Per un mondo Plastic Free
Luglio è il mese plastic free per eccellenza. Questo grazie all’iniziativa messa in campo nel 2011 dalla Plastic Free Foundation, una fondazione australiana no profit che ha lanciato una sfida social a livello mondiale. Una challenge che prevede di non produrre rifiuti di plastica per tutto il mese di luglio.
Una sfida, a cui partecipano milioni di persone in tutto il mondo, che ha l’obiettivo di sensibilizzare in merito all’inquinamento da rifiuti, soprattutto di plastica. Di far capire quanto poco basti per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e incentivare tuttə a far parte della rivoluzione green, di cui tanto ha bisogno il nostro Pianeta.
IL CAMBIAMENTO A PORTATA DI TUTTə
Aderire al Plastic Free July è veramente alla portata di tuttə. Basta anche solo non comprare più frutta e verdura incellofanate o nelle buste di plastica, bere l’acqua del rubinetto, usare la borraccia e comprare i detersivi sfusi e già avrete fatto moltissimo nella lotta all’inquinamento. Si tratta veramente di piccoli gesti e abitudini, che possiamo far nostre approfittando di questa sfida estiva, per poi portarle avanti anche nei mesi successivi. Per un anno intero (e una vita) plastic free.
LA DIRETTIVA EUROPEA
Anche l’Unione Europea ha dichiarato guerra alla plastica monouso. La direttiva europea targata plastic free era stata approvata nel 2019 e dal 3 luglio scorso è entrata ufficialmente in vigore in tutti i 27 stati membri.
Tra le altre cose spariranno finalmente dal mercato cotton fioc, posate e piatti di plastica e uno dei principali nemici del mare: le cannucce.
Già da anni si possono trovare in commercio valide alternative usa e getta ma in materiale biodegradabile e compostabile. Oppure, e questa sarebbe la scelta migliore, si può sostituire l’usa e getta con oggetti riutilizzabili. Cosa assolutamente possibile sia per i cotton fioc che per le stoviglie ad esempio.
PLASTIC FREE ONLUS
Plastic Free non è solo un obiettivo e uno stile di vita, ma anche il nome di un’associazione di volontarie e volontari nata nel 2019, proprio nel mese di luglio. Nata dapprima online, raggiungendo nel primo anno di vita 150 milioni di utenti, oggi l’associazione conta 900 referenti su tutto il territorio nazionale. Grazie a questi numeri, all’impegno e al lavoro costanti di tante persone che hanno a cuore il nostro ambiente, Plastic Free Onlus è diventata la più importante e attiva organizzazione in questo ambito.
Diversi i progetti e numerose le attività di Plastic Free Onlus. Si va dall’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’inquinamento della plastica, in particolare mono uso, alle azioni di raccolta e pulizia nelle spiagge e nelle città. Passando per il salvataggio delle tartarughe. Dai progetti con le scuole ad eventi come il Plastic Free Walk e il Plastic Free Diving.
L’INQUINAMENTO DA PLASTICA
L’inquinamento da rifiuti, in particolare quelli di plastica, è un problema gravissimo di dimensioni globali. Pensate che ogni anno 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono in natura, inquinando acqua, suolo e uccidendo gli animali. E tutto questo, come se già non fosse grave di per sé, ha dei risvolti drammatici anche sulla nostra salute. Ogni settimana mangiamo circa 5 grammi di plastica, l’equivalente del peso di una carta di credito.
Fare una corretta raccolta differenziata ormai non è più sufficiente, perché siamo già sommersi dalla plastica e dai rifiuti. L’unica vera soluzione è, come più e più volte vi ripeto come un mantra, cercare di ridurre il più possibile la produzione di scarti. Per fare questo la prima cosa da fare è eliminare dalla nostra vita l’usa e getta e scegliere alternative riutilizzabili.
L’ESPERIENZA DI PAOLO, VOLONTARIO PLASTIC FREE
Qualche mese fa ho provato la gioia immensa di scoprire che un mio amico è in prima linea per ripulire le spiagge e le strade di Lampedusa. Ed è proprio grazie a Paolo che ho scoperto l‘associazione Plastic Free.
Paolo è un ragazzo padovano, che dal settembre del 2020 per motivi lavorativi si è trasferito sull’isola di Lampedusa (beato lui!). Nel febbraio di quest’anno un ragazzo di Milano che si trovava sull’isola ha organizzato un evento di raccolta plastica e rifiuti e Paolo, da grande amante della natura, non ci ha pensato due volte a mettersi a disposizione.
È così Paolo ha conosciuto Plastic Free Onlus e da allora ne è diventato referente per il comune di Lampedusa e Linosa.
“Negli ultimi anni il tema dell’inquinamento globale derivante da rifiuti abbandonati in mare e a terra sta sensibilizzando molta gente. La strada da fare è ancora tanta. Ma io coltivo dentro di me quella speranza di non arrivare a un punto di non ritorno e di giungere, in un futuro non troppo lontano, a non sentire più parlare di plastica, rifiuti abbandonati e Pianeta allo stremo.
Seguite nei vari social l’associazione Plastic Free, diventate volontarə, associatə o semplici simpatizzantə. Se proprio non ve la sentite o non ne avete voglia non occorre che veniate a pulire. Potete comunque dare un contributo per dimostrare l’amore per questa terra. Potete farlo anche non buttando per strada la bottiglietta d’acqua che avete appena finito di bere o le sigarette che avete appena finito di fumare … non buttarla per terra, anche questo è amore”.
In nome di quell’amore di cui parla Paolo, speriamo di vedere un “esercito” Plastic Free sempre più grande riversarsi sulle spiagge e le strade di tutto il mondo.
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