L’Abbazia di Farfa
C’è un piccolo Borgo, a pochi chilometri da Roma, che ancora porta con sè storia, tradizioni e bellezza: è Farfa. Qui, dalla metà del ‘500 dopo Cristo si eregge la sua scenografica Abbazia.
Il monastero di Farfa è un monastero Benedettino che prende il nome dal fiume che scorre a pochi metri di distanza.
L’Abbazia di Farfa grazie alla sua posizione strategica ha goduto sempre di privilegi ed esenzioni da parte di imperatori e papi, diventando una potenza sotto tutti i punti di vista.
Ed è proprio per questo che alla direzione dall’Abbazia ci sono stati sempre personaggi di alto livello e soprattutto legati al Re che regnava in quel periodo storico. Carlo Magno, ad esempio, aveva messo a dirigerla l’Abate Sicardo, appartenente alla sua famiglia e proprio sotto il regno di Carlo Magno che ha avuto il massimo sviluppo edilizio modificandone la struttura.
Quella di Farfa è una delle Abbazie più estese e importanti.
Nel 1928 viene dichiarato monumento nazionale sicuramente per la sua bellezza architettonica ed artistica e per l’importanza della posizione geografica e di sviluppo ha avuto per il Paese.
Da sempre è stata “terra” di pellegrinaggio di re, imperatori e papi, nel 1993 Giovanni Paolo II si reca dai Benedettini in visita al monastero.
Ancora oggi è frequentata da migliaia di visitatori che ammirano la storia e l’architettura dell’intero Borgo tenuto meravigliosamente.
La struttura è accogliente e permette anche di soggiornare all’interno, sempre nel rispetto delle regole del monastero e di chi vive ancora in preghiera.
Oggi, i frati che vivono all’interno dell’Abbazia sono pochi, circa 8, ma è vissuto anche da religiosi che frequentano l’università a Roma. Il parco che la circonda è meraviglioso ed è di proprietà della Fondazione “Filippo Cremonesi”: comprende anche le abitazioni del Borgo e le botteghe artigianali che lo compongono.
Degna di una nota speciale è senz’altro la biblioteca dell’Abbazia: nasce come biblioteca privata ma nel 1964 diventa statale dopo un lavoro di ristrutturazione della primitiva biblioteca monastica. Un ulteriore adeguamento è avvenuto nel 2000.
Oggi è conosciuta come La Biblioteca del Monumento Nazionale di Farfa. Racchiude un patrimonio di circa 50.000 volumi tra cui i più preziosi e importanti manoscritti medievali e incunaboli.
Andare a Farfa per un weekend o semplicemente per una gita fuori porta domenicale fa bene al corpo, alla mente e allo spirito.
Farfa ha la capacità di catapultare in una realtà storica e far rivivere l’età di Carlo Magno o di Bonifacio IX.
All’interno del monastero ci sono sepolti i due Santi che sono maggiormente riconducibili alla nascita dell’Abbazia, ovvero San Lorenzo Siro e San Tommaso da Moriana.
Sicuramente non si può mancare la visita alla Basilica Santa Maria di Farfa.
Senza dubbio andare a Farfa significa scoprire un luogo di cui inevitabilmete ci si innamora.
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