L’imprenditoria Etica

L’imprenditoria Etica

“L’imprenditoria etica è un’attività produttiva ed economica che aggiunge al fine primario del profitto, il fine complementare di un bene per la comunità e per il territorio a cui appartiene”. Questo è quello che ci dice google se inseriamo nel motore di ricerca imprenditoria etica.

Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa s’intende, oggi per imprenditoria etica e soprattutto se il nostro Paese si sta muovendo verso questa direzione.

L’imprenditoria etica, rispetto all’imprenditoria che conosciamo, vuole aggiungere anche un valore etico. Quindi, fare impresa, inizia a cambiare il significato vero e proprio di questa attivita.

Significa che, oltre al guadagno del titolare e dei lavoratori, l’impresa produce un bene concreto per la comunità e per il territorio, in cui l’impresa nasce e procede.

L’imprenditoria etica oggi

L’imprenditoria etica insegna che non si lavora solo per guadagnare, ma per migliorare la vita di tutti. 

Il concetto di imprenditoria etica è un concetto molto recente che si è sviluppato in contraddizione al pensiero critico all’economia che fino a poco fa la faceva da padrone.

Si è iniziato a ragionare su un nuovo modo efficace ed alternativo da sviluppare, ma soprattutto in contrasto con il modello delle multinazionali, poco attente all’impatto ambientale e alla tutela dei diritti dei lavoratori.

Sono due i principi su cui si fonda l’imprenditoria etica:

  • la riduzione dell’impatto ambientale;
  • la tutela dei diritti dei lavoratori;

Perché alcuni imprenditori hanno iniziato a porsi il problema dell’etica accompagnata all’economia? Diciamo che, la crescente attenzione dell’opinione pubblica nei confronti delle ripercussione sociali delle imprese, ha fatto sì che aumentasse la consapevolezza di assumere un comportamento etico e socialmente responsabile.

La nascita della figura del “consumatore critico” ha costretto le aziende a porsi delle domande e cambiare la loro visione dell’economia.

Il segreto della canapa

Il consumatore ha iniziato a domandarsi dove e come è stato prodotto quello specifico bene e soprattutto se c’è una azienda più di un’altra, attenta ai principi dell’imprenditoria etica.

Il consumatore così sceglie i beni da acquistare in base non solo al prezzo e alla qualità ma anche a criteri ambientali e sociali. Criteri che tengono conto delle modalità di produzione e di trasporto del bene, dello smaltimento dei rifiuti e, più in generale, delle caratteristiche etiche dell’impresa che lo produce.

Un imprenditore etico è attento ai valori umani.

Questo non significa soltanto pagare bene o adeguatamente i propri collaboratori, ma anche farli sentire importanti, farli sentire “della famiglia”. L’imprenditore che decide di spostare la propria attività mettendo al centro l’etica, è colui che pensa al proprio guadagno ma anche a quello dei propri collaboratori.Un imprenditore che guida l’azienda con coscienza e mette al primo posto il rapporto umano.

Detto così può sembrare soprattutto un pensiero utopico. Ma ci sono oggi, esempi di imprenditoria etica e quindi imprenditori virtuosi che danno il giusto stimolo ad altri colleghi. Ad esempio, le aziende tessili e in particolare i grandi stilisti del made in Italy, stanno spostando le loto attività dando il giusto peso e importanza all’imprenditoria etica.

Ad esempio, qual è il tessuto naturale e vegetale più utile? La canapa. Prototipo Studio, azienda della filiera della canapa ha iniziato a lavorare tutti i tessuti naturali: lana, cotone, lino.

Fendi per le nuove collezioni, ha fatto riferimento proprio a Prototipo Studio.

“Prototipo Studio è un brand indipendente. Ha una collezione di bluse, giacche sarner, pantaloni e camicie – sempre con canapa, in purezza o in mescola con altre fibre naturali – lana, cotone, lino, seta. Mai, neanche in minuscola parte, Prototipo lavorerà con una fibra sintetica. Prototipo, raggiungendo profitto, chiederà agli agricoltori di coltivare canapa e ne ritirerà le paglie garantendo una fonte di reddito migliore rispetto alle colture intensive. Sembra un’ingenua utopia, invece è solo imprenditoria etica.” (da Lampoon).

Anche se lentamene le cose stanno cambiando e gli imprenditori, almeno alcuni, stanno cambiando il modo di guardare all’economia e soprattutto al profitto.

Sperando che sempre più si parlerà di imprenditoria etica noi nel nostro piccolo cerchiamo di cambiare anche il nostro modo di fare acquisti.

#ostinatamenteottimista

Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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