Spoleto – Norcia: il trekking insolito
Il bello dell’estate è che si possono non solo programmare le vacanze ma iniziare ad averne un assaggio con i cammini o i trekking. L’Italia offre di tutto e di più e il popolo dei cammini si sta moltiplicando anno dopo anno. Il contatto con la natura, la bellezza dei passaggi e sì, anche della fatica perché poi alla fine è quella la soddisfazione più grande. Riuscire ad arrivare alla fine del viaggio. Un trekking aperto a tutti, grandi e piccoli da fare in tre giorni è quello che collega Spoleto a Norcia attraverso l’ex linea ferroviaria.
Un trekking diverso
Siamo nel cuore della Valnerina. Inaugurata nel 1926, la linea ferroviaria che da Spoleto arriva a Norcia, 51,25 km, piccolo esempio di ferrovia alpina, ha permesso ai paesi della selvaggia Valnerina di uscire dall’isolamento. Con i suoi viadotti, le gallerie, i ponti in ferro, raggiunge il valico di Caprareccia m.625, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini per poi scendere con gallerie elicoidali nella valle del Nera, e proseguire in piano fino a Norcia. Il percorso, ormai privo di traversine e binari, e messo in sicurezza, per una gran parte, ha mantenuto stazioni, caselli e magazzini, e naturalmente il paesaggio fatto di una natura ancora inaspettatamente intatta con scorci sul fiume.
Un cammino per tutti
La linea ferroviaria venne aperta nel 1926 e chiusa alla fine degli anni sessanta del secolo scorso e rappresenta un vero gioiello d’ingegneria ferroviaria di alta montagna con viadotti e gallerie elicoidali che superano un considerevole dislivello in pochi chilometri. È un’escursione molto bella e suggestiva che si snoda tra viadotti e gallerie: una vera opera ingegneristica.
Si può dividere in diverse tappe, di solito in tre o quattro giorni camminando per circa 15 km al giorno.
Sulla Spoleto-Norcia si snodano sia il percorso famiglia, di circa 10 km, perfetto per famiglie con bambini, sia il percorso classico che accompagna nel tratto più spettacolare del tracciato, tra Spoleto, Sant’Anatolia di Narco e Scheggino, patria del tartufo. Percorsi più lunghi sono riservati a chi è ben allenato e non teme la fatica.
Che aspettate? L’Umbria è la regione migliore per i trekking e per scoprire un paesaggio unico al mondo nel cuore del polmone verde d’Italia.
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