Essere (più) felici in appena 3 step
“Il segreto per vivere a lungo è: mangiare la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura”. (Proverbio cinese)
Essere felici, a volte, sembra più complicato che scalare l’Everest. Quei buoni propositi di inizio anno sono già un vago ricordo così come la capacità di dedicare a se stessi tempo di qualità. In men che non si dica stress e preoccupazioni sono tornate protagoniste delle nostre giornate e così spesso anche l’umore non è dei migliori. Certamente affondare i pensieri nella Nutella potrebbe dare una grande mano. O anche un viaggio di sola andata alle Maldive allontanerebbe di parecchio il malumore. Ma tornando con i piedi sulla terra, possiamo fare qualcos’altro di più facile? A quanto pare sì. Magari non tutte le giornate saranno all’insegna di sorrisi smaglianti ed occhi che brillano, ma la cura di se stessi è già (e molto più) un inizio.
Orientare la mente
Essere felici richiede esercizio. Allenare la mente ed orientarla alla positività è molto importante. Ma come? Se ci “fissiamo” a pensare che qualcosa andrà storto, male, se non malissimo, non ci stiamo affatto facendo del bene. La testa tende a concentrarsi solo su quell’input/pensiero negativo ed inevitabilmente quello stesso pensiero influisce non solo sulla giornata, ma anche sul buonumore. Orientare la mente al bello e al positivo vuol dire controllarla, ad esempio grazie alla psicologia inversa: “Sicuramente va male” deve diventare “Sicuramente va bene”. E se non va bene non è la fine del mondo. Andrà meglio la prossima volta.
Fare affermazioni positive
Aiuta a riequilibrare gli eventi ed i pensieri. Secondo gli psicologici è bene rivolgere a se stessi ogni giorno almeno una frase positiva e di riconoscimento. Ovviamente questo non significa pavoneggiarsi ore ed ore davanti allo specchio, ma ad esempio potrebbe essere d’aiuto affermare a voce alta “sono stata proprio brava” se abbiamo portato a termine un compito impegnativo al lavoro. O ancora “sono fiero di me stesso”, se ho aiutato qualcuno in qualcosa. Si tratta infatti di strumenti cognitivi in grado di migliorare l’umore, di renderci maggiormente soddisfatti di noi stessi e dunque felici.
Piccoli, ma grandi rituali
Non solo a livello mentale, ma anche all’atto pratico possiamo fare molto. Passeggiare al sole stimola la serenità. Leggere libri o ascoltare musica ha lo stesso effetto. Prendersi una pausa dai social, evitando di guardare con ossessione le vite (in)perfette degli altri, rende più felici. Vivere la vita reale, e non quella che ci vuole tutti sul pezzo senza neanche una sbavatura, vuol dire coltivare di più gli affetti, le relazioni positive e la propria anima. Ricordando sempre che una giornata storta capita a chiunque, ma che dopo la tempesta torna sempre il sereno.