Sarah: “Sono in un frullatore: sto vivendo un sogno!”

Sarah: “Sono in un frullatore: sto vivendo un sogno!”

A quasi un mese dalla vittoria di Amici ’23 e a pochi giorni dall’uscita del suo primo vero EP, Sarah Toscano si è raccontata ai microfoni di Roma Top Italia. Il rapporto con lo sport e la competitività, il suo percorso nel talent di Maria De Filippi, il futuro a breve e a lungo termine. Nonostante i suoi “soli” diciotto anni, Sarah non ha dubbi: la sua voglia di migliorare, la porterà lontano.

Amici ’23 è finito da nemmeno un mese e sei già all’interno di un turbillon che non accenna a fermarsi…

Sì, sono in un frullatore ma sto vivendo un sogno. Ora ho cominciato gli instore per presentare il mio primo EP. In realtà, sarebbe il mio secondo lavoro, ma “Sarah” lo ritengo il mio primo vero prodotto: ci abbiamo lavorato a lungo, ci tengo tantissimo.

Sei entrata nella scuola di Amici come un “underdog”: è stato entusiasmante vederti crescere di puntata in puntata fino a superare anche i super favoriti.

E’ vero: sono entrata ad Amici senza una vera e propria esperienza. Non ho mai preso una lezione di canto, non ho mai avuto vere e proprie esperienze live a parte un’esibizione ad Area Sanremo. Era tutto nuovo: ho avuto bisogno di prendere un po’ di confidenza.

…fino a urlare “This is Me” al termine di una tua prova. Ce l’avevi con la Pettinelli?

Sì (ride). Volevo fargli capire che non ero solo voce ma anche interpretazione e intensità. Scusami Anna! (ride ancora)

Ti aveva definito una “Lolita”: una descrizione che ti ha infastidita?

Un po’ sì, ma solo perché era una un termine utilizzato in maniera negativa. Ci sono rimasta male ma le parole di Michele Bravi mi hanno rassicurato. Mi ha detto che le mie esibizioni erano accattivanti, sensuali, mai volgari. Questo è quello che conta.

Hai giocato a tennis per molti anni e poi sei esplosa come cantante: che punti di contatto hanno lo sport e la musica?

Devo molto al tennis: è uno sport individuale che ti porta a fare tante partite, affrontare tanti avversari. Ti spinge ad adattarti alle situazioni che incontri. Io sono molto competitiva: penso si sia visto durante le puntate.

La tua esperienza da sportiva ti ha aiutato all’interno del percorso di Amici?

Certo. Lo sport ti insegna valori importanti come quello della determinazione ad esempio. Quando giocavo a tennis se non mi riusciva un certo gesto tecnico, lo ripetevo per giorni fino a raggiungere la perfezione. Ho applicato lo stesso metodo per crescere come cantante.

Scherziamo un po’, mettimi in classifica, in ordine di preoccupazione, questi tre eventi: esame di Maturità, finale di Amici e Sanremo ’25.

Comincio da Sanremo perché lo penso come “futuro”. Poi inserirei la finale di Amici e per finire la Maturità: avrei dovuto sostenerla questa estate, ma invece ho potuto seguire solo il primo giorno di scuola. Poi mi hanno preso ai casting…

Quando nasce un’artista, cominciano a fioccare i paragoni e le similitudini. Sei stata avvicinata ad Annalisi, Elodie e Angelina Mango. Che ne pensi di questi confronti?

Siamo tutte e quattro molto diverse. Magari mi avvicino a Elodie e Annalisa per la sensualità e ad Angelina per l’età. Non mi sento la copia di nessuno: tutte noi abbiamo le nostre qualità.

Però la tua stella nel cielo è Dua Lipa…

Sì, ne sono innamorata. Anzi colgo l’occasione per chiederle un feat. Ci sono un sacco di artisti, comunque, con i quali mi piacerebbe collaborare: Ultimo, Tananai, Irama. Chissà se in futuro non si riuscirà a trovare un punto di incontro.

Facciamo un po’ di gossip: e Holden?

Ragazzo simpaticissimo e di gigantesco talento. Lo stimo molto ma tra noi non c’è stato nulla!

Gabriele Ziantoni  #DisperatamenteMalinconico

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Gabriele Ziantoni

Giornalista per hobby, polemico per professione, speaker per necessità. Gabriele Ziantoni nasce a Marino, un piccolo paese in provincia di Roma, il 12 dicembre 1983. Solitario, testardo e vagamente intollerante, vive con una penna in mano e un foglio bianco davanti agli occhi fin da quando ne ha memoria. Dopo varie esperienze nel campo del giornalismo, soprattutto sportivo, dal 2011 affronta in maniera ondivaga il rapporto con il suo secondo amore dopo la scrittura: quello con la radio. Direttore Artistico di New Sound Level 90 FM, ha all’attivo tre libri: “Un secondo dopo l’altro” (L’Erudita, 2017), “Nonostante tutto” (L’Erudita, 2019) e “Rudi Voller. Il Tedesco Volante” (Perrone, 2020).

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