Invisibili: i soggetti di Giulio D’Ercole

Invisibili: i soggetti di Giulio D’Ercole

“Invisibili” è il titolo della mostra fotografica di Giulio D’ercole inaugurata lo scorso 19 giugno. Sarà visitabile fino al 11 luglio. Invisibili sono coloro i quali rappresentano la maggioranza della popolazione italiana: gli anziani. Ma perché allora invisibili? Pensateci, sono gli anziani che troppe volte diamo per scontati, troppe volte sono bistrattati, e lasciati soli, con le proprie sofferenze.

Giulio D’ERCOLE – documentarista e fotografo professionista con grande esperienza in Africa ed altri Paesi, docente di Fotografia all’Università Istituto Pantheon di Roma

Bella la mostra fotografica di Giulio D’Ercole. Invisibili la ha titolata, e la sua capacità è di fatto quella di rendere visibile, fermandolo in una immagine, ciò che attraversiamo con sguardo disattento. Sono persone, uomini e donne anziani che vivono la nostra città e i nostri stessi spazi, lasciandoci indifferenti. Giulio D’Ercole ferma l’obiettivo e sembra coglierne l’anima nei volti scavati dal tempo, dalla vita, dalla storia.

Andrea Scazzola, Giornalista e scrittore, inviato Dimartedì | La7

La mostra fotografica è promossa dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Gli scatti si concentrano sulla marginalizzazione che molti anziani vivono nelle città: le venti foto in mostra li colgono nei loro gesti quotidiani svelati con una cruda ma poetica visione. 

L’Unione europea è conscia del problema rappresentato dall’invecchiamento della popolazione e dai nuovi stili di vita che favoriscono l’emarginazione dei più anziani e lo affronta con politiche mirate a migliorare la loro qualità di vita e con azioni di sensibilizzazione. La mostra di Giulio D’Ercole parla con la sensibilità, ma anche la passione, che gli sono proprie, di questo tema, e ci è sembrata per queste ragioni rientrare perfettamente nell’alveo di queste azioni

Massimo PRONIO, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Rientrato in Italia dopo i numerosi reportage in quattordici Paesi del mondo e dodici anni in Africa, Giulio D’Ercole ha colto questo aspetto particolare della realtà italiana. La nostra cultura occidentale, ormai troppo impegnata e che ci insegna l’egocentrismo e l’arrivismo, molte situazioni di emergenza e marginalizzazione vengono ignorate, tra cui la condizione degli anziani. Persone su cui si posa lo sguardo senza realmente vederle, come se fossero invisibili.

“Con questo progetto, realizzato grazie al prestigioso sostegno della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, l’obiettivo è sensibilizzare su una condizione in cui tutti potremmo trovarci un giorno, nessuno escluso, e aumentare la consapevolezza su un tema sociale con risvolti economici. Ci sono sempre meno nascite e sempre più anziani; l’età media della nostra popolazione è di 48 anni, in Africa è di 18. Ignorare questa vasta fascia di popolazione significa rendere invisibili noi stessi,” afferma il fotografo nel suo intervento durante l’inaugurazione del 19 giugno scorso.

Credo che le foto di Giulio aprano una breccia sul lato ‘umano’ di questi invisibili anziani, così come si apriva una breccia sull’immagine di New York, delle due torri gemelle, quando abbiamo lavorato insieme. Anche allora quello che ci interessava  non era il dato giornalistico, ma era il lato umano, era aprire una breccia sull’aspetto umano, che naturalmente non contraddice quello giornalistico, ma lo arricchisce, gli toglie l’aridità. In queste foto sugli invisibili io ho visto/sentito questa breccia che si è aperta sul loro passato. Invecchiando si diventa invisibili perché la gente ci vede solo vecchi, ci vede solo con quell’immagine che abbiamo in quel momento. Ma noi siamo un fluire, un divenire, un’impermanenza e quindi dobbiamo pensare anche al passato. E queste sue foto aprono questa breccia, nel passato e nell’umanità

Laura Becherelli, Ex giornalista RAI

Angela Tassone

Esperta di Comunicazione e Marketing. Componente della FERPI - Federazione delle Relazioni Pubbliche italiana. Socievole e inconsapevole accentratrice, cerca di indirizzare al meglio le proprie energie. E anche se ha imparato che nella vita le cose non si possono mai considerare definitive, il suo amore per la scrittura e i media non passerà mai.

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