Una giornata nerazzurra: pranzo al ristorante di Javier Zanetti.

Una giornata nerazzurra come regalo di San Valentino: sarà come dice mio marito, che mi piace vincere facile? O invece è soltanto perché adoro vederlo felice per una sua passione?

Fatto sta che lo scorso sabato abbiamo appunto condiviso il mio regalo “postdatato” di San Valentino per lui. Un desiderio legato alla sua fede calcistica nerazzurra: pranzo al Botinero, uno dei tre ristoranti fondati Javier Zanetti ,mitico ex giocatore e oggi vicepresidente dell’Inter. Il Botinero, così come gli altri ristoranti di Zanetti, si trova a Milano.

L’emozione che può provare un interista per questa esperienza è direttamente proporzionale all’amore che si ha per la famosa squadra di calcio. Ma possiamo certamente dire che anche l’esperienza culinaria ne vale la pena. La peculiarità di questo ristorante? Quella di avere tutti piatti basati su carni argentine, in virtù delle origini dello stesso Zanetti. Pietanze cotte alla perfezione se si parla dei secondi, contaminazioni italo-argentine se consideriamo le altre proposte di antipasti e primi, tra i quali segnaliamo il famoso risotto al “puoi” (soprannome di Zanetti): la ricetta è quella del risotto alla milanese, reso particolare dall’aggiunta di una ottima tartare di carne. Ottima anche l’offerta dei vini. Noi abbiamo apprezzato un rosso Malbec, il vitigno più importante dell’Argentina.

Dal punto di vista economico, il ristorante è accessibile. Inoltre, offre alternative di menù degustazione. Se si seguono i social del ristorante si può venire a conoscenza di eventi particolari.

Nel locale sono esposte tutte le scarpette con le quali il noto calciatore ha raggiunto successi, titoli e record. Ma ci sono anche quelle di altrettanti campioni, come per esempio quelle di Maradona, Ronaldo, Inzaghi.. a dimostrazione delle grandi amicizie che sono nate anche al di fuori della professione che li ha visti avversari in tantissimi match.

Appesi alle pareti troviamo diversi ritratti di altri importanti calciatori che hanno fatto la storia del calcio come Pelé, piuttosto di chi la sta scrivendo in questi anni come Lautaro Martinez.