“Invisibili” è il titolo della mostra fotografica di Giulio D’ercole inaugurata lo scorso 19 giugno. Sarà visitabile fino al 11 luglio. Invisibili sono coloro i quali rappresentano la maggioranza della popolazione italiana: gli anziani. Ma perché allora invisibili? Pensateci, sono gli anziani che troppe volte diamo per scontati, troppe volte sono bistrattati, e lasciati soli, con le proprie sofferenze.
La mostra fotografica è promossa dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Gli scatti si concentrano sulla marginalizzazione che molti anziani vivono nelle città: le venti foto in mostra li colgono nei loro gesti quotidiani svelati con una cruda ma poetica visione.
Rientrato in Italia dopo i numerosi reportage in quattordici Paesi del mondo e dodici anni in Africa, Giulio D’Ercole ha colto questo aspetto particolare della realtà italiana. La nostra cultura occidentale, ormai troppo impegnata e che ci insegna l’egocentrismo e l’arrivismo, molte situazioni di emergenza e marginalizzazione vengono ignorate, tra cui la condizione degli anziani. Persone su cui si posa lo sguardo senza realmente vederle, come se fossero invisibili.
“Con questo progetto, realizzato grazie al prestigioso sostegno della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, l’obiettivo è sensibilizzare su una condizione in cui tutti potremmo trovarci un giorno, nessuno escluso, e aumentare la consapevolezza su un tema sociale con risvolti economici. Ci sono sempre meno nascite e sempre più anziani; l’età media della nostra popolazione è di 48 anni, in Africa è di 18. Ignorare questa vasta fascia di popolazione significa rendere invisibili noi stessi,” afferma il fotografo nel suo intervento durante l’inaugurazione del 19 giugno scorso.
Angela Tassone
Esperta di Comunicazione e Marketing. Componente della FERPI - Federazione delle Relazioni Pubbliche italiana. Socievole e inconsapevole accentratrice, cerca di indirizzare al meglio le proprie energie. E anche se ha imparato che nella vita le cose non si possono mai considerare definitive, il suo amore per la scrittura e i media non passerà mai.
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