Faccia a Faccia con il Nonsense, il Festival!
Da un’idea del pittore Giancarlino Benedetti Corcos, insieme all’editore Sergio Bevilacqua, ha preso vita il primo Festival del Nonsense e altro, che si è svolto a Roma lo scorso 27 e 28 ottobre 2022.
Due giornate, in due luoghi diversi di Roma, in cui si è cercato di dare spazio a tutte le forme artistiche ed espressive mettendole “faccia a faccia” col nonsense.
E se pensiamo al “festival” nella sua accezione più antica, questa manifestazione ha rappresentato una festa popolare nella quale si sono incrociati e mescolati artisti, poeti, architetti, pittori, designer, attori, coreografi, ballerini e altro, in scena con reading e performances che hanno provato a dare un altro senso alle forme espressive.
Quello che gli organizzatori vogliono portarci a pensare è che probabilmente oggi l’arte sia un pò svilita, perché si scontra con tutto il male che viviamo nella società contemporanea.
“Il nonsense apre a un diverso modo di concepire il sense: una ginnastica mentale che attraverso strade nuove ci permette di attingere alla nostra creatività e alla comunicazione, introversa o estroversa”.
Giancarlino Benedetti Corcos
L’espressione linguistica del nonsense aiuta anche a distaccarsi da sé, dalla propria parte razionale, lasciando libero chi vi si cimenta, di attingere ad altre dimensioni.
I testi, e soprattutto il ricordo di Laura Rosso hanno aiutato a tracciare una strada per esprimere nuovamente umanità e amore, in una società dominata da logiche di profitto, innervata da tecnologie solo superficialmente, dai più, conosciute, e solo apparentemente democratiche.
Ciò che c’è da leggere tra le righe è l’invito a riappropriarci di libertà attraverso la creatività potenziale di ognuno di noi, attraverso linguaggi, appunto, nonsense per loro natura, liberi dalla zavorra del senso e per ciò stesso capaci di innalzarsi un po’ di più sopra le cose. La strada è stata tracciata in passato da scrittori e filosofi. Oggi possiamo riprendere a giocare, a creare produzioni originali, comunque figlie del nostro tempo capaci alla fine, di descrivere proprio quella realtà da cui sembrano discostarsi.
Il Nonsense è un componimento in prosa o in poesia in cui la trama, un personaggio o una parte, presentino una struttura non riconducibile alla logica “normale”. Ma… cos’è “normale”?
“La provocazione funziona quando insinua dentro l’altro un senso di disagio interiore … Quel senso di ansia e rabbia mi fa godere come un riccio!!! Vuol dire che sono stato assolutamente efficace”
Gabriele Naccarato, Coreografo
Dunque si può dire che a dare senso al Festival del Nonsense e a renderlo una serata di successo brillante e caotica nella sua follia, sono stati lo scorrere degli innumerevoli interventi colti dei molti artisti che hanno preso parte a quello che diventerà sicuramente un appuntamento fisso annuale.
Su tutto leggerezza, planare alto sulle cose e raccontarcele con un tessuto verbale senza peso, fino ad assumere la stessa rarefatta consistenza…