Alice, la calciatrice colpita con un pugno in faccia da un uomo
È stata colpita con un pugno in pieno volto sferrato da un uomo in campo riconducibile alla squadra avversaria contro cui gareggiava.
Alice Ferrazza, classe ’90 è una romana doc. Calciatrice di professione ha dedicato gran parte della sua vita alla sua più grande passione, il pallone. Difensore principale e capitano del Trastevere Calcio nella serie C femminile. Alice, suo malgrado, è balzata alle cronache per un episodio gravissimo. È stata colpita con un pugno in pieno volto sferrato da un uomo in campo riconducibile alla squadra avversaria contro cui gareggiava durante la 24esima giornata del campionato di serie C femminile.
La trasferta
“Eravamo andate ad Avellino in trasferta per affrontare le ragazze della Vis Mediterranea”, racconta A. “Nel corso del match allo stadio Pertini di Montoro si erano registrate tensioni tra le giocatrici avversarie. Eravamo pari ma errori arbitrali e dissapori hanno innescato discussioni verbali dalle panchine che si erano tradotte in 4 cartellini rossi: 2 per noi, due per le avversarie irpine. Una punizione che abbiamo accettato”. Diverbi, atteggiamenti sbagliati, prontamente puniti dall’intervento dell’arbitro. Ciò nonostante, nessuno avrebbe potuto immaginare quello che sarebbe successo di lì a poco. Al termine della partita un uomo entra in campo e inizia a molestare Alice. “Mi urlava contro, indicava le sue parti basse e sputava”, prosegue Alice che, innervosita, risponde a tono: “Se qualcuno lo facesse a tua figlia, saresti contento?”. Da lì, il raptus di follia.
L’aggressione
L’uomo si scaglia contro di lei e le sferra un pugno sul mento, in pieno volto. Alice cade a terra immediatamente sul prato. Un video amatoriale girato dagli spalti testimonia la brutale aggressione. “Non capivo molto in quel momento, le mie compagne si precipitarono da me”. Poi l’allontanamento volontario dell’uomo, di cui si perdono le tracce. “Ho subito sporto denuncia in un commissariato di zona, ma verso ignoti, perché non conoscevo quel soggetto”.
Il rientro a casa
Alice fa rientro a Roma, a casa, in zona Tuscolano. Rabbia e delusione la accompagnano per tutti i giorni successivi, ma anche la grande solidarietà ricevuta da tutto il mondo dello sport e dai suoi sostenitori. “Tornata a casa andai in ospedale per farmi refertare. Mio padre era infuriato, io ancora sotto shock. È allucinante quanto la violenza di genere regni ancora nello sport e nel calcio. Cio che ci sconvolge di più è che quest’uomo risulta essere vicino alla società sportiva, tanto che compare nel sito web in veste di ex allenatore ed è tesserato”, prosegue Alice che aggiunge: “Bisognerebbe allontanare questi soggetti violenti che lavorano a contatto quotidiano con le atlete”.
La solidarietà
La dura condanna del gesto arriva anche da Pier Luigi Betturri, presidente del Trastevere che in una nota scrive: “La violenza degli uomini nei confronti delle donne dalla vita civile si è spostata sui campi di calcio. Un abbraccio Alice”. Solidarietà anche dalla squadra avversaria, penalizzata con una multa. “L’aggressore non si è mai scusato, parliamo di un uomo di 70 anni che a mio avviso dovrebbe essere allontanato dai campi di calcio e dalle atlete”, conclude Alice che aggiunge: “Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino e mi hanno sommerso di messaggi di solidarietà. La ferita resta ma vado avanti a testa alta come ho sempre fatto in attesa che si faccia giustizia”.