Perché camminare fa bene
“Camminare è forse, mitologicamente, il gesto più comune, e quindi il più umano. “
(Roland Barthes)
Avete mai sentito il bisogno di mettere un paio di scarponcini ai piedi e iniziare a camminare?
Beh, sappiate che è uno dei movimenti più naturali dell’essere umano ed è un’ottima abitudine per migliorare la propria salute.
Quali sono i benefici, fisici e non, che possiamo trarre da una buona passeggiata?
Tre ore di movimento fisico a settimana
Spalmate queste tre ore in sei giorni. Il risultato? Bastano 30 minuti di cammino ogni giorno. È quanto sostiene l’OMS che afferma che bastano giusto 150 minuti di attività fisica per rimanere in forma.
Fare lunghe passeggiate
Questo è sicuramente il metodo migliore. Vi piace leggere? Audiolibro! Vi piace la musica? Cuffie alle orecchie e cominciate a camminare! Io ammetto di leggere e camminare insieme, ma comprendo che sia un tantino pericoloso, a meno che non mi trovi in un bosco. Avete un cane? E allora non devo aggiungere altro.
Camminare è senza dubbio la più semplice delle tante attività fisiche che possiamo fare per mantenere uno stile di vita sano. Camminare coinvolge il respiro, la circolazione sanguigna, la locomozione e mette in moto non solo le gambe, ma anche braccia, spalle e colonna vertebrale.
Cammini e pellegrinaggi
Se vi siete allenati abbastanza, potreste anche essere pronti ad un cammino (o un pellegrinaggio se siete religiosi).
In antichità, i pellegrini percorrevano chilometri e chilometri per raggiungere la meta prescelta. Oggi i pellegrini moderni seguono il loro esempio percorrendo storici percorsi come la Via Francigena e il Cammino di Santiago.
I viandanti moderni non hanno età o un credo specifico, ma ogni anno si registrano numeri in costante crescita, soprattutto nell’estate del 2020 quando avevamo disperatamente bisogno di aria aperta!
Personalmente ho fatto finora due cammini: la Via di Francesco (200 km da La Verna ad Assisi) e la Via degli Dei (da Firenze a Bologna). Non sono credente, quindi non sono stati dei pellegrinaggi religiosi, ma posso assicurarvi che è una delle esperienze più vive e più in sintonia con se stessi e la natura.
Entrambi li ho affrontati in tenda, non dormendo in strutture e portando con me il cibo, fornellino e tutto quanto. Magari ve ne parlerò tra qualche altro articolo…
Stay tuned!
#FastidiosamentePaziente
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