Arte del cibo, gusto e romanità: ecco Max Mariola
Cuoco, conduttore televisivo, youtuber, volto di Gambero Rosso Channel, ma anche docente: Max Mariola è lo Chef televisivo più amato del momento. Perché come ti fa innamorare lui della cucina non ci riesce davvero nessuno! Genuino, spontaneo, divertente, romano dalla punta dei piedi all’accento, incanta gli avventori dei suoi video con una parlantina sciolta e ricette da leccarsi i baffi.
Passione sin da piccolo
Di lui racconta che sin da bambino adorava osservare la ritualità e dedizione della mamma in cucina: è proprio grazie a lei che ha scoperto il suo talento. Ha mosso i primi passi da Chef come docente di corsi di cucina professionali e poi è arrivata la televisione. Tantissime sono le trasmissioni che lo hanno visto protagonista. È Executive Chef e Supervisore del livello Qualitativo, in Italia e in Europa, della ristorazione degli alberghi della catena Boscolo, Chef consulente per AIA e Gruppo Veronesi e chef de partie dei ristoranti: Agata e Romeo, Park Royal Hotel e Simposium di Cartoceto. Da qualche anno ha deciso di abbracciare, oltre alla pubblicazione di libri, anche il digitale e di condividere la sua esperienza con tutti. Il suo canale Youtube conta più di 500mila appassionati.
Cucinare e basta
La tua passione per la cucina è nata in casa. Ma quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
A 22 anni, dopo una disgrazia, la morte di mio padre, ho pensato di perseguire la cosa che più mi piaceva. Ho sempre avuto questa passione sin da piccolo, perché a casa mia e tra le mie zie, le mie nonne, ovunque, sono sempre stato immischiato nella cucina, quindi a 22 anni ho realizzato questo sogno. Sono uscito dall’azienda di mio padre, che si concluse con la sua morte, e ho deciso di intraprendere questo cammino che è stato all’inizio molto duro perché non sapevo niente dei ristoranti. Sono entrato in questo mondo grazie a una raccomandazione per lavorare gratis e pulire frigoriferi, celle e mettendo in ordine la spesa.
Com’è stato il tuo percorso? Quali i tuoi maestri o coloro ai quali ti sei ispirato maggiormente?
I miei maestri sono stati mia madre sicuramente e Fulvio Pierangelini, che è stato colui che mi ha fatto capire l’importanza del prodotto e della materia prima e di cucina rispettando il prodotto e le sue caratteristiche. Lui è stato un vero e proprio mentore.
Qual è stato il tuo primo piatto? Quello che in un certo senso ti ha fatto innamorare della cucina?
Il primo piatto, quello che penso mi abbia fatto innamorare della cucina, era un uovo in crosta per una colazione divertente dove si faceva quest’uovo in crosta di pasta sfoglia con dentro una fonduta di parmigiano.
Quanto conta la tradizione in cucina? E delle rivisitazioni cosa ne pensi?
La tradizione è basilare per la mia cucina e le rivisitazioni sono un esercizio di stile che si può fare rielaborando la tradizione.
In cucina con Max Mariola
Nell’arco della tua carriera hai avuto modo di scoprire anche le cucine straniere.C’è un ingrediente o un piatto tipico o un tipo di cucina che più ti ha incuriosito?
Sì, la Thailandese e mi piace molto la PhadThai e l’ingrediente sicuramente lo zenzero.
Come scegli i tuoi ingredienti?
Al mercato, sono loro che scelgono me. È prodotto fresco che attira la mia attenzione, è quello bello e invitante che mi attira.
In Italia regione che vai, ingrediente o piatto tipico che trovi: secondo te quali sono i piatti che bisognerebbe assaggiare almeno una volta nella vita?
Sicuramente i capisaldi di ogni regione, in Piemonte il vitello tonnato la finanziera oppure vai in sicilia la caponata e le melanzane alla parmigiana. In ogni regione è importante mangiare il piatto tipico del territorio.
La tua passione si evince dai tuoi video e dal tuo sorriso contagioso: quali caratteristiche deve avere un giovane che oggi sogna di diventare uno chef?
Deve andare a cucinare, deve cucinare e prima cucinare veramente e poi un giorno con l’esperienza necessaria potrà ambire a diventare uno chef influencer.
Qual è il piatto preferito di Max Mariola?
Pane olio e pomodoro. Pane stratosferico, Olio bono e pomodoro da svenimenti.
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