Montecristo, l’isola che (non) c’è

Montecristo, l’isola che (non) c’è

Le idee non muoiono, sonnecchiano, talvolta e si risvegliano poi più forti di prima.

(Alexandre Dumas – Il Conte di Montecristo)

Più misteriosa e inaccessibile di Alcatraz. L’isola di Montecristo, l’isola di granito, come descritta da Dumas, nel suo famoso romanzo “Il Conte di Montecristo” ha acceso fino ad oggi la fantasia delle persone. È forse una delle poche isole italiane avvolta nel mistero e quasi mai presa in considerazione per una visita. Anche perché, bisogna dirlo, non ci abita nessuno quindi l’unico turismo possibile è quello dal mare.

L’isola del tesoro

Montecristo visto dal mare ha una struttura massiccia, alta e conica, con coste frastagliate.

Situata nell’arcipelago Toscano è conosciuta principalmente grazie al celebre romanzo di Alexandre Dumas, “Il Conte di Montecristo” (che consiglio vivamente di leggere se amate i classici ma anche se non li amate…). Ma, al di là della sua risonanza nella letteratura, questa isola vanta una storia affascinante e misteriosa che va ben oltre la finzione.

Una delle leggende più persistenti associata all’isola di Montecristo è quella di un tesoro nascosto. Un po’ come la leggenda del mostro di Lochness che poi forse tanto leggenda non è…..Infatti, sempre secondo la leggenda, nel XVI secolo, un monaco dell’abbazia di Montecristo nascose un tesoro inestimabile sull’isola. Nonostante i numerosi tentativi di ritrovamento, il tesoro non è mai stato trovato e la sua esistenza è ancora avvolta nel mistero. Questa storia ha ispirato innumerevoli caccia al tesoro e ha contribuito a rendere l’isola famosa in tutto il mondo.

Riserva naturale

Nonostante la sua reputazione avventurosa, l’isola di Montecristo è in realtà una riserva biologica protetta, accessibile solo con un permesso speciale. Questo status ha contribuito a preservare la ricchezza della sua flora e fauna, rendendola un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. Tra le specie presenti sull’isola ci sono il falco pellegrino, il corvo imperiale e diverse specie di rettili.

Dal 2019 le visite sull’isola sono consentite a 2000 persone l’anno e sono rese possibili grazie all’accordo tra il Parco Nazionale e il Comando Carabinieri per la tutela della biodiversità dei Parchi (Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica). La lista d’attesa può durare anni e le visite sono solo con guida autorizzata.

Inoltre, una volta sull’isola è vietato fare il bagno e pescare entro tre miglia dalla linea di costa. L’unica attività concessa è percorrere tre sentieri guidati che portano al Convento di San Mamiliano, all’ex Villa Reale e alla Grotta del Santo, luogo perfetto per la meditazione, secondo i pochi che ci sono stati.

Montecristo ad oggi è praticamente disabitata, vi soggiornano infatti solo alcuni agenti del Corpo Forestale dello Stato, ma fino al XVI secolo è stata sede di una comunità monastica, di cui oggi rimangono i resti dell’antica abbazia e monastero di San Mamiliano, nella località chiamata il Convento. Ancora visibile è anche la grotta dove si dice che il santo abbia soggiornato. L’unica costruzione attualmente presente sull’isola, dove vi risiede la guardia forestale, è la Villa Reale di Cala Maestra, fatta costruire dal proprietario di allora l’inglese Giorgio Watson-Taylor e oggi sede di un piccolo Museo Naturalistico.

L’origine del nome Montecristo

Secondo una leggenda, l’origine del nome Montecristo sarebbe riconducibile a San Mamiliano, che dopo essere stato fatto prigioniero e schiavo riuscì a fuggire e a rifugiarsi sull’isola dove visse in solitudine e meditazione in una grotta, chiamata infatti Grotta del Santo o Grotta di San Mamiliano e ribattezzando l’isola in “Mons Christi”. La leggenda racconta inoltre la coraggiosa uccisione da parte di Mamiliano, di un terribile drago alato guardiano dell’isola, alla cui morte sarebbe scaturita una sorgente d’acqua purissima. Il culto di San Mamiliano è molto sentito in tutto l’Arcipelago Toscano: a Marina di Campo esiste una chiesa dedicata in cui il 15 settembre di ogni anno si celebra la festa del Santo.

L’Isola di Montecristo è un luogo affascinante che ha molto da offrire sia agli amanti della letteratura che della natura. Mentre il misterioso tesoro potrebbe rimanere una leggenda, la vera ricchezza dell’isola risiede nella sua bellezza naturale incontaminata e nella sua ricca storia. Quindi, la prossima volta che sentite parlare del Conte di Montecristo, ricordate che c’è molto di più da scoprire su questa isola enigmatica!

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#ostinatamenteEclettica

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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