La grande e melodiosa bellezza della clownterapia

La grande e melodiosa bellezza della clownterapia

Divertimento, abbracci e carezze. Il dolore, la riflessione e l’aiuto. Il sorriso e la cura. Il Parlamento, le istanze e la professione. Il riconoscimento e la legge. Un universo da esplorare. Anime da ascoltare. La melodia da intonare, una voce per incantare. E la grande bellezza della clownterapia.

L’associazione “Teniamoci per Mano Onlus” si dedica a combattere la malattia, il dolore e la paura. E lo fa con lo strumento più semplice e più “umano” di tutti. Con l’aiuto del sorriso. Nasi rossi e tanta fantasia. Per regalare quella spinta positiva in grado di migliorare l’umore e dunque la salute. Incoraggiando ad affrontare il futuro con ottimismo.

La Onlus dal 2010 è impegnata attraverso la clownterapia appunto, a prendersi cura delle persone.

Dei bambini, delle famiglie e degli anziani sofferenti.

In reparti pediatrici degli ospedali, case-famiglia e case di riposo.

Vorrei tanto essere un clown perché è l’espressione più alta del benefattore

Roberto Benigni

La Clownterapia è una “terapia medica alternativa” che, utilizzando le tecniche del circo e dei teatri di strada, alleggerisce il ricovero del paziente e facilita le cure ospedaliere.

Nei giorni del 20, 21 e 22 maggio l’Associazione Teniamoci per mano ha organizzato tre giornate dedicate al divertimento e alla conoscenza proprio della clownterapia.

Un raduno nazionale che ha riscosso uno strabiliante successo. Di visitatori e stampa.

Adulti e bambini hanno animato Napoli e la bellissima Piazza Dante dando vita ad una festa colorata e rumorosa.

Ospiti, animatori, clown, media e pubblico si sono uniti e riuniti per creare e per assistere ad attività e spettacoli.

La IV edizione del Raduno Nazionale dei clown di corsia ha avuto uno spazio unico, non dispersivo. Molti stand. Un tendone da circo. Ed un palco, sul quale si sono alternati artisti provenienti da tutto il mondo.

Un programma fitto di incontri ed eventi, personaggi prestigiosi e internazionali, trampolieri, giocolieri e maghi. E lo lo Smile Clown festival.

Con una presenza davvero eccezionale. Quella di Michael Christensen, il papà della clownterapia.

clownterapia
Clownterapia

In particolare, è stato sabato 21 maggio, il giorno dedicato allo “Smile clown festival”, a riscuotere una grande partecipazione.

La Kermesse artistica e culturale, con protagonisti i clown di tutto il mondo, ha fatto divertire e riflettere.

Tema dello Smile clown festival difatti è stato il Coraggio.

Di ricominciare, di cambiare e di affrontare ogni situazione, con la forza e con il sorriso.

Presentatrice dei tre giorni di raduno è stata la bravissima Roberta Tondelli, interprete partenopea. Anzi, di Torre del Greco, come tiene a precisare lei.

Roberta è parte in causa della clownterapia perché lei stessa è una volontaria dell’Associazione.

Ha alle spalle una lunga carriera musicale iniziata 25 anni fa e costellata da importanti partecipazioni, come il Festival di Napoli e il Festival di Castrocaro, e da preziose collaborazioni artistiche. Dall’età di 16 anni non ha mai smesso di studiare. Le sue corde vocali sono in continuo allenamento. Ha sperimentato il jazz, il blues e lo swing.

Come accennato, è stretto il legame tra lei e Teniamoci per mano Onlus.

Il suo singolo, “Sienteme”, è un inno all’amore e al sentimento nobile dell’amicizia. E rende onore a coloro che si dedicano al prossimo, senza pregiudizi e in maniera incondizionata.

Roberta ha deciso di devolvere alla Onlus l’intero incasso della vendita del brano, che ha testo e musica di Antonio De Carmine e Mauro Spenillo, che lo ha anche arrangiato, realizzato e mixato.

Durante la lavorazione del brano, ascoltando il testo, mi convincevo sempre più di voler coinvolgere in qualche maniera la clownterapia, di cui faccio parte da anni grazie alla Onlus Teniamoci Per Mano. E’ nata così l’idea di inserire nel video una piccola parte in cui l’attrice Annarita Ferraro interpreta una volontaria.

Roberta è donna di spettacolo, volontaria e mamma. Protesa sempre e in ogni ambito a mostrare attenzione e premura verso i più deboli e nei confronti di chi ha più bisogno.

Non si tira indietro quando c’è da indossare un naso rosso. Regala generosamente sorrisi. Abbraccia fisicamente e virtualmente chi piange, chi soffre e chi non ha più parole.

Doniamo tanta compagnia. E poi indossare quel naso rosso significa diventare un po’ supereroi.

E ha ragione Roberta.

Perché i clown, e in particolare i clown di corsia, riescono a far viaggiare la forza e la speranza su lunghezze d’onda non fisiche. Sono i sorrisi delle anime, che comunicano in un modo speciale.

La clownterapia ha i colori e l’allegria della Sicilia e della Puglia. E ha la vita di Via Caracciolo a Napoli, col lungomare e la sua vista mozzafiato. E se fosse una canzone forse la identificherei con Anime dint’o viento.

clownterapia

Anime dint’o viento  è il nuovo lavoro musicale interpretato da Roberta Tondelli, un progetto ArkaNapoli di Mario Iappelli che ha fortemente voluto la voce potente e vellutata dell’artista di Torre del Greco.

La canzone è stata scritta da Mario Iappelli e Mauro Spenillo ed è rivolta, in modo particolare, ai bambini e agli adolescenti. Un’incoraggiamento a non perdersi e a proseguire a testa alta, con i loro sogni e le loro passioni.

Insomma è un invito in note. A non mollare mai. A non lasciarsi abbattere dagli ostacoli della vita, da opinioni e da persone. Credendo sempre nella bellezza dei propri sogni.

In un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui i ragazzi si sentono spesso soli, smarriti ed insicuri trovo sia davvero di grande incoraggiamento, non solo per loro ma anche per noi genitori. I bambini per la loro natura innocente, priva di retro-pensieri, sono esposti a tutte le “apparenze” che questo mondo iper moderno mostra. Servono mani salde che riescano a guidarli senza mai farli sentire prigionieri, altrimenti potrebbero scappare via.

I bambini di Napoli, in particolare quelli più disagiati, sono svegli, attenti e pieni di vita ma allo stesso tempo fragili e condizionabili.

E’ un nostro preciso compito introdurre tutti i bambini al cammino della vita. E indicare loro la strada e non lasciarli mai soli.

Il raduno del 20,21 e 22 maggio scorso ha avuto importante eco su quotidiani, agenzie e testate regionali e nazionali. Ricevendo la copertura mediatica di RAI e ANSA. A riprova del grandioso interesse suscitato da una tematica così particolare.

E adesso l’Associazione Teniamoci per mano Onlus, chiede l’intervento del Parlamento.

Lorenzo Pelloni, tra i responsabili dell’Associazione, ha espresso parole chiare in proposito.

Il Festival è stato per noi un’occasione d’incontro. Un modo per confrontarci professionalmente e fare il punto sulle istanze che stiamo portando avanti. Per il riconoscimento di una professione che necessita di una normativa da parte del Parlamento.

Un clown è quella persona che fa ridere le altre persone.

Quell’individuo con il naso rosso, che spesso porta una cravatta gigante a pois.

Lo incontriamo nei circhi oppure alle feste di compleanno per bambini.

Ha la faccia dipinta e truccata, scarpe enormi e uno sterminato sorriso stampato.

E poi i più sfortunati di noi lo incontrano negli ospedali, dove il dolore è padrone e dove la sofferenza è di casa.

E lui è lì. Anche lì. Soprattutto lì.

A prenderci per mano e ad abbracciarci.

Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C’è tanta gente che si diverte a far piangere l’umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla.

Totò, la preghiera del clown nel film “Il più comico spettacolo del mondo”

#IrriducibilmenteLibera

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Sabrina Villa

Per Vasco “Cambiare il mondo è quasi impossibile -Si può cambiare solo se stessi - Sembra poco ma se ci riuscissi - Faresti la rivoluzione” . Ecco, in questo lungo periodo di quarantena, molti di noi hanno dovuto imparare nuovi modi, di stare in casa, di comunicare, di esternare i propri sentimenti. Cambiare noi stessi per modificare quello che ci circonda. Tutto si è fermato, in attesa del pronti via, per riallacciare i fili, lì dove si erano interrotti. I pensieri hanno corso liberamente a sogni e desideri, riflessioni e immagini e, con la mente libera, hanno elaborato anche nuovi modi di esternazione e rappresentazione dell’attualità. Questa è la mia rubrica e io sono Sabrina Villa. Nata a Roma e innamorata della mia città. Sono un'eclettica per definizione: architettura, pittura, teatro, cucina, sport, calcio, libri. Mi appassiona tutto. E' stato così anche nel giornalismo, non c'è ambito che non abbia toccato. Ogni settore ha la sua attrattiva. Mi sono cimentata in tv, radio, carta stampata. Oggi, come al solito, mi occupo di tante cose insieme: eventi, comunicazione, organizzazione. La mente è sempre in un irriducibile movimento.

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