Prova catering… o prova di forza!
La prova catering rappresenta una delle tappe cruciali verso le nozze. D’altronde di ogni matrimonio si racconta soprattutto questo: ho mangiato benissimo. Oppure: ho mangiato malissimo. Ricordo matrimoni, ai quali ho partecipato da invitata, dove tutto è stato perfetto, ma ho praticamente digiunato. Cibo freddo o scadente, porzioni minuscole, piatti approssimativi. Al contrario ricordo matrimoni molto semplici, senza alcun tipo di sfarzo, durante i quali però mi sono leccata piacevolmente i baffi. E sono quelli – secondo me – riusciti meglio! Insomma un catering di livello, che sia in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli invitati, è di fondamentale importanza. Per questo bisogna scegliere con molto cura… e con molti assaggi!!!
Il passaparola
La villa nella quale ci sposeremo ci ha proposto una lista di ben 7 catering! Chiaramente non era pensabile provarli tutti e così ci siamo regolati in questo modo: studiando a fondo le varie proposte e i menù, chiedendo in giro (soprattutto agli addetti ai lavori) un po’ di pareri. Quasi tutti i nostri fornitori, pur non conoscendosi tra loro, ci indicavano di volta in volta sempre il nome dello stesso catering. Dunque abbiamo iniziato a stringere la lista sempre di più, fino a quando non abbiamo fissato una prova. Anzi, due.
Una prova di forza
Quando andrete a provare un catering, fatelo a stomaco rigorosamente vuoto! Sappiate che la vostra “prova” assomiglierà in tutto e per tutto ad una “prova di forza”. La mise en place vi darà già un’idea di quello che accadrà subito dopo: tre bicchieri per il vino bianco, altri tre per il rosso, due per il prosecco, due per lo champagne. E poi via a suon di primi di pesce, primi di carne, primi in bianco, primi al sugo. Secondi al forno, arrosto, crudi, fritti e chi più ne ha più ne metta. Modestamente mi sono fermata al terzo secondo. Sono riuscita a fare un bocconcino di quasi tutto. Ale, neanche a dirlo, si è spazzolato ogni piatto. Poi il colpo finale di grazia: dieci assaggi dal buffet dei dolci.
Il menù di nozze
Al netto del fatto che la nostra prova catering è stata in entrambi i casi molto soddisfacente, abbiamo deciso di testare due volte il catering per un motivo molto semplice: oltre ai piatti proposti da loro, abbiamo voluto sperimentare anche gli altri. Intanto per capire se il livello rimanesse sempre alto e poi per avere maggior scelta nella composizione del menù di nozze. Quando arriva il momento di fare una sintesi, ricordate comunque due cose: quasi tutti gli invitati arriveranno a tavola già strapieni dall’antipasto. Quindi non esagerate, che sprecare non è mai bello. Inoltre tra gli invitati ci sarà sempre qualche vegetariano, vegano, celiaco, intollerante, indisponente e molto altro ancora. Ricordatevi di pensare a tutti, ma senza stressarvi con nessuno. Al limite un bel brindisi e… “Viva gli sposi!”.
Eleonora Marini #stilosamentepungente
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