Come cambia la TV in estate
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Che arriva l’estate ce ne accorgiamo senza dubbio dal caldo. Dalle giornate molto più lunghe. Dai lunghi ed interminabili aperitivi. E dal palinsesto estivo delle televisioni italiane
Infatti c’è una cosa che forse più di tante altre ci trasporta nell’estate. Il cambio dei palinsesti della TV italiana.
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In un nano secondo vediamo i nostri pomeriggi e le nostre serate cambiare radicalmente.
Ma non tutte le reti e non tutti i canali cambiano i loro palinsesti allo stesso modo. Mi spiego. Le reti ammiraglie (Rai1, Canale 5 e La 7), ovvero i canali di punta del servizio pubblico e delle reti pr18ivate, inseriscono programmi dedicati al periodo estivo ma continuando a strizzare l’occhio alla programmazione invernale.
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Così vediamo che su Rai 1 al mattino troviamo Uno Mattina Estate dove di solito vengono messi conduttori o giornalisti giovani e freschi che tentano di portare all’ascolto un pubblico che di solito in inverno a quell’ora non ci sono. Alla conduzione ci sono Massimiliano Orsini che conosciamo in programmi meno istituzionali e più itineranti (Kalipè, Linea Bianca) e la giornalista volto del TG1 Maria Soave.
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Cercano di fare lo stesso anche Roberta Capua e Gianluca Semprini con l’Estate in Diretta, ma rimanendo maggiormente legati al format invernale. Tanta cronaca nera e giudiziaria e un po’ di cronaca rosa.
Mentre nella fascia oraria pre serale si passa da l’Eredità all’ormai consolidato Reazione a Catena.
Invece la linea editoriale della rete ammiraglia di Mediaset è diversa. A parte la mattina che continua Mattino 5 con un cambio di conduttori. Per il resto della giornata mandano in vacanza i programmi da studio (Uomini e Donne e Pomeriggio 5) per accompagnare con fiction e film i caldi pomeriggi estivi.
Per le reti del Gruppo Cairo, molto più dedicati all’informazione, i palinsesti cambiano poco, se non nei loro conduttori. Ma la linea editoriale, gli orari e spesso il nome del programma rimane lo stesso.
Spesso questi programmi “alternativi” non riescono a raggiungere grandi risultati in termini di ascolto ma c’è da dire che il loro compito lo portano a termine perfettamente. Accompagnano le giornate di chi preferisce o deve rimanere in casa. Informano e spesso intrattengono.
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Poi ci sono quei canali della televisione pubblica o privata che troviamo sul satellite. Rai Premium o La5 in primis che si creano un palinsesto che spesso per ascolti riescono ad avvicinarsi alle reti ammiraglie. Ad esempio la prima è dedicata quasi esclusivamente alla messa in onda di fiction già trasmesse e anche abbastanza datate ma che comunque fanno ottimi ascolti. Il Maresciallo Rocca, Ho sposato uno sbirro, Provaci ancora Prof., La pallottola nel cuore. E potrei continuare per pagine intere. Raccolgono ancora oggi consensi molto alti in periodi come quelli estivi.
Lo stesso vale per La 5 che più che puntare su fiction già andate in onda punta su film della serie Rosamunde Pilcher o Inga Lindstrom che continuano ad appassionare i telespettatori anche se repliche viste e riviste.
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Per molti, soprattutto critici della televisione, i contenitori estivi non sono all’altezza dei fratelli maggiori invernali, ma c’è da dire che sono pensati e distribuiti esattamente per ricoprire il loro ruolo. I programmatori sanno che in questo periodo il pubblico si dimezza e sanno che molti conduttori si prendono la meritata pausa dalle fatiche invernali.
Allora chiamano a rapporto i più stoici e allo stesso tempo i più accattivanti o semplicemente coloro che hanno un proprio seguito. Sicuramente questo è il periodo giusto per trovare presentatori giovani che hanno voglia di farsi conoscere. Mi vengono in mente Angela Rafanelli e Marco Bianchi che da tre stagioni conducono Linea Verde Estate in una versione più dinamica e leggera.
Spesso in estate sono iniziate fiction con ottimi ascolti, penso soprattutto alle operazioni mediaset con le produzioni spagnole e turche del pomeriggio, che poi portate in inverno clamorosamente perdono il proprio pubblico.
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Quindi ben vengano gli “esperimenti” e soprattutto le novità, anzi a parer mio forse si dovrebbe sperimentare di più e solcare una linea divisoria maggiore tra produzioni invernali ed estive.
Forse creare maggior affezione è la chiave giusta per perdere meno telespettatori in un periodo dell’anno che ci invita sempre più ad uscire.
Laura Cardilli
#ostinatamenteottimista
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