Veneto stars: il futuro è tra le stelle!
Veneto stars ha preso il via lo scorso 15 febbraio. La Challenge per giovani innovatori europei che realizzeranno progetti con gli space data che possano trasformarsi in applicazioni pratiche nel settore dell’agri-food.
Il Veneto si contraddistingue per essere il motore dell’economia italiana. Il settore agricolo del Veneto è tra i più alti generatori di reddito in Europa.
Nello specifico questa regione vanta, in ettari, 77.800 in vigneti, 22.500 in frutteti, 17.000 di ortaggi e 450.000 di colture estensive.
Facile allora immaginare che il futuro di questo settore possa passare anche per applicazioni in cui vengono usati i dati provenienti dalle stelle, che sapientemente mixati con quelli derivati dalle osservazioni terrestri, offrono molteplici opportunità.
Cresce infatti anche il numero di giovani agricoltori che intelligentemente usufruiscono delle tecniche derivate dalle scienze agrarie moderne, che permette di garantire la sopravvivenza nel proprio mercato, e scoprirne di nuovi.
Affrontare il cambiamento climatico e del suolo, poter prevedere le condizioni meteorologiche avverse sono solo alcune delle nuove opportunità date dallo studio degli space data.
La Challenge ha tre fasi: la presentazione dei progetti sarà possibile fino al 15 marzo 2023. I team, composti da un minimo di tre persone potranno inviare le loro idee esclusivamente tramite il sito di Veneto stars.
Ad aprile saranno selezionate le 10 migliori idee tra quelle pervenute, le quali verranno presentate durante lo Space Meetings Veneto, a maggio 2023. In questa stessa occasione sarà decretato il vincitore, individuato da una giuria di esperti e professionisti del settore spaziale.
La squadra vincitrice sarà premiata con un soggiorno in Veneto, nel mese di settembre, per partecipare alla realizzazione pratica della propria idea, con il supporto di esperti.
Con questo progetto, ideato e promosso da Regione Veneto, Veneto Innovazione e Agenda Digitale del Veneto, ci si propone di diventare un punto di riferimento per l’innovazione digitale, in particolare per i giovani innovatori europei, frenando, si spera, anche la famigerata fuga di cervelli dall’Italia.