Brownies tra storia e gusto

Brownies tra storia e gusto

Considerando l’avvicinarsi della festa più americana che ci sia, o comunque quella che si identifica di più con gli Stati Uniti, ovvero Halloween, perché non cimentarsi nella torta più famosa d’oltreoceano? Ecco i brownies!

Ma come sempre, prima di raccontarvi come si cucinano i brownies, vi racconto un po’ di storia.

Bertha Palmer era una ricca donna del Kentucky vissuta nella metà del 1800 che ha sposato un ricco milionario di Chicago, Potter Palme. I due insieme diventano in breve tempo una delle famiglie più mondane della città. Bertha in occasione della World’s Columbian Exposition, ovvero nella giornata della celebrazione della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, viene nominata President of the Board of Lady Managers. Per questo evento decide di occuparsi del menù della festa e chiede al cuoco di casa di creare un dolce ad hoc, facilmente trasportabile e che mangiandolo non sporcasse molto le mani e i vestiti delle signore presenti al ricevimento. Dalla mente del cuoco nascono i brownies. .

Bertha Palmer Potter

Volete comentarvi anche voi nel realizzare questo docle tipico di Halloween? Allora seguite la ricetta.

Per avere un dolce al cioccolato, basso e un po’ umido ci vuole poco: infatti, i brownies non è complicato da fare e non porta via molto tempo.

Le sono per 6 persone:

200 g di cioccolato fondente al 75%

250 g di burro

200 g di zucchero

4 uova

150 g di farina doppio zero

40 gr di cacao amaro

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

4 g di lievito per dolci

1 pizzico di sale

La prima cosa da fare è mettere la tavoletta di cacao fondente e il burro in pezzi in una casseruola e farlo scaldare sul gas. Facciamo sciogliere e mescoliamo con una spatola da cucina. Una volta sciolto spegnere il fuoco e lasciare intiepidire.

In una ciotola a parte unire le uova, lo zucchero, il pizzico di sale e la vaniglia. Mescolare con una frusta e aggiungere il cacao amaro. A questo punto, unire la farina e il lievito e continuare a mescolare con la frusta. Aggiungere il cioccolato fuso e continuare a girare l’impasto fino a che risulti ben amalgamato.

Imburrare e infarinare una teglia quadrata di circa 23 cm per lato. Versare il composto e infornare in un forno statico precedentemente riscaldato a 180°C. Cuocere per 35-40 minuti. Passato il tempo controllare con uno stuzzicadenti che sia sodo fuori ma umido e fondente all’interno.

Una volta raffreddato tagliare a quadrati e servire.

Per chi vuole si possono servire anche accompagnati da panna montata o da gelato alla vaniglia.

Come ho già detto visto il weekend che ci accingiamo a vivere, possiamo decorare i nostri brownies con ragnatele di glassa o immagini di zucca con zucchero filato. Insomma, sbizzarritevi e mandateci le vostre foto.

Laura Cardilli

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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