Pronti, dieta, via!
Ogni nuovo anno che si rispetti porta con se una sfida. Siamo proprio noi a porci degli obiettivi. Ed è inutile negarlo, la classica frase che ci ripetiamo (almeno io), è: ” Quest’anno, crollasse il mondo, mi metto a dieta, faccio un po’ di sport e soprattutto mangio meglio”!
È un mantra che mi ripeto ogni anno, e ammetto che sono piena di buoni propositi. Insomma, ci credo veramente! E so che ci credete anche voi, quando ve lo dite. Ma siamo onesti: iniziamo benissimo, è il dopo che ci frega. Il “problema” a mio avviso, è che il primo dell’anno arriva sempre dopo le feste di Natale, dove le abbuffate regnano senza ritegno.
Tra tortellini in brodo, lasagne, pasta ripiena, e poi arrosti, abbacchio e i vari panettoni e pandori, torroni e simili la tradizione natalizia italiana è sinonimo di abbuffata. Resistere è impossibile, per questo poi ci si alza da tavola con la pancia piena, gonfia e i sensi di colpa che avanzano. Proprio su questo tema la British Dietetic Association stima la consumazione di circa 6mila calorie a persona soltanto il giorno di Natale, quasi 3mila calorie a pasto.
Sappiamo tutti cosa bisogna fare: mangiare sano, bere due litri di acqua al giorno e fare sport. Lo sappiamo ma metterlo in pratica in modo continuativo è oggettivamente difficile. Una professoressa di medicina comportamentale, Amanda Daley, ha fatto un calcolo ben preciso. Per un adulto che pesa circa 84 chilogrammi, ci vorrebbero circa 12 ore di camminata a ritmo costante per smaltire un pasto (pranzo o cena che sia) natalizio. Significherebbe camminare per 80 chilometri. Chiaramente, sono dati parziali che possono variare per età, peso, costituzione e… porzioni!
(Quasi) nessuno di noi, probabilmente, riuscirà a fare 80 chilometri per smaltire il pranzo di Natale, ma quello che gli esperti consigliano è tanto movimento fisico. E la camminata è una nostra alleata. Basta mezz’ora la giorno, non è molto, se ci pensate.
Per quanto riguarda cosa mangiare ricordiamoci che digiunare dopo le feste è altamente dannoso. In compenso ci sono alimenti che possiamo inserire più spesso all’interno dei nostri pasti: carciofi, aglio, pompelmo, rucola, spinaci, avocado, mele, broccoli, carote, barbabietole, olio extravergine, limoni, cereali integrali, noci e curcuma.
Da bere, acqua a parte, ci si può riempire lo stomaco con thé, tisane e centrifugati di frutta e verdura. Qualche consiglio lo trovate qui (certi articoli non passano mai i moda).
Per il resto, armiamoci di santa pazienza e volontà. Non dimentichiamoci un pasto libero a settimana e puntiamo… a Pasqua, tempo della nostra prossima abbuffata!
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