A teatro con Guida pratica per coppie alla deriva
Va in scena a teatro la commedia romantica “Guida pratica per coppie alla deriva”, versione italiana di “Sexy Laundry” della drammaturga canadese Michele Riml. Per la prima volta la commedia viene presentata in Italia con Fabio Ferrari e Danila Stalteri nei rispettivi ruoli di Enrico ed Alice. La storia narra di una coppia non più giovanissima che ha perso un po’ di vivacità nel proprio rapporto e cerca di riaccendere il proprio legame sentimentale e sessuale trascorrendo una notte in una camera di albergo. Si parleranno con estrema sincerità, confidandosi non solo desideri e fantasie ma anche rabbie e disillusioni, riuscendo forse a scrivere – insieme – un nuovo capitolo della loro storia. La regia è di Nicola Pistoia e la produzione è di StartLab.
Fino al 5 marzo lo spettacolo sarà in scena al Teatro 7 di Roma.
Abbiamo incontrato gli attori protagonisti Fabio Ferrari e Danila Stalteri per una doppia chiacchierata sullo spettacolo e sulla loro visione del teatro.
L’amore di coppia in una commedia romantica che ha già riscosso un grande successo in più di venti Paesi. Come hai costruito il tuo personaggio e dove hai attinto per dargli quel pizzico di follia?
Fabio: Quando una commedia viene rappresentata in venti paesi vuol dire che è scritta bene. Dunque studiando il copione ho dato corpo alla scrittura. Per la follia direi che Nicola Pistoia, il regista, ne ha da vendere e su questo ci siamo trovati in perfetta sintonia.
Danila: Ho costruito il personaggio senza particolari problemi perché ho attinto dal mio carattere questa follia! Non sono madre e con il mio compagno non ho una relazione ultraventennale quindi per quanto riguarda questo aspetto del personaggio ho dovuto attingere da esperienze indirette di amici e conoscenti, ma sempre sapientemente guidata dal regista Nicola Pistoia.
Questa è una commedia romantica che fa molto ridere, ma c’è anche dell’altro. Quali sono gli altri elementi che convivono in questa vicenda?
Fabio: C’è la solitudine, che secondo me è il vero problema che può affliggere una coppia di lunga durata, se ci si sente soli ci si chiede se valga la pena lavorare (perché di questo si tratta) per mantenere unito un legame.
Danila: Tra gli altri elementi vi è innanzitutto la crisi personale dei due protagonisti, prima ancora della crisi di coppia. Si tratta di quando ci si rende conto di non essere più dei ragazzi e si dice addio ad una certa spensieratezza e follia propria dell’età giovanile. Nello spettacoloC’è anche rabbia e frustrazione, l’insicurezza e anche…la pigrizia! Quest’ultima non solo a livello di coppia ma anche a livello di persona, penso che dopo una certa età si cominci a cercare di evitare lo scontro per quieto vivere. Creando però fratture che diventano crepe sempre più profonde.
La commedia racconta di una crisi di coppia e di come questa può essere superata. Quanto è importante far ridere intorno ad aspetti della vita che possono riguardare chiunque?
Fabio: È importante far ridere ma soprattutto è importante ridere insieme, questo è un vero collante in un rapporto di coppia.
Danila: Per me è importantissimo far ridere, è importante saper sdrammatizzare problematiche della vita di coppia e cercare di trovare leggerezza. Lo facciamo noi a teatro ma andrebbe fatto anche nel quotidiano, per quanto possibile!
Ci racconti come è avvenuto il tuo debutto a teatro?
Fabio: Stavo andando a portare i documenti per fare lo stewart in Alitalia, ho incontrato un amico d’infanzia che recitava e mi ha chiesto se me la sentivo di sostituire un attore che andava via. Dopo 15 giorni ero in scena.
Danila: Il mio debutto è avvenuto con il musical “Emozioni” per la regia di Sergio Japino accanto ad Ambra Angiolini, Vladimir Luxuria, Sabrina Salerno, Mirko Petrini, Alessandra Drusian dei Jalisse, Stefano Zarfati e molti altri, eravamo circa venti attori in scena. Avevo vent’ anni e siamo stati i tournée per due anni di seguito in teatri importanti. Per me ha rappresentato una grande scuola.
La commedia è il genere al quale ti senti più affine come artista?
Fabio: Sì direi di sì.
Danila: Io mi sento più affine ai progetti…belli! Non ho un genere al quale mi sento più vicina ma solo ad un determinato tipo di progetti che mi facciano sentire bene e che mi facciano sentire che so facendo qualcosa che ha un senso.
Quali sono per te le peculiarità con le quali ti rapporti al lavoro teatrale piuttosto che a quello cinematografico o televisivo?
Fabio: Diciamo che in teatro devi parlare al pubblico che è distante da te e che ascolta ciò che dici. Con la macchina da presa il pubblico non ascolta solo quello che dici ma vede anche quello che pensi.
Danila: Lo studio del personaggio è identico, la ricerca di caratteristiche emotive e fisiche come la postura o l’atteggiamento cambia: nel linguaggio televisivo o cinematografico è più leggero in termini di espressività. A teatro bisogna essere più forti e incisivi nell’impostazione fisica e vocale. A teatro non abbiamo mezzi al di fuori di voce e corpo dinanzi a centinaia di persone. In tv e al cinema ti vengono in aiuto i primi piani, i microfoni, il doppiaggio…possiamo essere più “piccoli” e lasciarci andare a cose solo accennate. Anche se ultimamente a teatro viene fatto un uso un po’ “spropositato” dei microfoni, e tolto il caso in cui devi cantare o nei luoghi da più di mille posti, io il microfono a teatro lo disdegno abbastanza!
Hai un sogno nel cassetto o un progetto a lunga scadenza sul quale stai dedicando tempo e passione?
Fabio: Mi piacerebbe mettere in scena “Processo a Gesù” di Diego Fabbri con i miei allievi ed ex allievi della CTC . Ma è difficile mettere in scena un testo con 18 attori.
Danila: Il progetto a lunga scadenza è la mia associazione StArtLab che è nata diversi anni fa. Dopo una buona partenza ha avuto una bella crisi a causa delle chiusure dovute all’emergenza Covid. Piano piano si è rimessa in carreggiata e vorrei che andasse a regime e diventasse una realtà sempre più presente non solo a Roma ma anche nel resto d’Italia. Il mio sogno nel cassetto è un monologo drammatico che ho scritto per un’interprete maschile e dove io mi limiterò ad essere produttrice, autrice e regista! Si tratta di uno spettacolo molto drammatico e per il quale spero di trovare a breve il mio protagonista!
TEATRO 7
Via Benevento 23, Roma
fino al 5 marzo 2023
GUIDA PRATICA PER COPPIE ALLA DERIVA
regia Nicola Pistoia
drammaturgia originale SEXY LAUNDRY di Michele Riml
traduzione di Monica Capuani
con Fabio Ferrari e Danila Stalteri
Luci e fonica: Marco di Campli
Costumi: StArtLab
Scenografie: Cristina Zanoboni e Cri.escions
Produzione: StArt LAB
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