Storie da raccontare/18 – La Rabbia
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Canzone consigliata: Anastasio – Rosso di Rabbia
Provate, provate a chiedere. Chiedete ai miei amici, alla mia famiglia, alla gente che frequento. Chiedete e ascoltate quello che hanno da dirvi: nessuno mi descriverebbe mai come un violento, incline all’ira. Vi parlerebbero di me come di una persona dolce, docile, mite. Paziente.
E invece no. Sono molto peggio di come appaio. Sono molto più pericoloso.
Ma non me ne cruccio: ognuno di noi ha un lato oscuro da tenere nascosto. Il mio ha le sembianze di un mostro. Con gli occhi neri, scurissimi, senza pupilla. E un vestito rosso, acceso. Impossibile non notarlo. E’ affamato, rintanato, come un incubo, di quelli che fanno più spavento.
Non siate preoccupati: il più delle volte lo tengo a bada. Riesco a nutrirlo. Con piccoli bocconi di vendetta. Ma trattenerlo per sempre è impossibile. In alcuni casi riesce ad avere la meglio. Ad uscire. A distruggere tutto. E lo fa cantando. Con una violenza che mette allegria. Lo sentite? Sentite la sua voce? Allontanatevi. Scappate. La rabbia non fa preferenze. E proprio per questo è democratica. Giusta. E allora mi lascio cullare da queste note cattive e ciniche. A volte le ascolto semplicemente. A volte canto con il mio mostro. E in quell’istante mi accorgo che è lui ad avere paura.
Gabriele Ziantoni #DisperatamenteMalinconico
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