A come acqua, A come arte
Acqua, spazi isolati e figure in costume da bagno. Una giovane donna pronta sul trampolino. Un giovane statuario. Una donna in posa e un’altra a gambe incrociate. Un fanciullo bendato. Il capo chino e una mela rossa. Luoghi inesplorati della mente. Il bisogno e l’urgenza del ritorno all’origine. L’azzurro, una piscina, il mare e l’inconscio. Giochi cromatici che si scompongono e ricompongono simultaneamente. Una sequenza narrativa, che segue un filo rosso. Personaggi pronti a tuffarsi. Concepire e visualizzare un gesto, che è al tempo stesso atletico e sociale. Un’azione fisica, emotiva e rinnovatrice. L’arte che entra nei pensieri. Con percezioni, ricordi, parole e rabbia. Riflessioni animate da colore, amore e materia.
Una scena, osservata e riprodotta. Soggetti e immagini scandagliate e sminuzzate. Particolari, catturati su una tela, che rivelano chi siamo e che viaggio stiamo facendo.
Roma. Via Margutta. Galleria Monogramma.
Allestite in una sala ci sono dieci opere. Realizzate con tecnica mista e sigillate con la resina.
Colpiscono i colori. Il rosso, l’azzurro, il giallo e il bianco accecante.
Per leggerle bisogna partire dalla piccola tela al centro. Esposta “underwater”, ossia all’interno di una scatola di plexiglass riempita di acqua.
L’acqua.
Elemento essenziale per la nostra stessa esistenza e filo conduttore dell’esposizione presente a Via Margutta.
Acqua come vita, ispirazione e rigenerazione.
Autrice delle opere di “Underwater”, titolo di questa mostra, tanto originale quanto sensoriale, è Mariella Gentile.
Nata a Viterbo, dove vive e lavora come docente di storia dell’arte.
La passione per la pittura, la sperimentazione delle varie tecniche grafiche e pittoriche. L’interesse verso la scultura, l’incisione e il mosaico. Fino alla ricerca di una sua personale forma di espressione.
Artista versatile e raffinata Mariella, che ha scoperto sin da bambina di avere un rapporto particolare con forme e colori.
Non ricordo l’età ma il disegno è stata la mia prima chiave di lettura della vita!
Disegnavo tutto, avevo sempre con me matite, penne, fogli.
Nelle scatole dei ricordi ancora oggi trovo piccoli quadri o disegni, oppure idee da trasformare in forme e colori. Trasformavo intere poesie in immagini, per riuscire a memorizzarle.
Poi le tecniche e lo studio hanno aperto la mia personale via dell’arte.
L’arte di Mariella è presente. Agli occhi, ma anche agli altri sensi.
Guardiamo i suoi quadri e sentiamo il profumo inconfondibile della piscina e delle cuffie. Gustiamo quella succulenta mela rossa, mentre ci immergiamo nel silenzio, colpiti nella vista dai colori che guizzano fuori dai costumi. E intanto la nostra mano accarezza il pelo dell’acqua.
Per me l’arte non è solo la giusta pennellata che accende l’incarnato dei corpi o la magia tormentata di certe immagini. L’arte e qualcosa che entra nei nostri pensieri con percezioni-ricordi-parole-rabbia-colore-amore-materia.
Quando un artista riesce, per qualche alchimia espressiva a trasformare in immagini le sue percezioni e qualcuno riesce a provare la stessa emozione creativa, forse quell’istante, quell’attrazione cromatica è…arte.
Luoghi e sonorità particolari sono alla base della capacità creativa di Mariella.
Ho un modo del tutto personale per ispirarmi, vado sott’acqua! Non con immersioni, ma nuotando liberamente nel mare.
Ho la mia piccola baia preferita dove mi isolo, a volte per un po’ di tempo. C’è una spiaggetta, un po’ nascosta, in Calabria. E’ lì il mio rifugio, il luogo incantato.
Ho bisogno di ascoltare i miei pensieri, di vedere le immagini. Ad occhi chiusi. di ascoltare il mio respiro e di connettermi con Me.
Solo dopo ore di silenzio, ascoltando il mare, l’acqua, il vento o i suoni della natura VEDO cosa vorrei dipingere e …ci provo.
L’acqua è essenziale per vivere e per rinascere, per il corpo e per l’anima.
“Uomini e Donne impegnati nella ricerca di se stessi, sospesi nei colori, nell’hic et nunc dei nostri mondi esistenziali”.
Mariella Gentile
Un’ispirazione che fluisce libera.
Quadri che sono specchi per noi che li ammiriamo. E che nell’osservarli, ci domandiamo come l’artista sia arrivata a concepire una mostra così, su quale percorso abbia camminato.
Ho sempre dipinto seguendo il filo delle emozioni, di certe frasi, inseguendo ideali e passioni che irrompono nella vita di ognuno di noi.
Ho bisogno di dipingere come di bere, mangiare o camminare.
A volte le raccolte che poi espongo nascono da progetti, coincidenze o condivisione di intenti tra artisti !
Acqua, isolamento, condivisioni e riflessioni. Nondimeno nell’ispirazione artistica di Mariella c’è un altro elemento importante. L’insegnamento e il rapporto con i suoi allievi.
Ho la fortuna di vivere l’arte ogni giorno, la mia vita artistica e la mia professione coincidono.
Agli studenti racconto di performance, installazioni, testi, fotografia, film, video, elaborazioni digitali, non solo I classici dell’arte. Cerco di guidarli in quel tunnel che separa l’ultima pagina del libro di Storia dell’arte dalla vita reale, per fare questo invento ogni anno progetti diversi che coinvolgano loro e me. Tutti i nostri percorsi nei musei, i laboratori artistici sono il vero studio dei miei studenti e la mia fonte di ispirazione.
La collezione esposta a Roma è una piccola meraviglia. Che racchiude molto.
“Underwater” rappresenta il coraggio delle decisioni.
Quel salto dal trampolino, disegnato, pensato e ritardato, riproduce il nostro stesso senso di sospensione, e di messa in pausa, di cui alcune volte avvertiamo la necessità.
“Underwater” raffigura noi stessi.
Alle prese con scelte da fare e dubbi a cui rispondere. Un labirinto di passioni, emozioni, turbamenti e trepidazioni. Mentre ci scrutiamo dentro l’anima, alla ricerca del tempo e del silenzio.
Questa mostra è un segno genuino e originale. E’ un tuffo dentro noi stessi. Una carezza al nostro rimandare decisioni e un sorriso verso le nostre azioni.
Innamorarsi dei dieci lavori di Mariella Gentile è facile come bere un bicchier d’acqua.
…A proposito di acqua.
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