Sharm el Sheikh: un altro mondo!
Sharm el Sheikh: un altro mondo perché il mare è cosi bello e ricco che non ti sembra vero ma scoprirai anche altro.
Sharm el Sheikh: la Riccione egiziana!
Nella settimana di festività, con le scuole a Lussemburgo chiuse, abbiamo approfittato per partire per Sharm el Sheikh.
E partire di questi tempi è allucinante.
Per gli italiani è richiesto tampone e vaccino all’andata. Per il ritorno tampone per salire sull’aereo e tampone, 35 euro, all’uscita dell’aeroporto altrimenti quarantena fiduciaria di 5 giorni.
Noi siamo tornati sabato e abbiamo passato una giornata intera in aeroporto.
Inconvenienti del viaggio.
Un altro mondo!
Una cosa che non avevo considerato di Sharm el Sheikh era l’invasione dei Russi.
Ricordate tempo fa c’era stato un attentato su un aereo di turisti russi di rientro da Sharm e Putin aveva deciso di chiedere le partenze per 7 anni? Ecco evidentemente hanno cambiato idea. Eravamo 100 italiani contro i 2300 russi .
Altro cosa che non mi aspettavo era la maleducazione.
La fila al buffet?
Le parole “scusi” e “prego” lì erano delle perfette sconosciute. Si poteva litigare facilmente con queste persone, che oltretutto parlavano solo russo e nemmeno una parola di inglese.
Poi ci sono stati i cari egiziani. Buttavano il cibo nel piatto come fossimo in una caserma di militari. E dovevamo alzare il torno della voce per non farci mettere carne e pesce nello stesso piatto.
Aiuto ragazzi aiuto!
Ammetto che dopo due estati in un villaggio italiano con soli italiani all’interno, non ero pronta al “cibo e alla maleducazione” internazionale. Anzi no mi correggo perché vivo in un paese in cui si mescolano tante culture e mai, dico mai, ho visto cosi tanta maleducazione.
Per il resto è stata una vacanza bellissima.
Sole sette giorni su sette con una media di 30 grandi tutti I giorni.
Mio figlio Lorenzo, 5 anni, è andato per la prima volta tutti i giorni al mini club. Probabilmente è tornato più stanco di come è partito. Felicissimo, con più amici di me e il sorriso più bello del mondo.
Mio figlio piccolo, 2 anni tra pochissimi giorni, è stato la mia ombra. Cozza dolcissima. Ha approfittato del posto con 7 riposini da 3 ore l’uno ogni giorno. E questo ha permesso a me di leggero un libro intero. Lui conosciuto e salutato da tutti come Ronaldo, non ha fatto che giocare a pallone.
E poi c’è il mio terzo figlio, quello grande, di 44 anni… mio marito.
E’ scomparso sotto le acque egiziane per tre giorni ed è tornato con gli occhi pieni di pesce e del blu meraviglioso.
Questo era l’obiettivo delle vacanze. Far fare a Daniele le sue adorate immersioni.
La mia vacanza è andata benissimo perché ho visto i miei figli felici, tutti e tre.
Mi sono concessa una pedicure. Perché non è sabbia quella di Sharm, è terra. Infatti anche i piedini dei bambini si stanno spellando un po’.
E ho approfittato del silenzio. Che non è poco.
Approfitto per ringraziare ancora l’équipe del mini club per come si sono comportati con i piccoli. Dolci, educati, gentili e con un metodo molto simile a quello che Lorenzo ha a scuola. Attenti ma tranquilli e non agitati.
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