Come proteggere i contenuti nell’era di Internet
La discussione su come proteggere i contenuti nell’era di internet è sempre accesa. A discuterne sono gli addetti ai lavori del mondo dell’informazione, che si pongono domande. Si cercano risposte dai legislatori e da chi governa tecnologia e web.
Una raccolta di punti di vista autorevoli è quella pubblicata dall’Osservatorio Tutti Media.
Si attesta che il mondo dell’algoritmo ha delle ripercussioni in quello della creatività e creazione di contenuti. Umanesimo e tecnologia si incontrano sulla strada di chi produce informazione e fa giornalismo.
Questo comporta la necessità di trasformazioni trasversali per accogliere nuove strategie senza perdere le caratteristiche di una narrazione etica, verificabile e di supporto alla democrazia. Uno dei risvolti che preoccupa è che ogni Paese EU ha la facoltà di adottare modalità a tutela della creatività, in base alle disposizioni locali. Questo fa anche temere l’adozione di diversi approcci che non giovano al mercato unico europeo.
Tra le tematiche più complesse e discusse della Direttiva europea sul Copyright, ci sono la Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo online (Art. 15) e l’Utilizzo di contenuti protetti da parte di prestatori di servizi di condivisione di contenuti online (Art.17).
Questi due articoli creano incertezza e ambiguità giuridica su chi è autorizzato o come può beneficiare della pubblicazione di un determinato contenuto, l’autore o l’editore o l’agenzia di stampa che ne viene in possesso.
Ad ogni modo l’auspicio resta quello di trovare soluzioni valide e condivise, portando avanti punti di vista collegati ai nostri giorni, scanditi a tempo di bit. Il concetto di copyright che esiste già prima dell’era di internet si scontra con la rapidità di diffusione dei contenuti sul web.
LEGGI LA RELAZIONE COMPLETA QUI (fonte: https://www.media2000.it/numero-331/).