Il potere benefico del Mare
Mi sono sempre chiesta perché quando sto al mare il mio umore migliora e anche il mio fisico ne risente positivamente.
La risposta sembra semplice e alla portata di tutti, ma in realtà c’è molto da approfondire.
Il motivo non sta solo nel fatto che quando stiamo al mare siamo in vacanza e quindi rilassati, perché la sensazione di benessere che ci trasmette quella massa di acqua blu riusciamo a percepirla anche solo guardano una foto o passeggiando sulla spiaggia in inverno magari durante una pausa pranzo fugace.
Il potere del blu
Proprio nel colore dell’acqua si nasconde il primo motivo provato scientificamente del potere benefico del mare. Secondo uno studio dell’Università della British Columbia, che tra 2007 e 2008 ha analizzato gli effetti dei colori rosso e blu su un campione di 600 persone, proprio il colore associato all’oceano e al cielo e quindi a spazi molto aperti e a vasti orizzonti infonderebbe un maggior senso di calma e tranquillità. Insomma, se il mare fosse arancione non ci trasmetterebbe le stesse sensazioni. Allo stesso modo, di fronte a un acqua verdognola e torbida, come è quella di molti litorali cittadini, non ci sentiamo propriamente risollevati… Al contrario, il mare della Sardegna, ad esempio, con quell’ azzurro cristallino che si confonde all’orizzonte con il cielo ha il potere di farci sentire in paradiso, o quasi.
Non solo benessere psicologico
Ma gli effetti del mare non si avvertono solo a livello psicologico. Dal punto di vista fisico, infatti, il bioclima dato dalla ventilazione e dalla costante presenza di radiazione ultravioletta sembra essere d’aiuto per i problemi alle vie respiratorie, per la riabilitazione dopo un infarto o per le allergie stagionali, ma anche per le nevrosi depressive.
Come una ninna nanna
Ognuno dei nostri sensi trae beneficio da una giornata al mare. Il classico rumore delle onde che si infrangono sulla riva o sugli scogli, ad esempio, riequilibria i livelli di serotonina e di dopamina, sostanze chimiche benefiche che aiutano a rilassarci come una ninna nanna distensiva che assopisce le nostre ansie e tensioni.
Al tatto ci pensa la spiaggia
Cosa c’è di più selvaggio che camminare a piedi nudi? Peccato che durante le nostre vite frenetiche questa abitudine si sia persa o sia relegata solo ad un’attività casalinga neanche troppo diffusa. D’estate, invece, si può. Camminare a piedi nudi sulla spiaggia ci riconnette alla nostra parte più selvaggia, quella legata alla sfera ancestrale del nostro essere. Diventiamo un tutt’uno con la terra e contemporaneamente riceviamo un piacevole massaggio in una delle parti del corpo più ricche di terminazioni nervose: i piedi, appunto.
Vitamina D a portata di mano
È ormai diffusissima nella popolazione la carenza di vitamina D. A moltissimi di noi sarà capitato di sentirsi dire dal proprio medico: “Hai la vitamina D un po’ bassa…”
La prima cosa che ci viene consigliata di fare è di assumere integratori (e in determinati casi sono necessari). Ma è inutile negare che trascorrendo molto tempo alla luce del sole, durante le nostre giornate al mare, riusciamo ad assimilare comunque un buon quantitativo di vitamina D e a trarre benefici alle nostre ossa che riescono ad assorbire meglio il calcio.
L’acqua è la fonte della vita
Infine, l’elemento più importante e centrale della nostra passione per il mare è proprio lei: l’acqua. Un massa gigantesca si estende davanti ai nostri occhi come a ricordarci l’immensità dell’esistenza stessa. Immergerci nell’acqua significa ritrovare il senso della nostra vita, anche se ci sembra solo di fare un semplice e desiderato bagno refrigerante.
L’acqua, infatti, è un elemento che agisce su di noi a livello inconscio, è il simbolo del nostro pianeta, è ciò che ha dato origine alla vita e che continuerà ad esistere per sempre. È la padrona di casa in un certo senso e lasciarsi accogliere da essa è come farsi abbracciare da madre natura.
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