezione Mazzanti, Parma)

Il progetto è a cura di Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi.

Impressionisti in Normandia

Dal 22 novembre 2024 e fino al 4 maggio 2025 il Museo degli Innocenti di Firenze ospita la mostra ‘Impressionisti in Normandia‘. Più di 70 opere che raccontano il movimento impressionista – che nacque a Parigi nel 1874 – e i suoi stretti legami con la Normandia.

Nel 150° anniversario della nascita del movimento artistico sono esposte a Firenze opere di pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet – in mostra insieme a molti altri – capaci di cogliere l’immediatezza e la vitalità del paesaggio imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti della Normandia, culla dell’Impressionismo.

L’esposizione ha come fulcro il patrimonio della Collezione Peindre en Normandia – tra le collezioni più rappresentative del periodo impressionista – affiancata da prestiti provenienti dal Musée d’art moderne di Le Havre e da collezioni private. Tra i capolavori presenti Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Fécamp (1881) di Monet, TramontoVeduta di Guernesey (1893) di Renoir.

Jacques Villon – Sous la tente, sur la plage, Blonville (1906 ca. Collection Peindre en Normandie)

La mostra con il patrocinio del Comune di Firenze, è prodotta e organizzata da Arthemisia ed è curata da Alain Tapié.

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Laura Beretta

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