Preparativi del matrimonio: da dove si comincia?
Immaginate i preparativi del matrimonio, provate per qualche secondo a pensare a quante cose vadano organizzate. Ora trasferite tutti questi pensieri nella testa di una futura sposa e tirate voi la conclusione! Insomma, smaltita la romantica sbornia del “sono ufficialmente fidanzata”, “sì, ho davvero l’anello al dito“, bisogna passare all’atto pratico. Che è un mix di preoccupazioni, ansie, scadenze, priorità, scelte. I dubbi sono moltissimi. I preparativi oscillano tra “voglio qualcosa di semplice” e “voglio qualcosa di unico”. Ma anche tra “voglio qualcosa di originale” e “non voglio nulla di pacchiano”. Da dove si comincia? Partiamo dalle priorità!
La data
Prima ancora dei preparativi bisogna scegliere un periodo. E una data. Noi ovviamente l’abbiamo scelta perchè altrimenti non potevamo pensare al resto. Non vi spoilero nulla, dovete indovinarla! Ma per questo vi lascerò un box su Instagram con il quale divertirvi. Personalmente ho valutato con il mio fidanzato i pro e i contro di ogni stagione. Più o meno è andata così (poi non dite che non vi aiuto!!): in piena estate sarebbe stato troppo caldo. In pieno inverno troppo freddo. Insomma siamo andati sulla classica via di mezzo.
Di giorno o di sera?
Gusto personale. Qui non conta altro! In generale posso dirvi che abbiamo provato a fare una lista di pro e di contro: sposarsi di mattina significa avere tutta la giornata a disposizione per godersi più a lungo gli invitati. Ma vuol dire anche stancarsi tanto perché non si finisce più! Sposarsi di pomeriggio significa organizzare una mega festa serale con tanto di discoteca ed open bar. Ma vuol dire pure che il matrimonio deve tendenzialmente coincidere con il weekend per non avere vincoli d’orario. Anche in questo senso noi abbiamo le idee chiarissime.
Chiesa oppure no
Nei preparativi la scelta del “dove” è di fondamentale importanza. Ogni matrimonio si sviluppa in modo ben preciso e viene studiato in base al tipo di cerimonia. Religiosa fa rima con “tradizionale”; civile è più “libera”. Il tema chiesa, tra l’altro, in una città come Roma, dove le liste d’attesa sono veramente tanto lunghe, prevede che il giorno dopo aver ricevuto l’anello bisogna già passare in rassegna tutte le possibili Basiliche da chiamare. Senza alcuna garanzia di trovare posto. Ci immaginate più in coda con il numeretto davanti all’altare o su un bel prato in mezzo al verde? Ve lo svelerò più avanti.
Tema o non tema
Tra le altre decisioni prioritarie del matrimonio c’è quella se dare o meno un tema all’evento. Un matrimonio a tema è sicuramente più personalizzato e per certi versi rende più semplice l’intera organizzazione. Si segue un filo conduttore e si sviluppano i vari aspetti. Ma il tema è anche vincolante e rappresenta un ulteriore motivo di stress. Anche perché bisogna fare attenzione a non eccedere e a non appesantire il tutto. Su questo punto non abbiamo ancora imboccato una strada, ci stiamo limitando a riflettere e a curiosare. A proposito, avete qualche tema interessante da suggerirci?