Inattesa e impetuosa
La natura. Rigogliosa, verdeggiante, da leggenda. I borghi. Ordinati, adorabili, ricchi di storia. La gente. Ospitale, sorridente, amichevole. La Puglia, che ti accoglie e ti abbraccia. Inattesa e impetuosa. L’inizio di ottobre per una rivelazione da favola. Tra boschi sorprendenti e paesaggi che sembrano dipinti. Le scoperte e le esplorazioni. Il trekking, le passeggiate a cavallo oppure in giro in e-bike. Un territorio lussureggiante anche nel cibo. Genuino, semplice e ricco di tradizione.
Lascia senza fiato e riempie gli occhi di colori ed emozioni. Non c’è il mare, sconfinato e brillante. Non è la Puglia che ti aspetti ma quella che ti sorprende. Girando nelle vie del borgo, soggiornando in un castello e assaporando degustazioni di ogni tipo.
Promontori, ulivi, masserie, chiese, castelli, vicoli, terre selvagge e sfumature indimenticabili.
Da maneggiare con cura! Perché potreste restare folgorati dai luoghi tipici dei Monti Dauni, lungo il confine tra Puglia, Molise e Campania in provincia di Foggia. Potreste lasciarci il cuore.
Una splendida tavolozza autunnale dipinge queste colline. Tra foreste e piccoli centri. E nel mezzo la storia e le bellezze dell’architettura.
Il mare del Gargano è distante, ma non troppo.
Vicino invece, molto vicino, c’è il Bosco Macchione. Un’ampia e fitta macchia dominata da maestose querce secolari. Per esplorarlo nel modo giusto c’è l’Associazione Verde Mediterraneo, che insieme al Gal Meridaunia, conduce passo dopo passo all’interno di misteri, ombre e luci.
Michele Fabio Ferro – Associazione Verde Mediterraneo – racconta la leggenda di Panni e Montaguto
Un breve tratto, che si snoda da Bovino a Deliceto, è di soli 7 chilometri. Si percorre a passo deciso ma leggero.
Si cammina tra racconti e sorrisi. Circondati da pace, silenzi e suggestioni.
Dall’albero più fotografato dei Monti Dauni, sagomato dal vento, alla tanto agognata meta. Quel Castello Fortezza, che da puntino lontano diventa sempre più imponente, a mano a mano che ci si avvicina.
Un bosco incastonato come una perla. Un gioiello naturalistico.
Come l’altro piccolo angolo di paradiso, poco distante. Il Bosco Paduli. Tra Deliceto e Accadia.
Un’incantevole riserva naturale, il cui nome deriverebbe dai temporanei allagamenti causati dalle piene dei ruscelli che attraversano il bosco scendendo dal Monte Tre Titoli.
Lo caratterizza una folta vegetazione, con enormi querce secolari, e la grande cura che lo anima.
E’ l’ideale per le gite con i bambini. E, approfittando del Maneggio LaLoggia, si può anche decidere per una piacevolissima passeggiata a cavallo.
Una natura emozionante e travolgente. Possente. Ti fa innamorare al primo sguardo. Difficile descriverla, ogni aggettivo risulta insufficiente.
I Monti Dauni stupiscono, entusiasmano e seducono. Sono una terra ricca d’incanto e suggestione. Sono la Puglia da scoprire.
Trenta comuni. Circa novantamila abitanti. Oltre cinquencento tra chiese, siti di interesse comunitario, musei e castelli. Nove centri con marchi di qualità turistica e ambientale. Più di un terzo del polmone verde pugliese.
Piccoli tesori, borghi e paesini. Ben quattro dei “Borghi più belli d’Italia” sono situati sui Monti Dauni. Sono sette i comuni Bandiera Arancione ai quali il Touring Club Italiano ha destinato il marchio di qualità turistico ambientale, per pregio ed eccellenza nell’accoglienza.
E poi ci sono gli antichi saperi enogastronomici. Dai salumi ai formaggi, dalla pasta fresca all’olio e al vino fino ai prodotti da forno e ai dolci tradizionali. Prelibatezze. Un viaggio culinario da affrontare senza paura e con soddisfazione.
Ambiente e paesaggi da preservare e custodire gelosamente.
Zone, siti, paesi, macchie, querceti e cerreti da celebrare.
Cielo e terra che si abbracciano, germogliando nel calore di fine estate e nei toni caldi di inizio autunno, che pulsano e vibrano.
La sferzata di energia di prima mattina, il profumo dei fiori, la carezza del vento, essere un tutt’uno con la bellezza che hai intorno. Un piccolo miracolo in tempi di caos e rumori.
E una musica che pompa sangue nelle vene
E che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
Smettere di lamentarsi
Fango – Jovanotti
Di incentivi per visitare questa parte della Puglia ce ne sono innumerevoli.
E proprio per questo motivo il racconto di tre giorni, passati in territorio pugliese, non può esaurirsi qui.
E’ solo la prima narrazione, il prologo, di un resoconto che parlerà dell’eco della storia e della fierezza dei luoghi. Tratteggiando e descrivendo una terra nobile, elegante e di temperamento.
Dolcissima. Inattesa e impetuosa.
Come la splendida Rugiada, che vedete nella foto di copertina.
E vi posso assicurare, personalmente, che la signorina ha un gran carattere!