Storie da raccontare/13 – A me non m’ha mai abbracciato così
Tempo di lettura: 2 minuti
Canzone consigliata: Carmen Consoli – In bianco e nero
– …a me, non m’ha mai abbracciato così… –
– Lo so – risposi senza guardarlo – nemmeno a me –
La figura plastica che mi si stagliava davanti, odiosa per quanto bella, continuava a trasmettermi emozioni contrastanti.
Sorpresa, invidia, confusione.
Una mole difficilmente gestibile di dolore.
Cosa c’è di sbagliato nell’abbraccio tra madre e figlio? Nulla. Forse non esserne protagonista ma solo dimenticato spettatore.
E comunque non era il gesto in sé a crearmi disagio ma l’espressione della donna: soddisfatta, estasiata. Sembrava tradurre uno stato di beatitudine che non prevedeva altro luogo di pace se non quella stretta.
– Mi prendi in braccio? – chiese il bambino allungando schiena e mani.
– Certo amore mio. Vieni qua… –
I suoi occhi erano coltelli piantati nel petto.
– Sarò felice da grande? –
Una stilettata avrebbe fatto meno male.
– Non saprei dirtelo cucciolo. Avrai una vita piena, questo sì. Vivrai istanti esaltanti in cui ti sentirai in cima al mondo e momenti infinti durante i quali non potrai impedirti di rotolare rovinosamente a valle. Ogni volta crederai di aver terminato le energie necessarie per risalire la china. E ogni volta le troverai, sentendoti invincibile. Direi che la vita non è nient’altro che questo… –
– Ok – commentò serio il bimbo, schiacciandosi forte l’indice sul mento alla ricerca della chiosa giusta. La trovò.
– Avrò molti gatti? –
Sorrisi.
– Direi di sì ma comunque sempre meno di quelli che vorresti? –
– Benissimo! Allora intanto andiamo a casa a coccolare i nostri? –
– Certo Gabriele, andiamo! –
Gabriele Ziantoni #DisperatamenteMalinconico
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