Quello che le spose (non) dicono!
Matrimonio uguale spose angeliche ed accomodanti? Assolutamente no! A poche settimane dalle nozze è arrivato anche per me il momento dello “sfogatoio”. Mi prendo di diritto la facoltà di raccontarvi quante cose le spose non dicono, ma pensano, mentre si avvicinano al grande giorno. Eviterò di scendere nei particolari e lascerò al “dopo” certe confidenze. Ma la lista è già piuttosto lunga e potrei quasi pensare di scrivere un libro a tal proposito. Per farla breve non è tutto rose e fiori. Ma anzi ultimamente è più un rami e spine. Sarà l’ansia delle ultime settimane e la pressione del voler tutto perfetto. O che dopo mesi di preparativi sono sfinita anche io! M anche che sono al classico punto in cui voglio pensare solo al viaggio di nozze e al meritato relax. E allora tre, due, uno si comincia!
Le domande inutili
Sei pronta? Hai l’agitazione? Ti ricordi che io sono vegano? Ma con chi sono seduto a tavola? Mi fai vedere la foto del vestito? Ed un altro milione di domande che come vi vengono, me lo dovete dire! Ad una donna che sta per sposarsi (e più in generale ad ogni donna sotto stress) non vi dovete nemmeno avvicinare. Figuriamoci rivolgere quesiti! Da giorni mi sveglio sistematicamente alle 4.40 di notte. Ho rifatto i tavoli già 5 volte (e probabilmente dovrò rifarli ancora). Non spoilero foto dell’abito neanche sotto tortura. La mia memoria a breve termine non registra tutti i vostri gusti, allergie, intolleranze e via dicendo quindi no, non me lo ricordo. Fate lo sforzo di dirmelo voi, grazie.
Le (s)comodità
Matrimonio e comodità non fanno rima. L’abito da sposa, stretto o largo che sia, è scomodo per camminare. Con i tacchi ancora di più. Da bambine passiamo la vita ad immaginarci vestite di bianco, eteree e leggiadre come piume, quando invece gli abiti da sposa sono pesanti, delicatissimi e pure cari. Ma di scomodo non c’è solo l’outfit. Nessuno batte il parente o la dolce “amica” che, simpatici come un mignolo contro lo spigolo, pensano di sdrammatizzare con le loro fantastiche uscite. Un esempio? “Pensa se la macchina sbaglia strada!”. Oppure “Tanto sicuro piove”. Non posso scrivere dove infilerei esattamente l’ombrello a certe persone. Ma ci siamo capiti, vero?
Le paranoie
Voi non immaginate quante! Sono cominciate a febbraio, quando ho smesso di fumare, ed ho preso 4 kili senza neanche accorgermene. Vai dalla nutrizionista, segui la dieta, allenati come Hulk, fai la fame, vai pure a correre. Solleva i pesi, spalmati le creme anticellulite, pesati, smetti di pesarti. Il bello è che non ho mai mollato (e di questo sono molto fiera). Ad oggi i 4 kili in più li ho persi, ma in quest’ultimo periodo è un continuo di aperitivi, cene fuori ed addii al nubilato quindi alla fine chissà! Ma non importa perché questi momenti valgono più del mio punto vita. Arriverò perfetta? Non credo proprio. Ma arriverò felice ed è questo quello che conta più di tutto.