Non voglio diventare grande ma compio quarant’anni

Non voglio diventare grande ma compio quarant’anni

É quello che mi sono ritrovata a pensare durante le scorse vacanze “non voglio diventare grande” eppure compio quarant’anni !

Al rientro dalle vacanze

Riflettevo al rientro a quante cose ho vissuto da figlia e ora vivo da madre. Vedevo nel villaggio I ragazze sedicenni salutarsi in lacrime a fine vacanza e ripensavo a quante volte ho vissuto io quel momento. Una sera, ho sgarrato, alle undici invece di essere a letto ero a fare silent zumba. A parte che sentivo l’adrenalina mista alla mancanza che provavo per I miei figli, una matta insomma. Rientrando in camera ho incontrato un gruppo di ragazzi che ridevano e scherzavano, pieni di vita. Ho pensato a quanto ora la mia vita é incentrata sui miei figli. Lavoro per il futuro dei miei figli, faccio shopping per loro mentre prima spendevo anche quello che non avevo per le ultime borse di moda. Ora se parliamo di borse posso parlare benissimo di quelle sotto agli occhi e di tutte le creme che promettono miracoli che ho testato.

Non voglio diventare grande ma a settembre compio quarant’anni

Sarà che il 14 settembre compio quarant’anni, ma spesso mi trovo a pensare che sono giovane. Complice anche il fatto che tutti dicono che me li porto bene, modestamente le nuvole lussemburghesi aiutano a proteggermi dal sole. Sarà che non sono stata mai un’amante dell’abbronzatura nero carbone.
Ma quarant’anni sono quarant’anni e io non voglio diventare grande. Anche se poi penso a mia madre che alla mia età aveva tre figli di rispettivamente diciotto, quindici e dieci anni. Ne ho ancora di strada da fare. Credo che I miei figli mi aiuteranno ad essere giovane.

Faccia a faccia con la realtà

Capitano anche a voi queste “sberle” dalla realtà. Momenti in cui vi rendete conto che volevate tanto essere maggiorenni ed essere grandi e ora vi ritrovate maturi per non dire vecchi. Comunque in tutto questo vi ho volontariamente nascosto il senso di maturità che sentivo quanto le vedevo in costume da bagno, le sedicenni, e io in costume intero nero, sgambato e carino, quanto volete ma comunque indosso ad una donna con due figli.

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Anna Piccolomini

Come si chiama mamma? Piccolomini Anna. È grassa o magra? Grassa. È Bassa o alta? Alta. Cosa le piace mangiare? Pasta e anche un po' di gnocchi. Come le piace vestirsi? Bene. Quanti anni ha? 3 come me. Quale regalo vorresti fare alla mamma? Una macchina telecomandata. Chi ama la mamma? Io e non papà. Cosa fa la mamma? Sta con me e Leonardo. Di cosa ti parla sempre la mamma? Di non dire brutte parole. Dove vuoi viaggiare con la mamma? Alla scuola e all'asilo. Cosa vuoi fare da grande? Accompagnare un bimbo all'asilo. Di cosa ha paura la mamma? Di perdere il bus. Cosa piace alla mamma? Mangiare. Cosa fa arrabbiare mamma? Quando lancio le macchinine e dico brutte parole. Ecco come mi vede mio figlio. Mi descrive di sicuro come una donna sposata con due figli, che lotta ogni giorno per lavorare nel sociale. Vivo a Lussemburgo ma sono anche originaria di questo Paese e per metà pugliese. Amo il rosa da sempre e mamma dice che ho una classe innata. Amo osservare e mi lascio andare solo con le persone che amo. La mia prima impressione è sempre quella giusta.

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